Giuseppe Freda

In realtà, provo una ripugnanza viscerale solo a guardare la prima di copertina, in cui campeggia il faccione. Quando poi apro il libro, e comincio ad accostarmici leggendo qualche brano a caso, trovo di tutto: cose che condivido e di cui pensavo di essere unico (o quasi) depositario, ma anche cose che assolutamente non condivido, anzi che detesto. Ragion per cui ho la sensazione di entrare in una sorta di bazar levantino, in cui trovi tutto e il contrario di tutto, col gravissimo rischio di scambiare lana per seta e tornartene con il bidone. Quando poi penso che questo volume è solo uno di un battaglione di 600, mi sento di venir meno. E richiudo il volumetto, avendo però cura di tenerlo sulla scrivania (in pole position per la lettura), ma... a faccione di Osho in giù, non so perché. O meglio lo so, ma sarebbe inutile tentare di spiegarlo. Tuttavia, vedrai che prima o poi la riluttanza mi passerà, e riuscirò a superare e poi motivare la mia istintiva ripugnanza per questo... poeta. Di una sola cosa ti prego: se un domani dovessi rivelarmene entusiasta, entra in allarme. Se poi dovessi cominciare a parlare lingue sconosciute o a dare altri segni strani, mandami un qualche esorcista.  :(   (Un'ultima osservazione: la circostanza che questa frase sia stata votata sinora, su 32 voti, 4 stelle e non 5 lascia ancora il mio cuore aperto a qualche sia pur tenue speranza).