A rigore, l'inverso non dovrebbe valere.
L'inesistenza, cioè il non essere, è pensabile.
Io riesco a pensarlo...
Eppure non esiste: non è, per definizione.
E... un'altra cosa, Vincenzo: c'è per davvero qualcosa che l'essere umano non riesca a pensare???
Secondo me aveva ragione Borges: l'Universo è una grande biblioteca di Babele, in cui esiste tutto e il contrario di tutto.
Per fortuna il vero problema dell'uomo non è ciò che esiste e ciò che non esiste, ma ciò che vale e ciò che non vale.
In questo io sono un ammiratore sfegatato della filosofia di Windelband.
11 anni e 4 mesi fa
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Vorrei precisare che il "daimon" di cui parlava Socrate, e di conseguenza il "demone" di Vincenzo, non ha in linea di massima niente a che vedere con l'accezione negativa connessa (dalla tradizione ebraico-cristiana) al termine "demonio" o "demoniaco". La parola indica invece una "presenza" esterna ed invisibile che suggerisce, ispira e controlla sentimenti o idee.
Naturalmente, poi, la natura del "daimon" si desume dalle idee e sentimenti che ispira: il che talvolta mi lascia alquanto perplesso circa la natura del "daimon" di Vincenzo... : )))))
11 anni e 4 mesi fa
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C'è da precisare che è illusoria la sola percezione sensoriale, mentre quella extrasensoriale (ESP) riesce spesso (ma non sempre) a valicare l'illusione dei sensi.
Questa frase di Blake, oggi di indiscutibile veridicità in base al progredire delle scienze, proviene da un artista visionario, alla sua epoca ritenuto "folle" dal senso comune.
Questo pregiudizio permane ancora nelle frange più retrive dello scientismo e in genere del pensare comune moderno, che affibbiano l'etichetta di "paranormale", con connotazioni di inganno o di follia, ai fenomeni che la scienza non riesce (o, in taluni casi, non riesce ancora) a spiegare.
Fede, amore, coraggio e tanta buona volontà di non arrendersi sono quattro cose: per arrivare a cinque ce ne manca una, che non viene citata. E' forse... la felicità stessa? : ))
L'inesistenza, cioè il non essere, è pensabile.
Io riesco a pensarlo...
Eppure non esiste: non è, per definizione.
E... un'altra cosa, Vincenzo: c'è per davvero qualcosa che l'essere umano non riesca a pensare???
Secondo me aveva ragione Borges: l'Universo è una grande biblioteca di Babele, in cui esiste tutto e il contrario di tutto.
Per fortuna il vero problema dell'uomo non è ciò che esiste e ciò che non esiste, ma ciò che vale e ciò che non vale.
In questo io sono un ammiratore sfegatato della filosofia di Windelband.
Naturalmente, poi, la natura del "daimon" si desume dalle idee e sentimenti che ispira: il che talvolta mi lascia alquanto perplesso circa la natura del "daimon" di Vincenzo... : )))))
Questa frase di Blake, oggi di indiscutibile veridicità in base al progredire delle scienze, proviene da un artista visionario, alla sua epoca ritenuto "folle" dal senso comune.
Questo pregiudizio permane ancora nelle frange più retrive dello scientismo e in genere del pensare comune moderno, che affibbiano l'etichetta di "paranormale", con connotazioni di inganno o di follia, ai fenomeni che la scienza non riesce (o, in taluni casi, non riesce ancora) a spiegare.
Pensiero semplice ma insieme molto profondo.
Polvere pensante eccetera, modello deluxe. : )