Giuseppe Freda

Qualche tempo fa, e segnatamente all'epoca del lancio delle pensioni integrative, si ventilava l'ipotesi che l'IRPEF dei dipendenti non venisse trattenuta direttamente sulla busta paga ad opera del sostituto d'imposta, ma venisse corrisposta al lavoratore, che avrebbe poi provveduto lui a pagarla. Domanda da 100 milioni di dollari: secondo voi, perché non se ne è fatto niente? Ve lo dico io: perché, senza la trattenuta in busta paga, gli stipendiati "onesti" sarebbero di colpo scesi dal 100% a percentuale molto inferiore.  : ))
       Per favore, andiamoci piano con l'onestà. E' merce rara.
       Molto, ma molto rara.

E' giusto, invece: il destino dell'uomo è vivere la sua vita umana; quello del poeta, inventarsi di essere un poeta. Casi di questo genere se ne vedono a centinaia...  ; )))))))

A che serve agitarsi? Il nostro tempo finirà comunque...
E poi, che significa "vivere intensamente"?
Se significa FARE mille cose, io credo il contrario: quanto meno intensamente si vive, più tempo si ha per ascoltare e meditare, e più speranze si hanno di capirci qualcosa.
Prova del nove: nessuno vive più "intensamente" di un general manager, di un capitano d'industria o di un uomo politico. Eppure si tratta delle persone più drasticamente affette dalla terribile sindrome del vuoto interiore: quella che conduce, alla fine della vita, alla precisa sensazione di avere del tutto sprecato la propria esistenza.

Circola su internet: per un esempio,

www.culturale.it/aforismi/autori/nietzsche.html

Ma come al solito senza precisazione della fonte.

Io credo che chi è capace di odiare sia costituzionalmente incapace di amare per davvero.

Proprio così. Nulla ci appartiene. Delle cose belle di cui siamo temporanei fruitori siamo solo e semplicemente custodi.

Quanto ai crimini della fisica e della matematica, vorrei sommessamente  far notare che i crimini non sono da attribuirsi ai coltelli, ma a quelli che li usano, anziché per tagliare il pane o per pelare le patate, per fare la pelle ai cristiani...