Giuseppe Freda

Nella frase "Prima di chiederti se ci sia vita dopo la morte..." di Michelangelo Da Pisa
Chiedersi se ci sia vita nel proprio presente presuppone il decidere quale senso dare alla propria vita.
E quest'ultimo problema lo si può risolvere solo ponendosi domande su se stessi, sul mondo e sul proprio destino.
L'affermazione mi sembra pertanto appariscente, di un certo effetto, ma di matrice sofistica e tutt'altro che saggia.
11 anni e 6 mesi fa
Nella frase "Beati coloro che riescono a vedere questo..." di Luigi Moretta
: ))))))))))))))
11 anni e 6 mesi fa
Nella frase "Ho tanta confidenza in Gesù, che se anche..." di San Pio da Pietrelcina (Padre Pio)
Non sono d'accordo, Dario.
Le azioni degli uomini altro non sono che la traduzione in fatti dei loro sentimenti e dei loro pensieri. Sentimenti e pensieri però, oltre che in fatti, si traducono anche in parole. O vorremmo negare a taluni la libertà di parola, lasciando loro la sola libertà di azione? : )
     Orbene, se su questo sito hanno diritto di cittadinanza le IDEE di qualsiasi ateo o agnostico, famoso o sconosciuto che sia, non vedo per qual motivo le idee di chi crede dovrebbero dar luogo solo ad azioni, ma... senza parole, come certe barzellette della "settimana enigmistica", per tenersi alla larga dalle "scatole" altrui. : ))
     In questa ottica, io credo che la tolleranza e la disposizione all'ascolto delle idee degli altri siano di per sé un' AZIONE, da cui non possa prescindere chiunque esprima principii non di bontà, ma anche solo di civile tolleranza,
     In applicazione di questo criterio, su questo sito, per sua natura, come dicevo, limitato ai PENSIERI e alle PAROLE,  l'unico modo di METTERE IN PRATICA certi valori di civiltà, prima che di "bontà e misericordia" è: 1) esprimere ordinatamente, seriamente e motivatamente le proprie idee; 2) usare la massima tolleranza nei confronti delle idee e soprattutto delle persone altrui, tentando con ogni sforzo di sopportare di buon grado, ove occorra, anche eventuali insulti.
     Di più, in tutta onestà, QUI non si può fare.  : )))
11 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "I più sono soliti definire "assurdo" ciò che..." di Giuseppe Freda
Ringrazio Silvana e Franca dei rispettivi interventi, che mi danno occasione per chiarire meglio il mio pensiero.
    "NORMALE" è ciò che è conforme alla norma, cioè all'andamento consueto di un determinato processo. Insomma: ciò che è usuale.
    Il contrario di "normale" è "NON NORMALE": parola che indica l'andamento non conforme a ciò che è consueto.
    Ma... cosa è normale, cioè cosa è consueto? E' qui la relatività del concetto. E' normale, ritengo, per la ex moglie di Berlusconi, ricevere un assegno di 3 milioni di euro al mese; allo stesso modo in cui è normale (quanto vituperato) nella nostra società che la pensione minima sia di poco inferiore ai 500 euro al mese; alla stessa maniera in cui, nella società dei nostri nonni e bisnonni, era normale che NON vi fosse alcuna pensione, né luce elettrica, radio, televisione, automobili, aerei, voto alle donne o democrazia rappresentativa.
    Potremo mai dire che la condizione dei nostri nonni e bisnonni era ASSURDA? Credo proprio di no: era, semplicemente, fuori della odierna normalità: era la NORMALITA' RELATIVA in essere alla loro epoca, e sarebbe OGGI "anormale".
    Purtroppo, però, la parola "ASSURDO" assume nel nostro linguaggio diversi significati. "ASSURDO" (cito testualmente) è ciò  "che è contrario alla ragione, al senso comune o all'evidenza". La contrarietà alla ragione o all'evidenza non desta problemi; esprime elementi OBIETTIVI, validi per tutti. La contrarietà al SENSO COMUNE, invece, richiama in quel "COMUNE" il concetto di normalità. Cosa è il senso comune? E' "la maniera ordinaria e semplice, propria della MAGGIOR PARTE della gente,  di intendere e giudicare". E' insomma il modo di pensare usuale.
     E' questo il motivo per cui molti OGGI, vivendo in un mondo di egoismi e sopraffazioni, in cui milioni di esseri umani (e di bambini!) vivono in estrema condizione di povertà e di abiezione, fino a morirne ogni anno di malattie, di stenti e di fame, ritengono di vivere ciononostante in un mondo NON assurdo, ma normale, in cui ciò è inevitabile. Mentre semmai quelle stesse persone ritengono assurdo (mentre invece è solo "non usuale", cioè "non normale") che possano esistere extraterrestri, angeli, demoni, santi, gente che ci parla e che li vede, nonché un Dio che prima o poi possa chiedere a tutti, nessuno escluso, conto e ragione di questo scempio.
    Se solo riuscissimo ad escludere dai significati del termine "assurdo" la contrarietà al senso comune, avremmo già fatto un grosso passo avanti sulla via della chiarezza delle nostre idee.
11 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "Mi chiedo perché, a volte, cari pezzi di vita..." di Sir Jo (Sergio Formiggini)
Mah... io non vedo una gran differenza tra pezzi di vita che cadono troppo lontano e non si possono più recuperare, ed altri pezzi che cadono troppo vicino e non si possono più allontanare...
Forse danno ancora più fastidio i secondi.  : )
11 anni e 6 mesi fa
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