Giuseppe Freda

Nella frase "I più sono soliti definire "assurdo" ciò che..." di Giuseppe Freda
Questo accade perché il termine "normalità" non è connesso ad una precisa categoria logica, ma solo ad una esperienza di frequente ripetitività, che ingenera l'illusoria percezione dell'esistenza di una sorta di legge di natura.
   Sotto altro aspetto, il concetto di "normalità" è utile a far sì che ciascuna stratificazione ideologica ed economica del corpo sociale si mantenga inalterata per periodi più o meno lunghi, evitando il frequente ribaltarsi degli equilibri sociali.
   Per questi motivi, si tratta di un concetto da non tenere in alcuna considerazione se si vuole comprendere l'intima realtà delle cose: realtà in cui quelle che riteniamo indefettibili "leggi di natura", o"cose che così devono andare", pur apparendo del tutto "normali", potrebbero giocare, e giocano in effetti, un ruolo del tutto illusorio.
11 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 3) di altri utenti.
Nella frase "Ho tanta confidenza in Gesù, che se anche..." di San Pio da Pietrelcina (Padre Pio)
: ))))))))))))))
Mi rendo conto, Dario, dello "scandalo" che possono destare queste parole, tratte pari pari dall'epistolario di Padre Pio.
   In verità, mi è venuta proprio per questo motivo l'idea di inserirla.
   Questo sito, infatti, è colmo e stracolmo di pensieri inneggianti alle più svariate forme di ateismo, scetticismo e varie espressioni di pensiero dubitativo.
   Orbene, mi sono detto: se io accetto di buon grado che vengano diuturnamente suonate le trombe di Russell, di Nietszche, di Bukowski, e di mille e mille altri personaggi non credenti o addirittura miscredenti, limitandomi (di tanto in tanto) alla mera espressione di una motivata opinione in contrario, altrettanta tolleranza "dovrebbe" essere usata dagli altri nei confronti della campana di Padre Pio, che risponde in pieno alle mie idee e alle mie credenze.
     E' infatti "normale", da cinquanta e più anni a questa parte, che in qualsiasi riunione di osteria o anche salotto io mi rechi, si può parlare di tutto, ma due argomenti sono "tabu": la m0rte, e Gesù Cristo. Della prima, in verità, talora si può parlare, in occasioni di condoglianze, funerali et similia; ma parlare del secondo viene, nelle osterie, ritenuto st*up*idi*tà o follia, ; nei salotti, atto di grave maleducazione. Non parliamo, poi, dell'inferno. : )))
     Ora, poiché la mia breve parentesi terrena, non per malattia o presentimento, ma per mero calcolo statistico collegato all'età, volge al suo termine, ho abbandonato molte delle remore di natura opportunistica (un certo tipo di "educazione" è in realtà opportunismo) adottate per il passato; e mi sono dunque votato al personale sputta*na*mento, col manifestare di continuo ed apertamente la mia fede cristiana. Con esclusione in verità dell'inferno, in cui sinceramente ancora non credo, perché non ci manderei nessuno; anche se ultimamente, devo dire,comincio a capire che alcuni se lo portano nel cuore, e quindi è probabile che desiderino andarci di propria spontanea volontà...
     Che poi questa frase di Padre Pio possa essere assimilabile al fanatismo, ci credo: infatti, provenendo da un santo, e da un santo coi fiocchi (di quelli che hanno fatto miracoli a centinaia, e che Gesù Cristo lo vedevano e ci parlavano), è evidente che possa apparire "oltre le righe". Infatti, lo è, e proprio per questo l'ho postata: le provocazioni, se sono provocazioni, devono essere potenti ed inequivoche, altrimenti che provocazioni sono?   : )))
     Io naturalmente rispetto non la tua opinione (che ritengo errata), ma te. E penso che la cosa sia reciproca.
     In tutta sincerità ti auguro che per il futuro tu possa approfondire un argomento che tu stesso ammetti di aver affrontato solo in maniera superficiale. Il che, del resto, è del tutto normale: io personalmente sono stato un mangiapreti fino a poco tempo fa; e confesso di non avere del tutto perduto l'abitudine di mangiarne qualcuno ogni tanto. Ma solo di quelli tiepidi, meschini, infingardi e chiacchieroni. Anche perché sono i più saporiti.  : )))
     Per parte mia, e medio tempore, poiché ho visto che l'argomento è trattato molto parzialmente, continuerò a postare pensieri di Padre Pio, perché può sempre darsi che qualcuno, passando di lì, si fermi per un minuto di riflessione, cui collaborerò molto volentieri, come a qualsiasi altra riflessione si voglia.
11 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 10) di altri utenti.
Nella frase "Il coraggio, uno non se lo può dare." di Alessandro Manzoni
Il coraggio, per me, non esiste in quanto tale. Ove esistesse, è mera temerarietà.
Esistono, viceversa, il timore, la paura e il terrore, per il semplice fatto che si tratta di istinti ancestrali di conservazione posti a protezione della specie.
Il coraggio lo definirei superamento della paura a causa di motivazioni superiori che spingono l'individuo o il gruppo a superare i propri limiti ancestrali.
    Quindi dipende tutto dalle motivazioni. Quando ci sono, e sono solide, non ci sono più remore, e si supera tutto.
    Quali possono essere queste motivazioni? Infinite. L'amore, l'odio, la rabbia, la ragione, il dolore, la patria: non c'è limite alle motivazioni che muovono l'uomo, e che sono in grado di vincere qualsiasi condizionamento, per ancestrale che sia.
     Queste motivazioni, del resto, le vediamo anche negli animali, per i quali l'istinto (io però la chiamerei volontà) di salvare i propri piccoli, o anche il proprio amico uomo, è spesso superiore a qualsiasi rischio possano correre.
11 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 5) di altri utenti.
Nella frase "Ho incontrato per la via un giovane..." di Victor Hugo
Un'immagine splendida.
E il bello è quando l'età avanza, e attraverso l'anima le stelle continuano a passare. Fino a passarci definitivamente, per sempre.
     Credo sia il più bell'augurio che si possa fare ad un essere umano.
Con la precisazione, però, che i vecchi cappelli, le giacche logore e le suole spugnate sono complementi... d'arredo in assenza dei quali, di solito, il miracolo delle stelle non si verifica.
11 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 3) di altri utenti.
Nella frase "Per confutare la regola che tutti i corvi sono..." di William James
: ))))
Il " Bla " serviva a rispondere qualcosa, posto che ogni volta che aprivo la pagina dei commenti ne risultavano di carenti di risposta. Non avendo nulla da rispondere, ho risposto " Bla ", con la certezza, oltre tutto, che fosse l'unica risposta a tono possibile.  : ))))))))))))
11 anni e 6 mesi fa