Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità... Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All'improvviso, tutto ha preso fuoco: c'era luce, c'era bellezza. Quando sei sparita la meteora è scomparsa dietro l'orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle. Niente aveva più senso.
Non sono in grado di vivere se al mondo non ci sei tu, Bella. Lo vedevo nel tuo sguardo, sembravi sinceramente convinta che non ti volessi più. L'idea più assurda e ridicola... Come se io potessi mai trovare il modo di esistere senza aver bisogno di te.
Cosa devo fare per convincerti? Non stai dormendo e non sei nemmeno morta. Sono qui e ti amo. Ti ho amata sempre e sempre ti amerò. Ho pensato a te, visto i tuo volto nei ricordi, durante ogni minuto di lontananza. Dirti che non ti volevo più è stata una terribile bestemmia.
Ma come hai potuto credermi? Dopo che ti avevo ripetuto migliaia di volte che ti amavo, come è stato possibile che una sola parola frantumasse la tua fiducia in me?
Tutto era stato piu semplice di quanto mi aspettassi: ci eravamo adattati l'uno all'altra come frammenti fatti apposta per combaciare ed unirsi. Ciò mi aveva dato una soddisfazione segreta: eravamo compatibili anche fisicamente. Fuoco e ghiaccio, che chissà come esistevano affiancati senza distruggersi a vicenda. L'ennesima prova di quanto gli appartenessi.
Solo un luogo aveva quel requisito. Un luogo che sarebbe appartenuto sempre e soltanto a lui, e a nessun'altro. Un posto magico, pieno di luce. La bella radura che avevo visto una volta sola in vita mia, illuminata dal sole e dalla sua pelle sfavillante. L'idea poteva avere conseguenze negative: troppo rischio e troppo dolore. Sentivo una fitta e un vuoto dentro al solo pensiero! Era difficile non tradire emozioni. Ma di sicuro, là, come in nessun altro luogo, sarei riuscita a sentire la sua voce.