Delusioni


Scritto da: Giorgio Gatto
in Diario (Delusioni)
Avrei voluto avere qualcosa di te per ricordarmi di te che sei passata nella mia vita come un Uragano. Mi ricordo di te le risate le tue battute il tuo accento eh si mia piace così tanto, e poi i tuoi occhi parlavano da soli,
uno sguardo e poche parole, sono stato bene con te, mi ricordo quando mi avvicinavo al tuo orecchio per sussurrarti qualcosa una mia emozione del momento ti prendevano i brividi. E la notte al telefono mandarti dei messaggi vocali con la favola della buona notte, eh si in effetti con te è stata una favola purtroppo finita male, ma è la vita nessuno ama o vive alla stessa intensità, ti ringrazio di avermi permesso di viverti anche se per un breve periodo, ma vissuto intensamente, per me è stato vivere. Vorrei tanto un ricordo di te di un'oggetto ma l'unica cosa che mi è rimasto di te il profumo della tua pelle e la tua voce, me li porterò per sempre con me. E spero che tu possa imparare ad Amare. Ti auguro tutto il bene del mondo... Mia dolcissima creatura.
Composto venerdì 22 giugno 2018
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    in Diario (Delusioni)
    La recita è sempre la stessa,
    il copione sempre quello.
    Cambia l'attore, talvolta lo scenario,
    ma tutto si svolge sempre,
    nello stesso identico modo.
    Non se ne accorge lo spettatore solitario,
    vuol tanto credere che sia diverso
    ne ha così un disperato bisogno...
    che ogni volta ritorna ad assistere
    entusiasta al medesimo spettacolo.
    Ride, si commuove, si sente vivo.
    E non sa ancora, il vuoto che proverà
    quando sarà finito, una volta spente le luci.
    Quando arriverà la triste consapevolezza
    e calerà il sipario sull'ennesima finzione.
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      in Diario (Delusioni)
      Quella parte che mi manca
      non appartiene al cuore,
      non è terrena, né sensibile.
      Quel maledetto tassello mancante
      sono le persone che ho perso
      per indifferenza,
      quelle che mi ritrovo a dire:
      se ci fosse sarebbe diverso,
      se potessimo parlare urlerei di gioia.
      Quello che cerco è un nuovo inventario,
      un nuovo clima, un nuovo mondo...
      ma poi mi accorgo che tutto quello
      che ho attraversato mi ha accusata di essere rigida, esigente, incorruttibile, tossica...
      Non so più cosa cerco,
      forse sono in amnistia...
      e mi va bene!
      Composto lunedì 17 settembre 2018
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