Quante volte vorrei dare voce al mio cuore, per farle gridare lo sdegno e il dolore. A pensarci bene è meglio tacere, meglio il silenzio che viene dal cuore, e non la rabbia causata dal dolore.
Composto martedì 24 ottobre 2017
Quante volte vorrei dare voce al mio cuore, per farle gridare lo sdegno e il dolore. A pensarci bene è meglio tacere, meglio il silenzio che viene dal cuore, e non la rabbia causata dal dolore.
Alla fine ti stanchi di essere stata ferita, abbandonata, dimenticata, così vai via senza voltarti indietro, lasci tutte le delusioni ricevute alle spalle e inizi un nuovo capitolo della tua vita con la prospettiva di andare verso la felicità.
Non confondere un saluto d'amicizia per ci sta provando, non confondere la gentilezza per mi sta cercando, non confondere un ti voglio bene, per ti amo. Non confondere la vicinanza con la lontananza. Due persone lontane senza sfiorarsi, restano due sconosciuti.
Le esperienze si accumulano tutte esattamente uguali l'una all'altra: "sei donna della mia vita, ti amo, vorrei un figlio con te, hai le caratteristiche della donna perfetta, compagna perfetta, madre perfetta ma..."... ma sono "impegnativa", come dicono, e poi vanno via, di solito con un'altra. Essere seri, fedeli, innamorati non sembra più una precondizione per una relazione eterna e se la pensi così sei impegnativa. Impegnativa perché guardi i gesti, non le mille parole non supportate dai fatti. Ah, già, ma eterno proprio non esiste più ed io così terribilmente anacronistica e sognatrice non posso che affogare nelle lacrime ogni volta della bambina che scopre il pupazzo di Babbo Natale e capisce che non esiste. E mi rifiuto di cambiare, che se anche volessi non ci riuscirei. Rassegnata alla solitudine. Magari capita un Uomo con i miei stessi valori, non solo a parole. Magari riesco ad eliminare anche il desiderio di averlo, ormai. Magari il giorno che smetterò di sognarlo, arriverà e mi dimostrerà che mi sbaglio, che mi sono sempre sbagliata, a pensare che non esiste.
Che però se arrivasse in fretta ormai, dopo tante lacrime, tantissime, non sarebbe male!
Non è facile convivere con il silenzio che a volte ci circonda o con quel senso di vuoto e solitudine che ogni tanto sembra volerci divorare. Ancor più difficile, però è vivere vicino a chi ci fa sentire soli. Vicino a chi quei vuoti non solo non sa colmarli, ma li rende ogni giorno più grandi e difficili da gestire. Non è facile restare vicino a chi di quei silenzi non sa capire niente e li alimenta con parole stupide, pesanti che finiscono solo per farci sentire ancora più sbagliati. Amarsi è qualcosa di difficile, molto difficile. Ci rende fragili a volte, facendoci credere che restare sia la scelta migliore, perché stare soli fa paura. Ma paura di cosa... Se restare è comunque sentirsi soli, vuoti e sbagliati!? Io ho scelto di andarmene e facile non è stato, ma ciò che mi ha insegnato è qualcosa di essenziale che ogni essere umano dovrebbe imparare. Mi ha insegnato a stare sola, a fare i conti con me stessa, a pormi domande e a trovare risposte. Impone di guardarsi dentro insegnando che il vuoto è una condizione emotiva che arriva da chi non ci apprezza. Che il sentirsi sbagliati spesso è uno stato d'animo generato da chi costantemente crede di essere nel giusto e di conseguenza fa sentire noi nel torto. Io non mi sento più sola adesso, sto bene in compagnia di me stessa, in pace e in perfetto equilibrio interiore. Questo mi ha aiutato anche a stare meglio con gli altri, perché chi scelgo di tenermi vicino rispetta la mia persona senza calpestarla mai.
Il mondo è pieno di dolori. Il mondo è pieno di falsità perché la maggior parte della gente predilige la strada più facile a quella della presa di coscienza.
È piena di falsità perché essere coerenti con se stessi vuol denudarsi agli occhi del mondo e il nostro sapere tende solo a svelare il nostro corpo, non l'anima e pertanto l'insieme farà di conseguenza.
Il mondo è pieno di falsità perché chi arriva ad essere se stesso è necessariamente inticonformista, e ciò spesso conduce ad avere problemi non considerevoli con "l'altro" e l'ineluttabile dolore e così, se la forza dentro noi si scopriamo molto deboli...
e la tentazione di andare sull'altro fronte prenderà il dominio e un "guerriero" in meno dalla parte di chi cerca di essere sincero e compatto con se stesso sarà ancor più abbattuto e cosa peggiore avrà un nemico in più.
Per salvare il "fanciullo" che è in noi e che sa qual è il modo normale di comportarsi e di valutare gli altri e la realtà non la si deve mai dimenticare,
farlo ci porterà ad avere più paura e dunque a prendere facili strade, come quella delle bugie e dell'eterne sfide, che tra gli uomini e sempre esistito e una lotta che vince sempre il più forte.
Il prezzo da pagare è il decesso del "fanciullo" e una finzione che col tempo prenderà il posto... i nostri veri occhi.
Quando di bugie ne hai ascoltate troppe le riconosci. Riconosci il finto miele che copre tutte quelle verità scomode. Riconosci chi ti liscia per non scivolare sugli specchi su cui tenta inutilmente di arrampicarsi. Distingui quei pochi che non hanno maschere, quelli che sanno dirti in faccia le verità convenienti, ma soprattutto quelle sconvenienti. Ah sì... Li riconosci! E te ne liberi, perché non hai tempo da perdere. Perché ad un certo punto, nella vita, ciò che ha più valore è proprio il tuo tempo. Ed io ne ho già sprecato fin troppo per chi ama giocare con le parole usando finte facce e finti valori. Io so scegliere e la solitudine non mi fa più paura da un pezzo ormai. Ed è proprio da quando ho imparato questo che ho smesso di credere alle favole. È in quel momento che ho capito che ci sono realtà che non puoi cambiare e bisogna passare oltre... a volte, anche molto oltre.
Siccome credo ancora nell'amicizia, per me la delusione più grande è stata quella di scoprire che gli "amici fidati" erano proprio quelli che invece volevano "fottermi" alla grande.
Impariamo a infischiarcene di chi se ne frega altamente di noi.
Il mio difetto più grande è agire troppo spesso senza avere ragionato abbastanza. Se fossi così agile quanto impulsivo sarei un atleta formidabile.