Scritto da: Mariacarmela Scotti
in Diario (Delusioni)
Dì ai miei occhi che non ti vedranno. Dì alle mie braccia che non ti abbracceranno. Spiega alle mie mani che non ti toccheranno. Fallo tu, io non posso.
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Dì ai miei occhi che non ti vedranno. Dì alle mie braccia che non ti abbracceranno. Spiega alle mie mani che non ti toccheranno. Fallo tu, io non posso.
Lei si rese conto che il raccontarsi, l'essere sincera, denudare la sua anima, era offrire al suo ascoltatore proiettili mirati su di lei. Il suo modo di essere, la penalizzava in partenza. La dolcezza, il suo bisogno d'amore, la rendevano tremendamente vulnerabile. Non si è stronzi, ci si diventa, il dolore che lacera l'anima è devastante. Dei momenti si chiedeva perché... il comportarsi bene attirava immancabilmente le persone meschine, era una calamita.
Aveva promesso a se stessa che non avrebbe più sofferto, che non avrebbe dato più fiducia a nessuno. Il così detto "Non accettare le caramelle dagli sconosciuti". Ma era sempre lei ad armare chi l'avvicinava. Non riusciva ad essere stronza, era più forte di lei dare fiducia. Le parole hanno un potere atroce, il credere è micidiale. Lei era un libro aperto, era giunto il momento di chiudere il libro per sempre. Non avrebbe più armato il suo assassino. Sì, era l'unica soluzione possibile, chiudersi in lei. Aveva così tanto amore da dare, ed era veramente un delitto rinunciare a darlo. Ma l'amore è una cosa rara, preziosa, speciale, e non si dà a chiunque, ed oggi ci sono troppi "chiunque" che non lo meritano.
Così prese l'amore, tutto quello che aveva dentro e fuori di lei, lo accarezzò, come si accarezza una cosa fragile, delicata, magica, unica e lo chiuse per sempre. Poi alzò lo sguardo al cielo, contemplò il blu e sorrise, a testa alta avanzò per la sua vita.
Colpa mia... questa è la mia natura. Colpa mia... posso solo provare amore, posso solo amarti. Confesso, faccio qualunque giuramento. Colpa mia.
Parkinson:
c'è un postulato su cui si fonda questa malattia: "oggi stai meglio di domani"... il resto sono favole.
Ora ho accolto la sua presenza con umiltà, ho imparato a rispettarlo fin da subito sapendo che col tempo Lui avrebbe vinto. Nel frattempo tutto è cambiato, ho dovuto imparare a prendere anziché dare, a dire grazie a chi mi aiuta, ad essere guardato con imbarazzo da chi non sa.... Ho imparato...
Dentro sono vivo e urlo con forza contro un sarcofago di cemento che mi avvolge sempre più accuratamente... lui, il mio corpo, non si vuole più muovere... ma ancora sono fortunato... si che le mie lacrime scorrono via allegre e scivolano calde sul viso... beate loro che ancora sono libere!
Ti giochi l'anima per le persone e anche quando hai pienamente ragione se ci tieni te le vai a riprendere. Ci fosse mai una volta che sei tu ad essere cercata con un semplicissimo: "scusa hai ragione, ho sbagliato. Chiariamo"! ? E si va avanti e mentre loro dicono di tenerci tu che ci tieni lo dimostri. E alla mia età dopo un po le parole annegano nel vuoto che l'assenza di dimostrazioni tende a lasciare. Poi arrivi alla fine e fai una scelta. Ed ecco che la persona cattiva sei tu, che la colpa è tua e lo hai voluto tu, perché sei tu che te ne sei andato/a. Io invece penso di aver scelto semplicemente ciò che loro mi hanno portato a desiderare.
Non lasciare che chi dice di volerti bene ti ferisca, non troverai nessun disinfettante per la tua ferita.
Ricucirò tutti i pezzi, rassetterò gli strati della mia delusione. Riaprirò le finestre del mio coraggio, respirerò di nuovo l'aria fresca della mia speranza. Stringerò i pugni e come sempre ripartirò con nuova forza da dove rattristata mi ero fermata, inerme e senza forze. Darò nuovo inizio alle mie semplici parole e ai miei sogni. Urlerò alla vita, che ci sono anch'io. Non mi arrenderò come non mi sono mai arresa, raccoglierò la mia anima che combattente oramai è a brandelli, e come tutte le donne che sanno ricominciare, sorriderò mentre le mie braccia respingeranno il peso dell'egoismo. Combatterò, ricomincerò per prendere in mano il mio futuro.
Ciò che semini raccogli. Io ho raccolto solo delusioni.
Non è vero che dubito di tutti e tutto, prendo solo le mie adeguate precauzioni. Le fregature fanno male e se da quel dolore non avessi imparato niente sarei una persona poco intelligente. Non mantengo le distanze perché mi sento "superiore", ma semplicemente perché ho tolto dal banco "offerte" la mia fiducia. Mi affeziono piano, valuto a lungo e mi apro poco perché adesso la mia "fiducia" sta in una cassaforte priva di combinazioni che solo la chiave dell'onestà è in grado di aprire.
Ogni giorno cogli i frammenti grossi e piccoli mettili assieme come cocci di un vaso rotto. Quando pensi che questi cocci erano serviti nella tua vita, ricordati il momento che si sono rotti, se in quel momento provasti dolore, o sentisti una liberazione dentro te. Pensi sia difficile ricordarsi? No è perché non li vuoi ricordare, li hai già cancellati dal momento che il vaso si è rotto, da quel momento pensasti di cambiare la tua vita. Crescer con gli anni ti accorgi di non avere cancellato nulla del tuo passato, perché è quel passato che ha formato la tua vita, da quel passato raccogli i cocci ad'uno ad'uno, tanti cocci ti strappano sorrisi, mentre altri ti oscurano la mente, non per questo li vorresti cancellare; ci sono pagine scritte con amore altre scritte con dolore, non tutte le rose hanno le spine, di quelle spine hai provato dolore, mentre dai petali ne cogliesti l'odore.