Scritto da: Rosy Lunatica
in Diario (Delusioni)
In tutto quello che faccio ci metto sempre il cuore, ma a via di metterlo sono rimasta senza per tutte le pugnalate ricevute.
Composto sabato 7 maggio 2016
In tutto quello che faccio ci metto sempre il cuore, ma a via di metterlo sono rimasta senza per tutte le pugnalate ricevute.
Non è andarsene dalla vita di qualcuno a fare male, ma a ferire è tutto ciò che ti ha portato a farlo. L'indifferenza e il silenzio mentre ci sei. Aver scelto quella persona sempre prima di chiunque altro e capire che tu invece venivi scelta sempre dopo tutte le altre. Un'indifferenza che fa male non quando te ne vai, ma quando ci sei e capisci che sei trasparente. Fa male l'arroganza, la presunzione che l'esser buoni e voler bene è stare seduti in un angolo a guardare, soffrire ed aspettare. Fa male arrivarci a scegliere di "andarsene", ma una volta che ti volti sei già così lontano che dolore non ne senti più. Senti amarezza, tanta, ma per non essertene andata prima.
Cerco di godermi tutto ciò che la vita mi offre, non voglio ritrovarmi fra 20 anni delusa delle cose che non ho fatto.
Il riflesso di me stessa mi fa vedere ciò che non vorrei, cioè, una donna delusa che vorrebbe essere felice.
Io non rimpiango mai ciò che ho donato. Quello che mi dispiace sono i pezzi di me persi e lasciati per strada per qualcuno che invece non meritava. Quei lati che magari amavo e amando si sono persi. Quei sorrisi che non avevano bisogno di parole, ma sotto false parole si sono spenti. Molte sono le cose che ho perso di me, ma tante quelle che ho trovato. Ho trovato la forza, il coraggio, la grinta, l'esperienza e quella maledetta voglia di non vedere mai i "bastardi" vincere.
Spesso agisci in un modo perché hai aspettative troppo alte per persone che poi, puntualmente, non fanno altro che deluderti. Dovresti smetterla di pensare che gli altri saranno o faranno ciò per cui tu saresti disposto a fare e ad essere per loro, non funziona così purtroppo. Finisci poi col perdonare ogni suo errore, ad accantonare dal più piccolo al più grande torto che ti vien fatto, pur di non perdere quella persona, perché tieni più a lei che a te stesso, perché resti aggrappato a quella innocente, ma anche stupida speranza, che un giorno riuscirà a capirlo e che le cose finalmente andranno bene e... e invece no, fermati! Tu quel giorno non devi più aspettarlo. Non dimenticartelo mai, ma ripetitelo ogni santo giorno, finché non ne sarai convinto tu stesso: merito di meglio! Quella persona per cui stai soffrendo, se davvero ci tiene a te, non ha scusa al mondo che possa reggere. O c'è oggi, o non ci sarà domani!
Tra le tante cose, tra le tante lacrime, tra le parole, gli scritti. Nel mezzo di quel dolore, sono stata felice un attimo o un giorno, non ha importanza, l'ho vissuto intensamente, interamente. Ricorderò quell'attimo come mia linfa vitale, ma nulla e nessuno, potrà cancellare ciò che ha modificato la mia esistenza. Io mi perdono per non saper perdonare.
Non è che avesse bisogno di guardarsi allo specchio per vedere quanto fossi bella, si era persa in un ricordo che gli tormentava l'anima.
Perché a rubarci il cuore dev'essere sempre l'uomo sbagliato?
Non ho più voglia di pensare alle cose come dovrebbero essere! Adesso mi va di pensarle come vorrei che fossero. Non me ne frega più niente del giudizio della gente, di frasi lanciate per ferire, debolezze usate per colpire e confessioni rigirate per uccidere la mia immagine. Non me ne frega più niente, perché ho notato che chi mi conosce a sufficienza su queste cose ci sorvola alto, non le ascolta, non le prende in carico e nel mentre scivolano sulla mia pelle noi stiamo già oltre... molto oltre. Le parole in alcuni casi fanno male esattamente come i silenzi.