Scritto da: Mario Tammaro
in Diario (Delusioni)
Dopo un po' la conversazione virtuale senza alcun fine mi annoia e allora per mia scelta preferisco troncare.
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Dopo un po' la conversazione virtuale senza alcun fine mi annoia e allora per mia scelta preferisco troncare.
Per me tutto può essere molto interessante, ma può anche perdere d'interesse brevemente.
Ho voglia di gettare la mascherina e tuffarmi nel mare.
Sono solo un uomo, con sentimenti sinceri, con un'anima gentile, con principi leali, con un po' di orgoglio, e ho ancora molto da dare. Vorrei solo ricevere un po' di sincerità dalle persone che Amo.
Le ferite.
Nella vita si ricevono molte ferite,
ma la ferita più grande lo ricevuta da te, si proprio da te,
quando pensavo che il nostro amore poteva vivere, sorridere, giocare, invecchiare.
Ho pensato che quella ferita me l'avessi fatta per errore,
uno sbaglio, un momento di debolezza, un momento di incomprensioni.
Ho cercato di ricucire la ferita sanguinante, ci ho provato,
speravo che tu mi avresti aiutato a ricucire la ferita che mi hai fatto,
pensando che tu mi avresti dato amore.
E invece la ferita l'hai fatta riaprire, fino a farla sanguinare di nuovo.
Forse tu non lo sai, non hai mai provato tutto questo.
Le ferite più grandi non sono quelle fisiche,
le ferite che fanno più male sono quelle che ti spaccano il cuore.
Le ferite peggiori sono quelle dove dai tanto e ricevi solo delusioni, tradimenti.
Se la notte mentre dormo piango, è perché il mio sorriso non vuol darla vinta al giorno, quando tutto è luce.
A volte si finge che vada tutto bene, non per falsità, non per vergogna e nemmeno per riservatezza, ma per autoconvincersi che non ci siano problemi.
A distruggere i rapporti non è la distanza, ma il silenzio e l'indifferenza.
Dio mio aiutami ti prego, cancella da me ogni suo ricordo, strappamela dal cuore e dalla vita. Dammi il coraggio di farla finita adesso o dammi la forza di dimenticare, di rassegnarmi, di vivere la vita che avevo. Ti supplico! Se tutto il dolore che provo è amore, preferisco non amare più.
Non ci sono parole per spiegare quello che hai dentro, quello che ti fa male. Non ci sono davvero parole per quel dolore che è tuo, così solitario e intimo... che nessuno può immaginare, può comprendere e ne può tantomeno vivere. Hai come l'impressione di vivere un costante disagio, il quale celato nel sorriso o nell'espressione del tuo vissuto viso. Perché non riesco a essere felice? Perché non riesco a dimenticare? Perché fa così male? Perché non c'è una fine a tutto questo? Non lo so. Non ho la risposta certa. Forse è la mia natura, il mio modo di essere. Il mio bisogno di sofferenza, di disperazione, di sentirmi vivo al contatto con quella parte di me, che tanto mi fa male, e che tanto mi fa vivere sul filo di quel dolce e dannato rasoio, fatto di ricordi e rimpianti, di sentimenti e disperazione... Di Amore.