Delusioni


in Diario (Delusioni)
Il nostro Amore si è sciolto come neve al sole, una parte di me morirà per sempre,
Quello che nutro e continuo a sentire per te, è ancora tanto potente, travolgente e passionale, più forte del più devastante fra gli uragani, ma difronte al destino non è altro che una leggera brezza primaverile che lambisce dolcemente la mia anima afflitta senza giungere in alcun luogo.
Ti ricorderò come il mio vero amore mai provato, rievocherai sempre i miei ricordi presenti nei pensieri.
Una volta guardato e cavalcato l'arcobaleno per raggiungere con te il giubilo infinito, è impossibile dimenticarsene.
Le mie parole possono dirti addio, accompagnate da tristi accordi di una chitarra che non suonerà più.
Il mio cuore non ne è ancora capace di dimenticare, i tuoi occhi, le tue labbra i tuoi silenzi, non lo sarà mai, finché la dolcezza di un sorriso non saprà sostituire il mio pianto amaro.
Tutte le volte che in me rifiorirà il ricordo di noi il mio soffio vitale palpiterà e sanguinerà una pena che non avrà mai fine, nulla di te scorderò mai, in quest'addio che il fato ci ha voluto bramare, niente potrà cancellare i miei sentimenti o spegnere la fiamma che arde fin dal primo giorno che le nostre strade si sono intersecate
Il destino si è preso gioco di noi, piegarsi al suo disegno è inevitabile, non ne capiremo mai il perché, chissà forse un giorno le nostre strade si ricongiungeranno, lui deciderà il cammino della nostra sorte
Sarai sempre in me ed io in te per sempre.
mio raggio di luna, mia Leggiadra Pulcherrima.
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    Scritto da: MaryRosa Amico
    in Diario (Delusioni)
    Sapete cosa si prova ad essere picchiate? Si impara a subire in silenzio, senza urlare. Denuncialo mi ripetevo, denuncialo; ma poi mi chiedeva scusa e tutto finiva. Solo per qualche ora, poi ricominciava. Che male quei calci in faccia, sembrava un pugile inferocito. Ero diventata il suo tira pugni personale, la sua valvola di sfogo. Mi ricordo di una mattina in particolare, la mia ultima mattina. Non stavo bene, la sera precedente, ne avevo prese tante, di botte. Mi alzai dal letto, ero tutta in livido e le ossa, scricchiolavano ad ogni mio piccolo movimento. Andai in cucina, senza fare rumore, presi una medicina, un antidolorifico e lui immediatamente si palesò dinanzi a me, ero certa che sarebbe successo, era giunta la mia fine e iniziai ad avere paura. Una coltellata dritta al cuore, caddi a terra. Sentivo la vita scorrere, andare via come un naufrago giunto alla deriva.
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