Ci sono giorni in cui ci riesce molto difficile scacciare la tristezza che ci assale. Forse perché non riusciamo ad avere ciò che sogniamo. Forse perché ci manca una persona particolarmente cara. Forse perché abbiamo tanta voglia di piangere.
A chi si aspetta che gli altri debbano fare per lui, non agisce e non contribuisce, perché tanto non ha nulla da perdere. Costui sappia che, l'altro pensa che nulla deve a costui, perché se è vero che con lui non ha nulla da guadagnare eppur vero che si può avere qualcosa da perdere... il proprio tempo.
A volte bisogna essere in grado di allontanarsi, fare un passo indietro, di andarsene a lungo, per capire alcune cose. A volte basta una distanza e del tempo per vedere finalmente chiaro e capire chi ci sarà sempre per te e su chi non puoi contare. Chi è importante e chi non lo è. Renderti conto chi sono le persone che rimarranno nella tua vita nonostante tutto, e quelli per cui sei solo un'opzione. A volte bisogna essere in grado di testare le persone, anche se lasciando qualche ricordo, qualche speranza.
Però ormai te ne sei andato, e mi rincuora il pensiero che tornerai. Rinasco all'idea di averti accanto, assaporando ogni tuo particolare, ogni tuo dettaglio che mi sfiora l'anima, facendomi toccare la felicità con un dito e finalmente guardarla in faccia nel suo vero unico volto. Senza inganni, mi hai parlato e fatto vedere il mondo con una luce mai vista prima, e nelle tue parole ho colto l'essenza del nostro vivere insignificante senza l'amore, quello puro e profondo che muove tutti i tuoi passi verso l'inedito, l'ignoto.
Percepisco il dolore come una ferita non rimarginata. Scendono le lacrime soavi e leggere come piume, adagiano piano sul viso, creando parole salvifiche che non vogliono uscire per paura che finiscano nell'oblio. E nulla sarà poi ricordato con sentimento. Si sente vicina la fine, quasi la si può toccare con mano, ma la salvezza sembra giungere più rapidamente per riaccendere la lanterna del cuore rimasta spenta a lungo. Essa era il luogo dei tanti timori come delle parole, ora è divenuto coraggio per danzare sopra di esse, portandosi via l'ombra della vita. Affinché io un giorno possa raccontare: ho conosciuto l'oscurità, l'ho guardata diritto negli occhi, e con un sorriso voltarmi indietro, perché nulla ormai mi fa più paura.
Mi piacerebbe dire che nei momenti difficili c'è sempre stato qualcuno al mio fianco ma purtroppo non è stato così, i miei momenti difficili me li sono dovuta superare da sola.
Ti hanno ferito, anche se negli occhi era scritto chiaro che tu, invece, ti fidavi. Non ci hanno pensato un attimo a spararti addosso, a fermare il tuo volo. Tu, che rimani sempre in disparte, che osservi silenzioso e pacifico. A te, che vivi quasi nascosto all'ombra della vita, che attendi speranzoso che l'inverno passi, di vedere il sole, il nascere di nuovi fiori, la vita che ricomincia. Piccolo passero, ti hanno ingannato! Si sono presi gioco di te, ti hanno accarezzato per poi strapparti le ali. E adesso ti senti sperduto, non pensavi mai, non credevi, ed invece... è successo proprio a te. A te che riempivi i giorni di allegria con il tuo cantare, a te che hai commesso solo l'errore di voler bene chi non ti era simile, e ti sei illuso che forse, per una volta, ti stavi fidando della persona giusta. E adesso? Adesso guarderai la gente con diffidenza, e non ti avvicinerai più, e priverai altri della tua bellezza, del tuo canto, della tua allegria. Perché hai capito che le tue ali guariranno e si apriranno ancora a nuovi voli, ma il tuo dolore non rimarrà a terra, ti seguirà in volo per sempre.