Scritto da: Giuliana Z.
in Diario (Delusioni)
Evitare di chiedere, a volte, ci evita dolori e delusioni.
Composto sabato 16 dicembre 2017
Evitare di chiedere, a volte, ci evita dolori e delusioni.
Gli amici non sono tappi di bottiglia che usi quando ti fanno comodo.
Sul fiore della vita vi è quel bagliore in quella rugiada ad allineare, sottolineando la sua melanconia sotto al cielo dell'incertezza.
Vedo gente carente, hanno bisogno di una cura di responsabilità, perché continuano a dare la colpa agli altri.
Quelle poche volte che ci raccontiamo a qualcuno, la nostra mente vacilla, inizia a perdere aderenza e si stacca dal resto del mondo, la nostra corazza diventa vulnerabile. Così per restare ancorato a terra impugni quella maledetta sigaretta e fumi ciò che non accetti.
Lo ispiri e sospiri fino allo sfinimento per arrivare poi a evacuare tutto lo stress che si è accumulato in una delle tante semplici giornate che vivi pensando alla tua personale felicità.
Non donare mai il tuo florilegio a chi possiede dentro al suo cuore quella tundra da farne morire la loro essenza.
A volte, ho l'impressione che tutto si dimentichi. Non solo le cose brutte, ma anche ciò che un tempo è stato prezioso. Credo che alla fin fine siamo tutti un po' malati di Alzheimer. Oppure siamo semplicemente egoisti ed incapaci di dare il giusto valore a tutto ciò che di bello la vita ci regala.
Ogni volta che l'orgoglio si impadroniva di te, moriva una parte di me per raggiungerti e ritrovarti.
Mi sono imbattuta spesso in persone convinte di essere nel giusto, quell'arrogante presunzione del "io ho, io sono, io faccio", mai disposte a fare un passo per venire incontro. Ci rimanevo male, lo confesso. Poi a un certo punto ho smesso di avanzare io.
Quando si chiede - cos'hai? - e una persona risponde - niente - nella maggior parte dei casi ci facciamo bastare la risposta, facendo passare per buono il fatto che quella persona stia bene. Forse dovremmo riflettere su cosa nasconde quel "niente" e chiedere... - dimmi allora, cosa ti manca? -.