Delusioni


Scritto da: MaryRosa Amico
in Diario (Delusioni)
Non so più chi sono, ma so che ero ed ho scordato. Ci provo a sfondare quella porta dove i mie ricordi, sono in ostaggio. Nulla, non ce la faccio. Vedo volti intorno a me che potrebbero essermi familiari, mi accarezzano, mi baciano, sussurrano: Mamma. Li guardo e cerco di capire se c'è in loro, anche la più piccola, flebile traccia, di un mio ricordo. Il buio, nessuna immagine viene proiettata solo uno schermo nero, nessun colore, odore, il vuoto, un buco profondo. Ma se qualcuno adesso volesse sapere chi sono, e come mi chiamo risponderei: Alzheimer.
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    Scritto da: MaryRosa Amico
    in Diario (Delusioni)
    "A tutti i bambini mai nati", c'è una madre che piange per non avere stretto tra le braccia il suo bambino. Quella madre, come tante mamme, non potrà sentire battere il cuore nel suo ventre, non più. È un dolore silenzioso, una spada che trafigge fin dentro le viscere lasciandoti immobile, inerte, fatta a piccoli pezzi sparsi qua e là. Quel bambino mai nato aveva già un nome, la sua cameretta con dentro tanti giochini. Aveva un papà, una mamma che lo avrebbero tanto amato. "A tutti i bambini mai nati", c'è una madre che stringe tra le mani il suo dolore.
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      Scritto da: Ivanilda Araujo
      in Diario (Delusioni)
      Ho dato molte possibilità per continuare a camminare insieme, ma l'ignoranza per la vita è stata più forte di lui, l'alcool era la sua via d'uscita. Una furia per esigere, comandare urlando ed io zitta, in silenzio, se accennavo ad una reazione anche sussurrata... un mostro esso diveniva, un urlo potente, forte e violento. Fuori dicevo in me, non sopportavo più la mia vita, un giorno per l'amore e un giorno per la morte, la paura e una vita troppo difficile. Ho resistito per amore, per una famiglia unita, intere notti senza dormire andavo via dal letto con un lenzuolo e mi avvolgeva in esso sul divano, poche ore di sonno al freddo della stanza e del mancato calore umano e via in piedi per andare a lavorare. Vestivo il sorriso nel viso e donavo a tutti i miei colleghi la gioia e ho sempre cercato questo con chi mi stava vicino. La notte angoscia e paura e il giorno sorriso ed allegria. Fuori lontana da lui tutto era possibile. Sono sempre tornata a casa per combattere e perché avevo li i miei figli perché le ho provate tutte per difendere la mia famiglia, con sacrificio con amore. Vorrei addormentarmi la sera senza pensieri, ma torna sempre ubriaco e aggredisce e torna sempre la paura, vorrei semplicemente vivere e amare per stare bene...
      Composto lunedì 5 novembre 2018
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        Scritto da: Alisia7
        in Diario (Delusioni)
        Era riuscita a spezzare i fili che che la tenevano prigioniera da molto tempo. Quei fili invisibili ma che esistono. Come i fili dei burattini che servono ad essere manovrati. Perché quando si ama, l'amore ti muove in tutte le azioni della vita ma esiste un confine sottilissimo, si può rischiare di diventare come burattini. Un giorno decise di spezzare i fili con coraggio. Aveva disfatto la sua vita costruita da anni. Solo così, era riuscita a raccogliere e ricostruire i pezzi frantumati della rabbia trasformandoli in calma e saggezza. Banale!? Niente affatto, di banale. La sua era stata una lotta bellica interiore. Mettendo il cuore in trincea. Avete presente le guerre dove c'è solo sangue? Ecco! Lei aveva versato lacrime di sangue, erano quelle sofferenze che le facevano fuoriuscire il sangue dal suo cuore, e si trasformavano tutte le volte in lacrime amare. Senza sorriso, spento da tempo. Il mondo per lei sembrava eternamente buio... Era una donna complicata. Di quelle definite così, perché quelle donne, hanno non un solo difetto ma ne hanno mille... Era una donna che aveva il difetto piu grave di tutti: aveva dimenticato quanto potesse valere.
        Composto sabato 7 luglio 2018
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