Esperienze


Scritto da: Fabiano Rastelli
in Diario (Esperienze)
Perché ho questo tempo? Perché ora? In questa epoca? Quello è il momento della consapevolezza, quando in tutto il frastuono del caos esterno, ti domandi: "perché sto vivendo? Perché ora? Perché questo discorso consapevole con me stesso?". Allora diventi consapevole, consapevole di essere vivo, consapevole di aver riconosciuto quell'io che ti fa sentire unico; ti sei finalmente accorto di te stesso. E domandi a te stesso perché, perché la vita sia capitata proprio a te. Allora comincia il profondo viaggio della consapevolezza, dell'uomo che di fronte all'universo si rende conto della magnificenza della vita, della magnificenza di essere vivo ora, qui, in questo corpo.
Composto mercoledì 16 dicembre 2015
Vota il post: Commenta
    Scritto da: Monica Tursi
    in Diario (Esperienze)
    "El paraiso no es un lugar donde ir, sino una sensaciòn para vivir!" (Il paradiso non è un posto dove andare, è una sensazione con cui vivere.)
    La ballerina di flamenco mi guardava negli occhi mentre pronunciava questa frase, non poteva sapere che sarebbe stata capace di muovere qualcosa di profondo... una lacrima, in tutta quell'ironia poi.
    Composto mercoledì 30 dicembre 2015
    Vota il post: Commenta
      Scritto da: Paola Marcato
      in Diario (Esperienze)
      Ci sono cicatrici nell'anima che continueranno a "sanguinare" per sempre e non basta un'ora di silenzio, non è sufficiente una parola di conforto, le porti dentro come un marchio indelebile perché se il corpo guarisce col tempo l'anima no. Le senti più "lievi" in alcuni momenti sì, ma non passano, la mente non dimentica ogni qualvolta sento parlare di violenza sulle donne si riapre la ferita. Io ce l'ho fatta a "superare" il dolore parlandone, liberandomi dentro. Come donna posso dire che vivo a metà perché come donna non concederò più a nessun uomo di sfiorarmi, nemmeno con un dito, finché non sarò certa che sarà amore vero, perché solo l'amore vero può sanare certe ferite dentro e non si chiama amore quando un uomo ti violenta, non si chiama amore quando un uomo ti picchia, non si chiama amore quando un uomo ti tratta come una pezza da piedi. No, non è amore tutto ciò. L'amore è principalmente fondato sul "rispetto", io ce l'ho fatta sì. E continuerò a difendere e proteggere tutte le donne che stanno soffrendo, tutte le donne che urlano in silenzio il loro dolore perché trovino il coraggio di dire basta. Un'ora di silenzio non è sufficiente, no ma in un'ora di silenzio si riesce a sentire l'urlo forte di tutte le donne che stanno soffrendo in silenzio. Io urlo: basta violenza sulle donne.
      Composto martedì 25 novembre 2014
      Vota il post: Commenta
        Scritto da: Rosa Maria
        in Diario (Esperienze)
        La verità è che a volte si cambia per paura del cambiamento. L'abitudine è il percorso più semplice, quello già battuto. È quel bivio davanti al quale ci fermiamo. Quello che ci cambia dentro lasciando tutto allo stesso posto fuori. È una stanza apparentemente ordinata, ma basta aprire un cassetto per scoprire il caos che in realtà c'è dentro. La vita è quella stanza, il cuore quel cassetto che cerchiamo sempre di mettere in ordine, ma che spesso non riesce a contenere tutto ciò che ci mettiamo dentro. L'abitudine è l'incapacità di mettere ordine dentro la nostra vita e la capacità di lasciare tutto al proprio posto intorno a noi. Il cambiamento spaventa. La fine come l'inizio spaventa, per questo rimandiamo sempre a domani quello che, invece, dovremmo fare oggi: mettere ordine nella nostra vita. È semplice dare un nome e un posto alle cose, più difficile lo è dargli un valore e un ruolo. Spesso nel fare ordine nella nostra vita sbagliamo, mettiamo alcune persone al centro e altre in disparte, convinti che quello sia il loro posto... poi apriamo quel maledetto cassetto e ci chiudiamo dentro sentimenti, pensieri, canzoni, foto... e spingiamo affinché tutto stia dentro. Nel cassetto nulla è al suo posto, cosi come nella vita, ma tutto ci sta dentro, fino al giorno in cui, inevitabilmente, raggiunto il limite tutto salta fuori. È il giorno della scelta. La scelta non è mai immediata, né scelta... è sempre la conseguenza di tutto ciò che abbiamo rimandato a domani. Stasera sono arrivata a casa e nel mio cassetto non c'era più posto, cosi ho raccolto gli ultimi mesi e li ho chiusi in una scatola, quella dei ricordi... non si buttano via gli attimi... si conservano... ma si fa spazio ai nuovi.
        Vota il post: Commenta
          Scritto da: Lina Viglione
          in Diario (Esperienze)
          Sono una timida sognatrice che per amore continua a camminare nei sentieri della vita e soprattutto sognare. Il mio mondo è quello interiore, è la luce che mi anima sempre mi accompagna, anche quando fuori il cielo è grigio. Nel mio continuo girovagare nella mia anima inquieta c'è anche la solitudine ma quella sana, quella della creatività. Non sono mai del tutto sola... ogni giorno sorrido alla speranza. Io timida sognatrice, sono ciò che sono, vado alla ricerca di sguardi persi rivolti verso il cielo ma con amore so affrontare la realtà, con sorriso e senza affanni e scoprire un mondo più bello e pieno di speranza, perché la vita merita la mia speranza.
          Composto sabato 1 gennaio 2005
          Vota il post: Commenta
            Scritto da: Lina Viglione
            in Diario (Esperienze)
            Il tempo è quel qualcosa che restituisce e toglie. Restituisce il male ricevuto e tutto ciò che ingiustamente ci è stato tolto. Ci toglie la voglia di capire gli altri e di perdonare. Non permettiamo mai a nessuno di giudicare la nostra vita, permettiamo solo a noi stessi di farlo perché siamo gli unici che la stiamo vivendo. La vita è un valore assoluto.
            Alcuni di noi ne difendono il senso, altri invece ne dimenticano il significato. Amiamo la vita, anche se a volte, ci riserva qualche brutta sorpresa, perché non è mai lei a tradirci, ma sono le nostre aspettative nei confronti della fiducia che poniamo negli altri.
            La nostra esistenza diventa vana nel momento stesso in cui nessuno ha bisogno che noi esistiamo. Noi siamo i protagonisti della nostra vita, non lasciamo che gli altri la interpretino per noi, la vita è una missione da portare a compimento. Quella che è certezza oggi, può diventare incertezza domani.
            Godiamoci ogni minuto del nostro tempo perché il tempo non ritorna, quello che ritorna è solo il rimpianto di aver perso tempo, per poi accorgersi troppo tardi che la vita è l'unica cosa bella che possediamo realmente...
            Composto sabato 1 gennaio 2005
            Vota il post: Commenta
              Scritto da: Fily Russo
              in Diario (Esperienze)
              Nel rapporto con gli altri, nei malintesi, nei litigi, nelle controversie, il rancore non serve a niente se non a far male a se stessi. Neppure le rivincite o il tentare a tutti i costi di farsi capire. Alla fine ti rendi conto che con certe persone non vale la pena sprecarsi in "disperate" parole, e lacrime versate senza essere comprese. Lascia a queste persone il "silenzio". Un silenzio che risulterà rumoroso, assordante. Niente più rancori, non facciamoci del male a portarne e poi nessun giudizio da parte nostra, ma decidiamo di "ignorare" e andare avanti.
              Composto sabato 19 dicembre 2015
              Vota il post: Commenta