Esperienze


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Esperienze)
Attaccata, criticata e spesso giudicata per il mio essere diverso come donna. Solo perché il mio mondo non è fatto necessariamente di "un uomo", perché scelgo e non mi accontento, perché do un valore importante ai miei sentimenti, alle mie aspettative e non demordo. Io lontana da un mondo opportunista, consumista e spesso vigliacco. Io che ancora amo scegliere le persone con cui stare senza lasciarmi trasportare dalla convenienza o dalle occasioni. Io che sembro un "muro" e una "roccia" pronta a non far varcare nessuno dentro al cuore, in realtà sono solo una di quelle persone che ancora apre il suo mondo solo a chi ne è meritevole, a chi mi ha lasciato qualcosa, a chi mi ha insegnato e soprattutto a chi decido io. E vi posso assicurare che a volte ho sbagliato le mie valutazioni e non solo è crollato il muro delle mie sicurezze, ma quella roccia si è frantumata diventando polvere.
Composto domenica 15 novembre 2015
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    Potrei mostrare dolcezza e miele a tutti. Fare la femmina e lasciarmi accarezzare da dolci parole, lusingata dai più bei complimenti, avere non uno ma dieci uomini la fuori della porta ad aspettare. Perché se voglio li so tenere pure io in caldo ad aspettare. So anch'io fare in modo di essere notata, assillata e altro, ma mi dispiace io non sono così! Io non sarò mai così! Non ho bisogno di questo. Non mi completa questo, non mi fa sentire meglio. Sono complimenti vuoti, parole vuote e scopi che a me non interessano. Io sono per pochi, io sono per quei pochi che mi toccano dentro, nell'anima. Apro certi lati di me a chi decido io. La mia dolcezza, la mia femminilità, il mio esser donna, passionale lo mostro solo all'uomo che amo e che mi ha aperto il cuore. Il cuore mio non è un cuore comune e un uomo che si ferma a ciò che "sembra" non è un uomo meritevole di avere donne come me.
    Composto giovedì 12 novembre 2015
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      Scritto da: Fily Russo
      in Diario (Esperienze)
      La vita mi ha insegnato a non giudicare mai le persone, né da quello che dicono, né da quello che fanno. Ho imparato che ognuno attraversa i vari stadi della vita in maniera differente e che ognuno ha sempre una "verità assoluta" che lo convince di avere ragione. Tutto questo mi ha portata a relazionarmi con gli altri senza pregiudizi, non volendo a tutti i costi andare oltre ciò che mi era concesso sapere.
      Composto martedì 8 dicembre 2015
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        Scritto da: Mirella Merino
        in Diario (Esperienze)
        È davvero sbagliato dire quel che si pensa in un mondo fatto d'imposizioni e di limiti, nonostante l'apparente idea di democrazia? È davvero sbagliato sognare in un bacio e pensare che anche quello sia amore? È davvero sbagliato amare, anche se fisicamente non si può stare insieme, perché a volte nel passato ho fatto scelte non conformi a chi ero davvero? È davvero sbagliato ascoltare il mio cuore vibrare, quando mi conduce a punti completamente opposti da quelli che invece vorrebbe seguire la mia mente? È davvero sbagliato credere che esista un tesoro nascosto alla fine di un arcobaleno o al mondo della magia, come quando ero bambina? È davvero sbagliato donare una carezza, un sorriso, un abbraccio, una parola gentile a chi soffre per un qualsiasi motivo? È davvero sbagliato emozionarmi, quando alzo lo sguardo al cielo, perché mi sento persa su questa terra e trovo una stella luminosa che m'indica un nuovo percorso? È davvero sbagliato correre nei verdi prati e sentire la vita parlarmi attraverso i fiori, i profumi e tutto ciò che in essi vive? È davvero sbagliato liberarmi delle scarpe per andare a correre piedi nudi sulla spiaggia e seguire il richiamo del mare, al fine di farmi abbracciare dalle sue profondi acque? È davvero sbagliato gridare nel vento per ascoltare la mia vera voce? È davvero sbagliato lasciarmi baciare dal sole e accarezzarmi dalla luna? È davvero sbagliato dire grazie, prego, scusami e perdonami, quando so di aver a volte ferito chi forse in quel momento, cercava solo di aiutarmi e non l'ho compreso? È davvero sbagliato avere dei valori, come gli antichi guerrieri di un tempo, solo perché chi mi circonda si accontenta della superficialità del tutto e non crede che il vero valore è nascosto nelle profondità della personalità? È davvero sbagliato pensare tutto questo? Rispondimi, te ne prego. È davvero sbagliato amare gli altri come amo me? Io, credo di no e sai perché? Perché se penso che niente di tutto questo sia sbagliato, allora non lo è. Tu, potrai pensarla diversamente, ma io continuerò a credere in tutto questo, rispettando la tua e la mia libertà e prendendomi cura di me e di te nell'unico modo possibile: lasciarti e lasciarmi libero di essere. Niente è mai sbagliato, quando sei consapevole di sapere chi sei e che stai vivendo adesso. Non ieri, non domani, semplicemente vivere adesso!
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          Nella mia vita accetto persone che mi camminano a fianco nella piena sincerità. Accetto coloro che dietro me con armi leali mi sorpassano e avanzano. Accetto coloro che stanno avanti a me di poco, di tanto e anche di troppo se quel posto se lo sono guadagnato onestamente. Non accetto chi mi cammina a fianco comprandomi con finti affetti. Non accetto coloro che da dietro me tentano di passarmi avanti calpestandomi come persona. Tanto meno accetto chi ha preso un posto in prima fila senza un vero merito, perché l'unico merito che ha è quello di aver dimostrato di saper comprare il posto che occupa.
          Composto sabato 21 novembre 2015
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            Scritto da: Silvia Nelli
            in Diario (Esperienze)
            La mia testa si china di fronte ad un'umile conversazione, si abbassa per posare lo sguardo a terra se sento quella sensazione di imbarazzo ed emozione. Il mio sguardo perde sicurezza di fronte a due occhi che mi scrutano l'anima. La mia testa non si china di fronte all'ignoranza e alla prepotenza. La mia testa non si abbassa verso il pavimento di fronte all'arroganza, ma punta alta verso il cielo. Il mio sguardo non cede e non si sposta da occhi cattivi, che cercano di intimorirmi. I miei piedi sono "ali" di fronte a chi amo e mi emoziona. E "cemento" pesantissimo che non si sposta se sono di fronte a chi pensa di calpestare la mia persona.
            Composto martedì 10 novembre 2015
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              in Diario (Esperienze)
              Vi racconto una storia che mi è capitata due anni fa mentre percorrevo l'autostrada Pescara-Bari. Mi fermai quando vidi una macchina che aveva perso il controllo e aveva sbattuto contro il guardrail. C'era un uomo che piangeva come un bambino e sua figlia era rimasta immobilizzata sul sedile grazie alle cinture di sicurezza. Quest'uomo era partito da Parigi con la sua figlioletta per recarsi a Bari, dove l'attendeva sua moglie. L'uomo non parlava italiano, nemmeno sua figlia, comunque mi apprestai a dare i primi soccorsi. Prelevai la bambina dalla macchina e la misi in sicuro nella mia. Confortai quell'uomo, insieme ad un altro soccorritore gli trovammo un posto per dormire e concedemmo l'auto incidentata ad un carro attrezzi. Passò un'ora e fui felice di aver aiutato questa famiglia. Arrivò l'ora della ripartenza e lui mi abbracciò e mi ringraziò con le lacrime! Questa sera gli ho telefonato, mi ha risposto la moglie, mi ha detto che sua madre abita a poche decine di metri dal posto dell'attentato e sono rimasti chiusi in appartamento tutta la giornata. Mi ha riferito che andranno via dalla Francia perché la vita è costosissima. Mi ha promesso di passare a trovarmi, per stare una giornata insieme. Così avrò il privilegio di incontrare persone che nonostante tutto manifestano segnali di riconoscimento in un mondo ingrato!
              Composto domenica 15 novembre 2015
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                Scritto da: Anna Monacelli
                in Diario (Esperienze)
                È domenica mattina, le campane suonano l'Angelus, l'ora dell'aperitivo. Con il bicchiere in mano, risata rumorosa, qualcuno è desideroso di discutere di attualità "Hai sentito cosa è successo ieri?" E si attende con ansia la solita risposta di routine "La gente sta impazzendo". Il "la" per mettere in mostra tutta la propria capacità oratoria della circostanza, ripetendo ciò che mezz'ora prima del Campari si è letto su Facebook. Vengono sputate parole d'odio insieme a qualche pezzetto di salatino. Chissà se veramente stanno pensando a tutta la sofferenza, la paura di chi stava lì, mentre tentano di togliersi dalla bocca il nocciolo dell'oliva? Questo è il loro modo di approfondire i veri problemi che attanagliano il mondo. Qualcuno avrà anche lanciato una contro ipotesi, le ormai classiche e scontate contro ipotesi complottiste, prese per lo più dalla medesima fonte, Facebook. Poi pagano il conto, forse agli insegnanti da bar verrà offerto l'aperitivo, come ringraziamento per la lezione. Tornano tutti a casa, dove il pranzo della domenica li sta aspettando. Davanti alla lasagna ripeteranno la lezione appresa poco prima. Non avranno notato chi si è sbrigato a bere il proprio cappuccino nel bar, per non dover sentire oltre quei vomiti di inutile odio demenziale; non noteranno neanche il commensale, che in un silenzioso dolore taciturno si è stretto, immaginando le persone ed i momenti di terrore e provando un umile sconforto, misto a vergogna, di fronte a chi pensa di poter parlare senza sapere, credendo che l'unico sapere derivi dal commento dell'amico. Ma saranno orgogliosi, quando alzandosi dalla sedia, satolli di se stessi ed ubriachi del proprio ego al vino rosso, cercheranno il canale dove viene trasmessa la partita.
                Composto martedì 17 novembre 2015
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