Esperienze


Scritto da: Fabio Privitera
in Diario (Esperienze)
Tu pensi che sia la mente ad essere attratta e conquistata. La mente è l'ultima parte del tuo organismo che si rende conto di ciò che ti sta accadendo. L'innamoramento è l'incontro di due "placche tettoniche", due anime che infrangono i reciproci margini per fondersi in una, e questo avvenne già quando il tempo non aveva senso per gli esseri umani, quando ancora non vi era alcun umano a domandarsi cosa fosse il tempo. Poi appaiono i corpi e con essi i sensi, gli organi, il cuore e in questo il centro della percezione più profonda, che risveglia il resto dell'organismo, lo agita, lo fa esplodere e improvvisamente uno sguardo non è più indifferente, diventa differente da ogni altro come diverso è il contatto della pelle, dal primo contatto, e il gusto che si impossessa del nostro palato dopo il primo bacio. Solo da questo momento in poi la mente prende coscienza di quello che sta provando, e si domanda se sia amore ignorando che l'amore è un'altra cosa, che l'amore è quanto dovrà, se vorrà, costruire per e con l'altro. Inutile spiegargli che sta vivendo un evento molto più importante e fondamentale per la propria crescita, vale a dire la possibilità di conoscersi confrontandosi con un altro essere vivente, attraverso le sensazioni e le reazioni che questo gli provoca. Potrebbe saperlo se fosse consapevole di quanto sia marginale il suo ruolo in tutto quello che sta accadendo ma, nel maggior parte dei casi, la mente vuole dominare e superare le sensazioni stesse che prova l'intero organismo, dando loro dei significati molto diversi da quelli reali. Forse è proprio questo a provocare la via discendente dell'innamoramento, la sua stabilizzazione in una strana quiete che spinge a mettere in dubbio quel sentimento per cui qualche tempo prima avremmo saltato nel vuoto convinti che, qualunque cosa sarebbe accaduta, l'amore ci avrebbe sorretto.
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    Scritto da: fiocchidineve
    in Diario (Esperienze)
    Ma cosa sarebbe il mondo senza la neve? Il Natale non sarebbe così magico, le montagne non sembrerebbero così vicine, gli abeti non avrebbero chi li abbraccia, i rami sarebbero nudi. Non esisterebbero i fiocchi, così unici, così delicati, tanto magici. Non ci sarebbero le baite con tetti spioventi, gli spazzaneve, gli sci e i caminetti che fumano con intensità. Non vedremmo mai il blu della notte, il chiarore con la luna piena, il disgelo e i primi bucaneve... non avremmo le mani rosse e brucianti quando non mettiamo i guanti mentre facciamo pupazzi o tiriamo pallate... nessuno avrebbe mai provato un bob così divertente, lo slittino e anche Heidi non sarebbe esistita. I cani da slitta, Babbo Natale con la sua casa e le renne come le conosciamo... nulla... tante cose sarebbero il nulla... ed io non saprei davvero come potrei vivere senza questo, anche se non lo avessi conosciuta, sicuramente sarebbe stata qualche magia di un film di Harry Potter.
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      in Diario (Esperienze)
      Quando ho iniziato a preoccuparmi di quello che gli altri pensavano di me mi sono messa a dieta, ho seguito la moda e ho cominciato a pubblicare cose buffe su Facebook. Sono diventata una persona più attraente? Non credo proprio anche perché è allora che ho cominciato ad invecchiare. In quel preciso momento in cui ho permesso all'opinione altrui di essere importante, ho perduto la parte di me ancora bambina, la più pura, la più interessante.
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        Scritto da: Giacomo Lorenzini
        in Diario (Esperienze)
        Vivere la vita senza troppi ripensamenti sarebbe meglio. Purtroppo la vita molto spesso porta ad una miriade di bivi; quando convinti, non si sa bene il perché ci incamminiamo su un sentiero invece che un altro, e solo dopo aver capito che era quello sbagliato. Noi proseguiamo in attesa di un nuovo bivio e speriamo in una scelta migliore.
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          Scritto da: Carla Compierchio
          in Diario (Esperienze)
          È la fragilità il mio "punto debole". Vorrei riuscire a non piangere, a restare forte, e invece spesso mi ritrovo con il cuore che trema e tanta insicurezza come se non fossi mai abbastanza per le persone che amo. E si insinuano i pensieri, le paure e le lacrime che di sicuro sono il mio ostacolo più grande. Lacrime quando ho sguardi "passare oltre", sorrisi che smettevano dii sorridermi e persone che sembravano voler restare, andarsene portando con loro pezzetti del mio cuore. Perché io vivo dei sorrisi degli altri più che dei miei. Una preghiera Dio: fa che le mie paure diventino coraggio. Le mie insicurezze diventino certezze e le mie lacrime si trasformino in sorrisi. Fa che io sia in grado di donare quell'amore che non ho mai donato, gli abbracci e le carezze più dolci ed i sorrisi più luminosi.
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            Scritto da: Carla Compierchio
            in Diario (Esperienze)
            Ci sono persone nella vita che non si rendono conto del grande dono che hanno ricevuto, avere qualcuno che ti sostiene, supporta ed aiuta nei momenti no della tua vita. È un dono meraviglioso qualcuno con cui ridere, qualcuno che è orgoglioso di te per una tua vittoria e che divide con te il dolore di una sconfitta. Qualcuno che non ti tradisca e che si preoccupi di sapere se tu sia viva o morta. Qualcuno che ti ama con i tuoi difetti e che ti consiglia sempre per il tuo bene. Qualcuno che ti ha donato tutti gli strumenti per affrontare la vita ed il futuro, qualcuno a cui affidare tuo figlio, qualcuno da cui correre per dire ce l'ho fatta. Qualcuno che vuole solamente che tu sia felice, non importa a quale prezzo. Se tu hai quel qualcuno pensa solo per un attimo se non lo avessi, prova ad immaginare la tua vita, senza il suo sostegno, il suo amore e la sua protezione. Là fuori c'è qualcun altro che dal suo qualcuno è stato tradito, ingannato, ferito o che è stato peggio ancora abbandonato, allora dopo aver letto questo scritto fermati per un attimo a pensare che sei fortunata e non lo sai.
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              Scritto da: Fabio Privitera
              in Diario (Esperienze)
              È bello trovare persone con cui sapersi misurare. Non sempre parlare la stessa lingua è indice di comprensione ma, talvolta per fortuna, si incontrano quelle persone con cui non hai bisogno di spiegare un tuo pensiero, perché lo hanno vissuto, così come tu hai vissuto i loro. Le storie sono sempre diverse, cambiano i personaggi, cambiano i paesaggi, ma le emozioni che ci avvolgono sono sempre quelle, come anche i sentimenti che legano. Così, nel guardarsi attraverso un altro, ci si riconosce e ci si apre, cadono le inibizioni perché è come stare di fronte al proprio specchio. Ecco, penso che chi si imbarazza davanti alla propria immagine, sia il problema di se stesso perché non sarà mai davvero in grado di farsi guardare dagli altri per quello che è, e potrà ripetere quante volte vorrà che il problema sono gli altri. Ognuno alla fine è quello che è quando davvero riesce a reggere il confronto col proprio specchio.
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                Scritto da: Fabio Privitera
                in Diario (Esperienze)
                Chi non appartiene al mio cammino prima o poi andrà a pascolare altrove e brucherà altra erba, magari amara o velenosa, magari più buona, ciò che conta è che ognuno resti nel proprio cammino o lo scopra, che non significa rigidità. Non è che stai seguendo un percorso che esiste già, il cammino te lo crei di passo in passo, adattando questo al terreno e modellano di conseguenza il terreno secondo la disposizione del tuo animo, e questo equivale a costruire il proprio mondo interiore, una "cultura dell'anima" la vorrei definire. È pur vero che, degli infiniti percorsi possibili, ne esistono alcuni ideali che nessuno riesce a percorrere sin dall'inizio ma che col tempo, pazienza e con la piena consapevolezza dei propri talenti, dei mezzi e dei fini per cui viviamo, è in grado di recuperare e riprendere. Ed è qui la differenza tra libero arbitrio e destino. Finché non hai consapevolezza dei tuoi talenti, dei fini e dei mezzi, sei in balia del libero arbitrio, delle pulzioni, delle emozioni asincrone, e, di conseguenza, non accettando che tutto è dipeso da te ribatti contro la vita, il destino, le persone che hai incrociato e che ti hanno ferito. Tutto è rivolto all'esterno, l'effetto si confonde alla causa. Dal momento in cui invece recuperi il cammino e diventi consapevole sai che il destino, la vita e le persone che hai incontrato, erano loro le unica forze di cui avevi bisogno e che cercavano di riportarti verso di te, dentro di te, in quel luogo intimo del cuore in cui tutta la verità è custodita e non hai bisogno di altro. Da lì, dal cuore, puoi ripartire tutte le volte che la mente ti fa perdere, persino quando ti convinci che sia il cuore la causa delle tue sofferenze. C'è qualcosa di misterioso, una frase sussurrata nel silenzio dei vuoti di coscienza, che ridesta in te il segreto: "tu sei il tuo cuore, i tuoi sentimenti, il tuo sentire, non un pensiero, un nome o un corpo che vaga senza scopo per il mondo". Siamo anime che viaggiano attraverso l'unità dell'universo, che lo hanno già visto nascere e scomparire, che ne vivono il respiro senza tempo dall'eternità e in tale respiro siamo tutte immerse insieme. Solo i corpi sono confinati, lontani anche a pochi centimetri o a contatto di pelle, isole nell'immenso oceano della notte, mentre le anime si annidano l'una nell'altra senza che ve ne sia davvero alcuna che sia contenitore o contenuta, colori sfumati di luci che non si perdono nella luce più pura. Per cui, chiunque ci sarà al mio fianco in ogni momento del viaggio sarà comunque sempre e solo l'anima giusta che in quel momento avrà emesso lo stesso anelito nella stessa zolla di un universo, e non sarà chiunque.
                Composto lunedì 19 ottobre 2015
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  in Diario (Esperienze)
                  Ci sono guerre interiori che non hanno precedenti o paragoni. Si scatenano dentro e puoi non ascoltare, non seguire l'istinto e lo stato d'animo che portano, ma sapranno farsi comunque sentire. Arrivano dopo periodi durissimi, quelli fatti dei fatidici: "non mollare"! Arrivano quando anche la mente cede e si arrende. Quando il cuore è stanco di trovare un angolo di pace dentro un enorme casino. Quando l'anima non ha più voglia di cercare la forza e sembra annegare nella rassegnazione. Quelle sono le guerre più pericolose, sono quelle che o ti uccidono o ti renderanno un vero e proprio "guerriero" sul campo della vita!
                  Composto mercoledì 4 novembre 2015
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