Esperienze


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Esperienze)
Arriva un momento in cui ti guardi e ti ascolti. Un momento in cui qualcosa dentro te crolla come un castello di sabbia sul pavimento. Crolla senza procurare dolore, ma lascia un senso di liberazione. È il momento in cui ti accorgi di aver dato troppo a chi niente meritava. In cui capisci che erano gli altri ad aver ragione nel dirtelo. Il momento in cui ti dici: "ma cosa sto facendo"? Un senso di liberazione che ti fa provare uno strano senso di schifo, ma non per quella persona, ma per te stesso. Si, ti fai schifo, per aver creduto, ascoltato e dato tempo a una persona che l'unica cosa che conosce è la via della menzogna, della falsità e dell'egoismo. Poco conta il tempo perso, quello che conta è averlo capito. Quello che conta è che qualsiasi cosa possano pensare di te queste persone, avrai sempre in mano un motivo per farli sentire peggiori di te e quel motivo sono stati proprio loro ad avertelo concesso.
Composto venerdì 9 ottobre 2015
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    Quello che tu sei sarà svariate cose agli occhi del mondo. Per una parte di esso sarai come il sole, sarai qualcosa di cui non si può fare a meno e quella persona su cui contare. Sarai il bene incondizionato di alcuni e quello mancato di altri. Sarai la tempesta nel cuore di quelli che ti hanno solo sognato e sarai la concretezza e la certezza di chi ha saputo capirti e sostenerti. Non sai donarti a chiunque e non sai camminare su strade che non senti tue. Per questo spesso tenteranno di fermare il tuo cammino, di ostruire la tua strada, ma tu saprai andare avanti. Sarai rabbia e odio per quella parte di mondo i cui ideali e valori non coincidono con i tuoi. In qualunque caso se quello che sei ti piace, giusto o sbagliato rimani te stesso. Chi ti capirà resterà anche se sei diverso, in caso contrario non restare ferita da quelle spalle che vedrai voltarsi per allontanarsi, dalle porte che ti chiuderanno in faccia. Nemmeno per un secondo devi pensare che cambiare sia la soluzione giusta per evitare tutto questo.
    Composto giovedì 8 ottobre 2015
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Esperienze)
      La verità è che ci sono persone che ti capiranno sempre, nei momenti belli e in quelli più bui. Ti capiranno nei silenzi e nelle parole più sconnesse. Ti capiranno nelle cose azzeccate e negli errori colossali! Ci saranno persone che ti avranno fatto male, ma così male che a volte avresti voglia di restituirlo quel male. Che nella maggior parte dei casi se ne sono fregati di te, ma non scordano invece l'unico momento in cui sei tu a tralasciare loro. La verità è che cammineremo sempre su sentieri incerti come incerte saranno le presenze. Ci saranno quelle che se anche sfiorate per poco non scorderai mai, quelle con cui hai camminato a lungo di cui non sentirai nemmeno la loro assenza, quelle che ti hanno ferito e non hai mai perdonato e anche quelle che seppur lontane saranno sempre dentro di te. La verità è che nelle tasche abbiamo una manciata di sogni che la maggior parte delle volte si sgretolano nelle mani prima di uscire. Abbiamo nel cuore sentimenti e dolori che in pochi sapranno raccogliere e abbiamo nella mente pensieri, paure e dubbi che in pochi sapranno leggere! La verità è che la vita è talmente cattiva che ti ferirà, ti metterà alla prova e non sarà facile. Ci resterai male talmente tante volte che ad ogni parola ti sembrerà di morire, ma rinascerai più forte che mai. La verità è che ci si stanca di avere pensieri, sentimenti e sogni, perché troppo spesso sono solo una delle mete più ambite di chi colleziona trofei.
      Composto giovedì 8 ottobre 2015
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        Scritto da: Rosa Di Lernia
        in Diario (Esperienze)
        Parole, parole, quanti danni fanno le parole se sono mascherate dall'apparire. Parole pronunciate o scritte usate per catturare l'attenzione, nascondendo la loro vera natura che è volta all'apparire. Chi ne resta catturato si lascia trasportare come fossero aquiloni, già aquiloni che trasportano in un mondo fatto di cartapesta, ma che appare vero, fatto di luce che avvolge, donando calore e di tutto ciò che hanno lasciato credere. Ma basta la pioggia a ridurre quel mondo in carta straccia, quella luce si trasforma in ghiaccio donando solo freddezza e quell'aquilone si trasforma in un macigno. Già un macigno che trascina chi si è lasciato catturare in un burrone. Quanti danni fanno le parole essere o apparire, questo è il vero problema ma i tanti amano "apparire" perché "essere" comporta una forza interiore che i tanti non hanno, usano la falsità nelle parole mascherandosi per non mostrare ciò che sono realmente. Ma prima o poi arriva la pioggia e le maschere si sciolgono mostrando "l'essere".
        Composto lunedì 5 ottobre 2015
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          Scritto da: Jean-Paul Malfatti
          in Diario (Esperienze)
          Chi mi conosce un po' più da vicino, o mi segue in maniera più o meno assidua, s'è già accorto che il calcio italiano ancora mi piace, che io non vado pazzo per religione alcuna e che la politica italiana mi fa uno schifo tale, che la metà già sarebbe troppo. Ma siccome ho altro a cui pensare, mettere queste robe in un campo di battaglia, sia esso sportivo che religioso che politico, sarebbe (almeno per me) una perdita di tempo o addirittura una rottura di scatole.
          Composto lunedì 12 ottobre 2015
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            Scritto da: ines sansone
            in Diario (Esperienze)
            Tieniti strette le contraddizioni. Una voce mi ha suggerito sempre, non fermarti, non arenarti, non ti interrompere spingi, oltrepassa, vai, ne varrà la pena. A distanza di anni capisco che non importano le salite, le persone negative, le delusioni. Sono qui, sono consapevolezze, sono la spinta a scoprire la vita, voler cercare altre milioni di situazioni che aspettano, braccia che mi accoglieranno e mi rincuoreranno. Come spesso dico: questa sono io, il mio sentiero era nel destino così.
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              in Diario (Esperienze)
              Non è l'altro a rendermi infelice, non è l'altro a rendere brutta la mia giornata. La felicità, la tristezza, la paura, e il coraggio risiedono tutti nel nostro cuore, li tiri fuori quando da un attento esame su te stesso, ne comprendi l'esistenza, escono fuori perché stai vivendo. Ogni sentimento non può essere influenzato o riflesso dall'esterno, perché la tua felicità è già lì, così come la tristezza; insomma il nostro meglio, o il nostro peggio non vengono da fuori, ma sono il risultato di una perfetta visione di noi stessi, di quell'occhio attento, che riesce ad esprimere il suo meglio a prescindere da ciò che lo circonda, o da chi lo circonda. Siamo noi la chiave per la felicità, il nostro umore non può derivare da chi mi sta vicino, o da cosa possiedo, ma deve partire dal fondo del nostro cuore per realizzarsi veramente e pienamente. Siamo fin troppo abituati ad attribuire a qualcun altro la causa del nostro male, ma se ci esaminassimo almeno un momento, potremmo comprendere quanto sia sciocco tutto questo; sono io, sono soltanto io a decidere cosa voglio da me stesso, e allo stesso tempo cosa voglio essere per chi mi sta vicino.
              Composto domenica 11 ottobre 2015
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                Scritto da: fucku
                in Diario (Esperienze)
                Sembra che siamo condannati dalla nostra stessa vita ad essere presi in giro. Il tempo, oh mio Dio il tempo. Quando vuoi che passi in fretta per uscire da una brutta situazione o perché ti stai annoiando a morte, scorre più lento, come ad augurarti di goderti ogni sofferenza, mentre quando vuoi che non passi mai, perché magari sei esattamente con chi saresti da sempre voluto stare ed esattamente dove avresti voluto essere, scappa via, urlandoti quasi all'orecchio: non potrai mai avere tutta la gioia che vuoi! Non durerà mai quanto vorresti! Torna alla realtà, illuso! Poi ci si mette l'amore. Oh sì, l'amore, quel bel sentimento che non sai se ti porta più gioia o dolore, più gelosia o più fiducia, più lacrime o sorrisi. Altra presa in giro, una delle tante emozioni, uno dei tanti sentimenti mascherati da splendore e fatti di m***a. Passiamo alle leggende metropolitane che se soffi su un cavolo di fiore, o vedi per caso una stella cadente, se uccidi una margherita, esprimendo un desiderio o facendo un qualche rituale, allora questo si avvera. Ma cosa siete, scemi? Ma davvero credete a queste cose? Noi essere umani siamo solo tanto bisognosi di fortuna, tanto bisognosi di amore e di una magra, vuota, misera consolazione e per questo cerchiamo in tutti di ottenerlo! Noi esseri umani veniamo presi in giro da tutto, da tutti! Le stelle ci guardano e pensano: guardateli, poveri piccoli miseri umani, così soli, così fragili, così disperati! La nostra vita è una presa in giro! Tutto quanto! Eh sì, anche tu, caro vecchio dolore! Anche te, che non mi lasci mai, sei una presa in giro! Credevo di potermi fidare di te, che tu almeno non mi avresti tradita! Tu che dovresti far dire alla mia anima: andate tutti a f*****o! Non vi sopporto più! Vi detesto! Proprio mi stai prendendo in giro, perché l'unica cosa che mi fai urlare, cantare e sussurrare è: mamma mia quanto amo questa stupida vita, questa birichina che mi prende in giro da sempre e che ancora, grazie a Dio trova sempre nuove belle persone, nuove belle esperienze, dove possa immergermi e dalle quali possa essere ancora presa in giro!
                Composto giovedì 8 ottobre 2015
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                  Scritto da: Giuliana Z.
                  in Diario (Esperienze)
                  Ci sono persone che ti entrano nel cuore, percepisci il loro stato d'animo, quasi come fosse il tuo e lo senti anche se non sono presenti. Perché non puoi chiudere gli occhi la sera senza che siano lì, nei tuoi pensieri. Perché c'è qualcosa di grande nella vita che assomiglia a quella cosa che chiamiamo amore ed è un affetto grande che solo poche persone possono ricevere da te. Perché proprio quelle persone sono speciali e uniche. Perché c'è un perché a cui non sai rispondere, ma che ti porta in quell'immensità che va oltre a tutto, oltre la superficialità. Perché vorresti in questo momento stringerle forte a te e con loro piangere e ridere, magari sentendoti stupida. Perché non c'è mai un perché ai tuoi perché. Sono come i perché dei bimbi che chiedono in continuazione e non si accontentano mai delle risposte. Ma noi non siamo bambini. Perché fuori sul cielo notturno si affaccia la luna che unisce gli sguardi e fa sognare. Perché è così bello vivere e respirare l'ossigeno dell'amore, quello che ti da forza e che ti fa rialzare quando cadi giù. Ecco perché!
                  Composto martedì 13 ottobre 2015
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                    Scritto da: Barbara Michelini
                    in Diario (Esperienze)
                    Ci ritroviamo tutti così almeno una volta nella vita, su un letto a notte fonda senza sapere cosa fare, magari ti guardi intorno, ti alzi per bere un po d'acqua o accendi la televisione. Ma niente da fare, la tua mente lo sa. Vorrebbe fuggire, ma non ci riesce, e inizi a pensare. Pensi a tutto e pensi a niente, senti un gran caos nella testa, sono tutti quei pensieri che durante la giornata non esistono. Se ne stanno fermi e buoni pronti per azionarsi nel momento giusto. Come in questa notte. E la tua mente viaggia, torna nel passato, vola nel futuro e poi si ferma nel presente e lì ti fermi anche tu. Ti guardi le mani, ti riguardi intorno e ti rendi conto che stai crescendo, che non sei più il bambino o la bambina che si divertiva anche solo mettendo le mani sotto l'acqua. Ti rendi conto che il tempo passa velocemente, che è una cosa che non puoi controllare. Ripensi ai tuoi errori, al tempo sprecato così per niente. Al dolore che hai provato, ma che nonostante sia stato forte e opprimente ce l'hai fatta, e sorridi come una demente davanti ad uno specchio. Pensi alla tua famiglia, ai tuoi amici. Alle persone che hai incontrato nella vita che avresti mandato volentieri a fare in culo, ma non lo hai fatto perché come un idiota porti sempre rispetto. Alcune persone fanno proprio schifo, non danno più valore a nulla, anzi sì, alle cose materiali: il lavoro, i vestiti, il telefono, ma non sanno cosa vuol dire assaporare la pioggia, correre per poi fermarsi all'improvviso, spalancare le braccia e ridere come pazzi. Cantare a squarciagola per strada senza un vero e proprio motivo. Ballare come se nessuno fosse lì, camminare chiudere gli occhi e respirare. Non lo sanno. Hanno perso il fanciullino di cui parlava tanto Pascoli, lo hanno perso per sempre. Chi per paura, chi per vergogna, chi per paura di essere giudicati. Non sanno più cosa vuol dire divertirsi, amare, vivere. Ed io non sono tra quelle persone. Non c'è nessuno che può dire realmente che una cosa sia giusta o sbagliata, non si arriverà mai ad una verità assoluta e quindi vaffanculo, io faccio quello che voglio, mi potrete giudicare quanto volete, ma voi intanto siete lì, incastrati nelle vostre insipide vite, mentre io invece la vita me la vivo.
                    Composto giovedì 8 ottobre 2015
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