Scritto da: Vincenza Montuori
in Diario (Esperienze)
Le pazzie più grandi le ho fatte per sembrare normale, ma mi sa tanto che non ci sono riuscita poi così bene.
Composto giovedì 24 settembre 2015
Le pazzie più grandi le ho fatte per sembrare normale, ma mi sa tanto che non ci sono riuscita poi così bene.
Te lo trovi davanti così: costume, calzini di spugna lunghi e scarpe da ginnastica. E, mentre ti rimetti sul lettino a prendere il sole, ti chiedi: ma, a dicembre, come caspita si vestirà?
Fate come me, non negatevi mai le nuove opportunità. E non chiudete la porta del cuore mai. Sembra strano ma là fuori ci sono molte persone ancora belle da scoprire, da amare e da vivere. Ogni tanto lasciatevi andare, via la testa e portate avanti le emozioni. Ogni tanto male non fa.
Smetterò di amarti in un giorno qualunque, senza rendermene conto esattamente come quando ho cominciato ad amarti. In un giorno come tanti ho capito che tu c'eri, e così in un giorno come gli altri capirò che non ci sei più. Non smetterò di amarti perché non mi ami, non lo farò solo perché sei la persona sbagliata per me e non lo farò perché devo. Smetterò di amarti con i giusti tempi, con i giusti dolori, con la rabbia che se ne va, con il vuoto che si attenua e gli occhi saranno sempre più asciutti. Non smetterò di amarti perché me lo impongono, ne per correre tra le braccia di qualcuno che mi ama. Smetterò di amarti quando al posto di avere te nel cuore preferirò "quel qualcuno" accanto. Meglio un ricordo vero con un po di dolore che fingere amore per uno qualunque.
In questo mondo opportunista perdo spesso, semplicemente perché a differenza di molti altri non ho mai voluto perdere me stessa per compiacere gli altri. Non ho mai voluto rinunciare a ciò che sono per non perdere qualcuno. Non ho mai smesso di amarmi, nemmeno mentre amavo qualcuno quasi più della mia vita stessa.
Ho finito la pazienza, la voglia di ascoltare, di capire e di tollerare. Ho finito la forza di sopportare, di superare, di subire. Ho finito la volontà di stare a guardare, di starci male e di perdonare. Ho finito di dare possibilità. In abbondanza adesso ho rabbia: rabbia nel vedere come le merde abbiano sempre una parola in più di te, come le persone false arrivino sempre avanti, come si predichino valori, ma si finisca per accomodarsi dove valori non ci sono. Però mi rimane me stessa, la mia stima, la mia dignità e la mia serietà, perché a differenza di molti non ho mai barattato me stessa per un misero contentino. Non ho mai messo in gioco la mia persona per chi l'ha lasciata da una parte pensando che in quell'angolo sarei rimasta. Ho la testa troppo dura io per mischiarmi con determinate persone... ho preferito la mia coscienza pulita... alla vostra sporca convenienza.
Forse non sarò una di quelle donne che oscillano il culo per attirare l'attenzione. Non volteggio mai su tacchi vertiginosi, né lascio scoperto il mio seno per farmi notare. Non sarò una di quelle che ha sempre unghie, trucco e capelli perfetti. Amo la mia sportività, la mia comodità, ma soprattutto amo far trapelare altro di me. Ad esempio... l'intelligenza! Il carattere! La personalità! Educata sempre, tranne quando si mette a dura prova la mia pazienza, e credetemi... in alcuni casi dimentico di essere una signora. Poi ci sono alcuni casi invece dove "signora" lo sono e fin troppo. Ad esempio quando non degno di uno sguardo persone di poco conto o donnette che si sentono superiori.
Ci sono cose che è giusto spiegare, per capirsi, per non perdersi e per rispetto. Poi ci sono cose che è difficile spiegare, perché malgrado l'impegno che tu possa metterci nel farlo non sarai mai in grado di esprimerti bene a tal punto da far capire e provare all'altro cosa senti, come ti senti e come vivi determinate cose. Poi ci sono quelle cose che invece è inutile spiegare, perché già sai che chi hai di fronte mai sarà in grado di capire. Che sia perché non vuole o perché non è in grado non cambia... Inutile resta.
La vita la voglio riempire di sorrisi. Di persone che mi fanno scoppiare il cuore di gioia e di risate. La voglio riempire di emozioni e di affetti. La voglio piena di abbracci, quelli che si scambiano per gioia e anche di quelli in cui ci si stringe nei momenti difficili. La mia vita non la voglio perfettamente in asse e felice. La voglio piena di scalate, di pianure e discese. Piena di lacrime e di sorrisi, di rabbia e di pace. Io la mia vita la voglio vivere, difendere e godere. E per goderla a pieno devo imparare ad apprezzare le gioie e a superare il dolore.
Lascio la perfezione ai convinti, io di perfetto non ho niente. Lascio l'ipocrisia a chi chiacchiera bene e razzola male, io preferisco parlare poco e dimostrare. Lascio l'opportunismo ai convinti che stare dove conviene sia migliore, io preferisco stare dove cavolo mi va di stare e non devo nessuna spiegazione. Lascio il giudizio a chi vive delle vite altrui perché io voglio vivermi la mia e al meglio.