Esperienze


Scritto da: Raffaella Frese
in Diario (Esperienze)
E poi, arriva la pugnalata dritta al cuore. Nel momento in cui riponi tutto in quel qualcuno in cui che credevi, apprezzavi. Arriva, quando apri il tuo cuore e riponi tutto in una vana speranza (...) quando ingenuamente doni il tuo mondo, tutta la tua fiducia, la tua amicizia, il tuo rispetto, la tua complicità, il tuo l'amore, le tue confidenze in una persona che ritenevi importante, di cui non avresti dubitato nemmeno un momento, non avresti mai pensato che il suo cuore fosse freddo e calcolatore, mai pensato al suo inumano oscuro egoismo. Disarmato e inerme lasci che il pugnale penetri pian piano, ma mentre pensi e navighi nella delusione più totale, dai il giusto valore e peso ai colpi inferti dalla vita e non solo, e sospiri invano balbettando che forse; "non eri poi così importante come lei lo era per te".
Composto martedì 18 ottobre 2005
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    C'è stato un momento nella vita in cui mi sono svegliata una mattina e mi sono ritrovata a fare cose diverse, a pensare in modo diverso. Ho cominciato a reagire in modo diverso e a rispondere in modo diverso. Non ero più disponibile, comprensiva ma anzi me ne fregavo proprio. Ero comprensiva solo verso me stessa, le mie esigenze e di cosa volesse il mondo non mi fregava. "Il dolore ci cambia" qualcuno mi disse e pensai che fosse davvero stato quel dolore a cambiarmi. Forse invece capisco solo oggi che si cambia per ben altro. Si cambia perché non si può essere sempre al top, anche quando non lo siamo per non ferire gli altri, per non farli preoccupare. Trovandosi su un'altalena emotiva vivente dove non si sa mai quando si fermerà, se si fermerà o se quella corda si spezzerà. Si cambia perché qualcosa dentro si spezza e ti fa capire che sotto a quel cuore che batte ci sei tu e ti devi amare, prima di chiunque altro perché se perdi quella parte di te non ti salverai mai più. Si cambia perché le lacrime non escono più e si tramutano in rabbia, in delusione. Si cambia perché si sceglie di cambiare. Ero cambiata, davo 2 solo se ricevevo 5, ascoltavo 1 volta se venivo ascoltata 3, capivo una volta e non c'era una seconda se non ce ne era stata alcuna per me. Poi quello che in fondo sei purtroppo non lo cambi e torni a dargli voce, perché così è giusto. Ma resta la consapevolezza dell'aver imparato a riconoscere il momento in cui devi dare e quello in cui devi togliere. Non serve diventare cattivi, basta smettere di essere stupidi. E con la consapevolezza di oggi lo fai con il sorriso di chi sa che ce la farà. Perché le lacrime hanno un prezzo altissimo che non vuoi pagare più.
    Composto domenica 7 giugno 2015
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      Scritto da: Viola Pedri
      in Diario (Esperienze)
      Mi girai verso la mia scuola mentre mi avviavo alle corriere. Poi, però, distolsi subito lo sguardo. L'idea che, tre mesi dopo, sarei dovuta ritornare per affrontare la terza, fa male. Fa male perché poi avrei dovuto abbandonare la mia scuola. I miei compagni. I miei amici. Andare faccia a faccia con le superiori? Io? Sono abbastanza pronta? La fantasiosa, simpatica, strana viola pedri potrà mai sopravvivere alle superiori? Certo. E le affronterò anche a testa alta, magari con il mio basso che mi aspetta a casa, ansioso di essere suonato: è la vita. E io sono pronta ad affrontarla.
      Composto martedì 9 giugno 2015
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        Scritto da: Cristian Di Napoli
        in Diario (Esperienze)
        Ho tantissima paura, non so perché. Ma la sento dentro dal primo momento in cui ti ho incontrato. La sento scivolare sulla pelle, dentro le vene, la sento ogni volta che ti guardo. Ho paura di perdermi nei tuoi occhi, capisci? Questo è il motivo per cui non riesco a farlo mai. Questo è il motivo per cui preferisco starmene in silenzio ad aspettare che il destino faccia la sua mossa. Perché è grazie ad esso se tu hai preso un posto nella mia vita. E per quanto tutto sembri così difficile, sono certo che una strada ci sia sempre. Perché certe emozioni non le provi con chiunque. E qualcosa vorrà pur dire tutto questo. Quindi se proprio dovrò perdermi da qualche parte voglio farlo per venire a prendere te. Perché sono certo che da qualche parte la felicità esiste ed anche se non potrò prometterti che sarà facile raggiungerla insieme, posso solamente dirti che per quanto tu possa aver avuto paura fino ad ora, quei 20 secondi di coraggio, li ricorderai per sempre.
        Composto martedì 9 giugno 2015
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          Avete mai provato ad innamorarvi di qualcuno e scoprire che dell'amore avevate capito ben poco? Che tutte le emozioni, i batticuore e le sensazioni che credevate uniche in realtà erano ben poco. E avete mai sentito la paura di perdere quel qualcuno da rendervi conto che tutte quelle lacrime, tutto quel dolore e quei: "non ce la faccio", in realtà erano una passeggiata?
          È strano come la vita a volte possa aprirti gli occhi in un modo assurdo, strano e difficile al tempo stesso. Dove la mente fa a pugni col cuore, dove il corpo non resiste né alla mente né al cuore. Guardi quella persona e pensi che non hai mai visto niente di più bello, niente che ti appaghi così tanto dentro. E mentre la ami senti che quello che ti lascia dentro resterà inciso là in modo indelebile. Sì, lo so cosa state pensando: "questi sono i classici amori da favola, quelli perfetti, passionali ed eterni"! Invece no, parlo di un amore reale di qualcosa che non si prova spesso nella vita e forse solo una volta si trova. Ci puoi pensare e ripensare, puoi scappare o restare, ma niente di ciò che farai farò in modo che lui non ti segua. Ovunque andrai, in qualsiasi posto sarai lui sarà la, dentro te. Perché il cuore non si ripone mai in un cassetto per non sentirlo parlare. Lui ti chiama in ogni modo, con la mente, con le emozioni e con il corpo. Un semplice gesto o una parola, anche la più banale basta a farti sentire la grandezza che ha dentro di te. Il potere e la capacità che ha su di te. Fanno paura gli amori così? Sì, molta. Ma la paura in fondo aiuta o distrugge? Me lo chiedo spesso, ma so una cosa, ho capito una cosa, che di fronte ad amori così non c'è paura, logica, razionalità, ma solo la voglia di rischiare, la voglia di bruciarci vivi in quell'amore e se anche viva non ne esci, non fa niente, perché senza quell'amore non ti sentiresti viva comunque.
          Composto venerdì 5 giugno 2015
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            Scritto da: Lucia Quarta
            in Diario (Esperienze)
            Non immaginate la vita quanto sia dura in certi momenti, quando solo a pensarci le lacrime scendono senza un perché mentre ti svegli con gli occhi gonfi. Ma quanto hai pianto, solo il cielo lo sa. Quando sei allegra, quando sei triste. Ormai hai smesso di credere alle favole, stando con i piedi per terra. La cura all'animo, non si trova facilmente. Ci sono pochi amici su cui contare, ci sono quelli pronti, come ti volti, a giudicare. Quelli che ti sanno sorridere, ti sanno comprendere, mentre come ti giri con le spalle hanno una lama pronta e tagliente in che mondo da furbi viviamo. Senza renderci conto entrano a far parte della nostra vita, oltraggiando i nostri pensieri e programmi da realizzare rubando i nostri progetti. Il nostro sbaglio è fidarci troppo, non tutti possono essere come te o come me.
            Composto venerdì 29 maggio 2015
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              Scritto da: Mariella Buscemi
              in Diario (Esperienze)
              Raccolgo i pezzi a uno a uno, facendo innesto al coraggio. Custodirò segreti come fossero testimonianze vive di quel che sono stata. Non si saprà della mia pelle spaventata, né delle braccia in difesa, chiudersi forti a proteggere il cuore e i suoi filamenti. Si sentirà il mio verbo restato muto, con la lingua data in sacrificio in nome degli urli, in attesa di una eco redentrice che sia conversione. M'è sembrato di capire bellezza e destino, tutto a un tratto, del resto, improvvisamente, ho confuso le idee. Ho espiato crimini non commessi e l'ho fatta franca davanti ai reati che hanno tenuto in ostaggio l'ultima goccia di perdono, per me e gli altri e dagli altri a me, il passo è stato breve. Ci saranno giudizi che di universale non avranno nulla se non lo spazio ristretto degli occhi a calibrarsi gli sguardi e dirsi il rancore. Magari, dirsi l'amore. Forse, sorridersi tra le ciglia. Addirittura, ricongiungersi. E sarà non colpevolezza, ma mai innocenza piena, e sarà certezza d'una pena, ma mai assoluzione. Parlo così tanto con me stessa da essermi tribunale, cancelliere e galera. In attesa di libertà.
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                Scritto da: Sabrina
                in Diario (Esperienze)
                Sulle note di una canzone del passato, la mia mente mi riporta indietro nel tempo e per un attimo ritorno ad essere colei che sono stata, ma non sarò mai più: una ragazzina con tutta la vita davanti, però troppo timida e insicura per giovare appieno della propria forza e giovinezza. Adesso, da madre, sorrido ripensando al rossore sulle guance e a quel cercare di passare inosservata ad una realtà che non mi permetteva di volare lontano sulle ali dei miei sogni. Ora che la timidezza ha lasciato il posto alla sicurezza e alla forza d'animo, mi accorgo che la mia capacità di sognare non mi ha mai abbandonata, salvandomi spesso da realtà e situazioni insostenibili.
                Composto martedì 2 giugno 2015
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