Le cose giuste sono tutte quelle che dettano regole per regalare malinconie. Sono quelle che impongono limiti per frenare le emozioni. Sono quelle cose capaci di aggiustare gli equilibri degli altri per poi sfaldarne i tuoi. Sono quelle che ci concedono una sorta di quiescenza alla nostra coscienza per poi spedire in un tumultuoso affanno il cuore. Alla fine sono tutte quelle che pur non rendendoci felici, siamo costretti a capo chino, a fare, a subire o a patire. Ecco questa è la vita, niente di più e forse neanche niente di meno.
Un mondo di soli. In questo mondo balordo, dove ogni tentazione diventa un'occasione, senza pensarci due volte della serie "ogni lasciata è persa", si finisce sempre col creare un alibi, per coprire la propria debolezza. E il bisogno di giustificarsi con sé stessi... per non far sopraggiungere il grande nemico delle colpe... il pentimento. Intanto, l'equilibrio familiare svanisce, come neve al sole e senza rendersi conto che tutto stia sfumando... tutto diventa inutile, il tempo diventa sempre più tiranno... ogni attimo sempre più insostenibile, fino a rendersi conto di aver perso, a due palmi dal naso, quello che si è sempre sognato di avere.
Tutto... all'improvviso niente si parlava di un virus, che sarebbe stato debellato in poco tempo e ci siamo ritrovati impreparati, contro una pandemia sfrenata, indipendente da ogni cosa, e senza guardare in faccia a nessuno della serie "do cojo coio" ci ha tolto ogni cosa: l'abbraccio... il primo gesto d'amore, il sorriso... il primo approccio, ora, nascosto dietro la mascherina, la passeggiata ai giardinetti, un modo per scambiare due chiacchiere, ma crea affollamento e non si può, in pizzeria per trascorrere una perfetta serata tra amici... ma, non bisogna creare assembramento, e allora "io resto a casa" in attesa che tutto finisca al più presto. Quante cose belle ci siamo persi, forse, avevamo perso la giusta dimensione delle cose e oggi, vogliamo ripartire da noi. E ricominciare a ricostruire la nostra vita.
Quando mi rivedo nelle foto da piccolino, vedo in me tanta ingenuità. Ingenuità dettata dall'età, quella che non aiuta a capire che cosa ti può offrire la vita, semplicemente perché ancora devi viverla. Allora quando cresci, inizi a capire piano piano che la vita ti può offrire tanto. Alcune cose ti rendono felice mentre la maggior parte ti aiutano a crescere e a sorridere, anche quando hai mille motivi per non farlo.
I molteplici temporali della vita non sono riusciti a spegnere il sole che ho dentro l'anima. Chi sta intorno a me gode dell'arcobaleno, peccato che alcuni sono distratti e guardano giù.
È tutto un divenire. La vita è una esperienza continua e ognuno di noi, chi in modo più o meno grave, ha dovuto fare i conti con il dolore. È una battuta d'arresto che irrompe violentemente e, quando giunge, sembra non stia succedendo a te e ci si sente spettatori della vita di qualcun altro. Invece sei tu il protagonista e in pochi istanti, tutte le tue certezze crollano a terra. Delineando una linea netta di separazione definitiva. Il dolore muta la vita di una persona, ma può riuscire a farci scoprire quanta forza vi sia dentro di noi, nell'incontro e spesso crudele ciclo della vita.