Esperienze


in Diario (Esperienze)
Non potrò cambiare il mondo, ma almeno posso rendere meravigliosa la vita delle persone che amo. Non potrò catturare la luna, ma almeno posso raccontarla al mio amore. Non potrò toccare il sole, ma almeno posso guardarlo in te amore. Non potrò mai descriverti quanto ti amo. Tu prova ad immaginare però il mondo, la luna ed il sole messi insieme: ecco, un po' il mio amore è grande così.
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    Scritto da: Susan
    in Diario (Esperienze)
    Non festeggio la festa delle donne, io sono donna sempre. Non ne trovo il nesso, né il senso di questa festa se non quello di ricordare tutte le donne morte per mano di una società maschilista! Per me festeggiare la festa delle donne è come festeggiare la morte di un familiare. Vi prego non fatemi gli auguri, non ho nulla da festeggiare! Se non un pensiero e un grazie a "quelle" donne che hanno dato la vita per me donna, per la mia libertà di pensiero. Il mio cuore è lì tra quegli angeli.
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      Scritto da: Conny82
      in Diario (Esperienze)
      I mie sentimenti non li chiudo in uno scrigno, ma per magia trasformo le emozioni in parole danzanti sulle pagine della vita. Una vita piena di ostacoli, ciononostante sono piena di lei e voglio viverla in fondo, scartando le debolezze che emergono di fronte alle mie passioni, spremendola fino all'ultima goccia, bevendo tutto il suo nettare senza saziarmi mai. Cara la mia vita, prenderò ogni cosa tu mi offra e anche di più e non importa se sbatterò la testa poiché ne sarà valsa la pena, piuttosto leccherò ancora le ferite, ma cara la mia vita tu mi hai insegnato che nessun rimpianto vale quanto l'averti vissuta pienamente.
      Composto nel 2014
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        Scritto da: Mariella Buscemi
        in Diario (Esperienze)
        Aspetto le cose che scappano e son diventata regina degli spiragli, a dialogare con i silenzi che fan posto a parole, sempre troppo poche e lasciate a metà, tra il "vorrei sentirmi dire" ed il "vorrei che mi dicessi". Sorseggio gli attimi e saltello sul ricordo della tua voce e nulla è dimenticato e tutto è nostalgico quando lambisce le ciglia, lasciando l'umido delle emozioni forti che ristagnano in tutti gli angoli delle leggerezze. Ti cercherò in un altro tempo, così futuro da fare impallidire qualsiasi presente e sarà sfida per i passati e questi stessi, insieme, non vorrei avessero epoca o memoria, ma lascerebbero sulle nostre mani il creato dello sconosciuto, l'impalpabile cielo che sconfina, le piogge mute che si inchinano con i loro aghi che esigono pelle ed il bagnato sui crinali dove sorgono i polmoni, quando i tuoi palmi in pretesa d'aria, trovandola sui seni, masticherebbero fiati. Averne sempre fame. Non diminuire la stretta. Solfeggio tra le labbra nei toni cadenzati, tra il blu ed il porpora e l'effettivo pervinca. Ci sei quando t'invoco così?
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          Scritto da: Erika Mancini
          in Diario (Esperienze)
          Io sono una persona reale, non un profilo Facebook, se sto sorridendo te lo dico, se sto versando una lacrima è la verità, e, so che non mi vedi e trasmetterti quello che sono è l'unico modo che ho per rendermi reale. Sono spontanea, si spesso come una bambina, non riesco a non essere sincera, sono diretta, ma con dolcezza e tocco, racconto tutto con passione perché la mia anima vive di questo, non sopporto il parlare alle spalle, il giudicare, non sono perfetta tutt'altro, ma cerco di comportarmi come vorrei fossero gli altri con me. Mi piacciono le facce pulite, guardo negli occhi, parlo di fronte, non alle spalle, non mi nascondo, non ho paura, anche se so che tutto questo mi rende vulnerabile agli occhi degli altri, preferisco essere così che indossare una maschera. Le maschere le lascio al carnevale e se mi incontri vedrai sempre il mio volto anche dietro quella maschera.
          Composto martedì 14 aprile 2015
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            Scritto da: Susan
            in Diario (Esperienze)
            Ti ho amato Babbo. Ho amato il tuo dolce sorriso, ho amato la tua dolcezze e il tuo comprendermi, ho amato il tuo abbraccio quando mi sentivo persa e ti ho amato ancor di più quando in te vedevo in lacrime. Tu che non ti sei mai vergognato delle tue lacrime papà. Ti ho amato per tutto l'amore incondizionato che mi hai dato. Dura è stata questa vita che ha ingannato te portandoti via da me, papà meglio di no.
            Babbo tu che quando per gioco ti chiamavo papà, i tuoi occhi mi guardavano con disapprovazione. Odiavi essere chiamato papà, babbo, babbo e ancora babbo. Non mi stanco mai di pronunciare quella parola! Babbo. Tu eri vita per me, tu eri. E quando la vita ti ha portato via, io l'ho odiata; e oggi, quando mi perdo, guardo la tua foto, alzo gli occhi al cielo. Il mio urlo si perde, ma tu non ti perdi mai, tu che vivi in me nei miei occhi. Tu, sempre e per sempre babbo!
            Auguri babbo e perdonami quando urlo il tuo nome e ti dico perché? Perché te ne sei andato senza me! Auguri babbo, tua figlia, con amore.
            Composto giovedì 19 marzo 2015
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