Scritto da: * Federiko *
in Diario (Sentimenti)
Era quelle cose che non si possono dire.
Composto sabato 20 gennaio 2018
Era quelle cose che non si possono dire.
Sogno in grande, libera, in silenzio...
sogno e anche se non sembra io spero, credo e attendo.
Sogno la semplicità di due mani che si stringono e due occhi che si guardano. Sogno da donna e non da ragazzina, in una realtà difficile e avida io ci continuo a sperare. Perché nemmeno le realtà peggiori possono stapparti i sogni. Sogno parole che possano arrivarmi al cuore attraverso le dimostrazioni e ostacoli creati dalle avversità del destino e non dalle menzogne o da meschini tradimenti. Sogno in libertà perché nessuno mi imporrà mai più qualcosa che non sento mio. Nessuno condizionerà mai più il mio umore e sono certa, saprò arrivare in alto. Aspetto che il mio volo mi porti di fronte a quel sogno che potrò concretizzare. Attendo che quei principi in cui ancora credo possano avere un nome e un volto da poter chiamare "amore"!
Vedete, l'amore non è qualcosa che cade dal cielo, ma gela dal profondo. Tutto il mondo è ricco d'amore che spesso si scioglie e sceglie il giusto coraggio che contagia.
Mi accorgo che i pensieri, i sorrisi ed il mio cuore ti assomigliano ogni giorno di più.
In questo amore io mi confondo, tra il caldo ed il freddo dei miei pensieri, tra il voglio e non voglio del mio cuore.
Le mie origini non le troverai nel colore della mia pelle, ma nel colore dei miei sentimenti.
Certe persone pur di non rimanere sole si farebbero andare bene chiunque. La felicità è non avere chiunque al proprio fianco, ma avere chi senti nel cuore.
Tanto faceva incazzare, tanto faceva emozionare. E il cuore a impazzire nel petto...
Non credo a chi confessa sentimentalismo nelle parole ben formulate dettate dal potere del suo intelletto acculturato, ma in chi esprime nelle sue silenziose gesta sensibilità di animo attraverso l'amore che lo spinge nell'allietare chi ha lacrime soffocate dal cuore del tempo nel dolore.
Prima di tutto accade l'alchimia delle anime. Poi viene l'intimità mentale. Infine si accende la passione del cuore. Quando queste tre fasi sono unite insieme nasce un nuovo ed unico elemento: l'Amore. Nella prima fase le anime si sono riconosciute, però non c'è ancora consapevolezza dell'amore. Nella seconda fase quella persone è sempre nella tua mente. Nella terza il cuore brucia di passione. Insieme, queste tre fasi, danno vita all'amore. L'amore nasce in alto, nelle dimensioni dello spirito e scende giù a benedire la materia. La legge dei tre che danno vita al quarto è la legge che in Kabbalah si chiama "Il nome di Dio in tutte le cose". Quando si compiono queste tre fasi, che danno vita alla quarta, allora Dio è manifesto nella coppia.