Ho passato una vita pensando di essere io il problema, mi sentivo inadeguato, mi sentivo anomalo, poi è arrivata lei e tutti i miei difetti e le mie stramberie son diventate tutto ciò che lei amava e magicamente, ero diventato perfetto, o almeno lo ero per lei e mi bastava così.
È "facile" incontrarsi, conoscere una nuova persona e innamorarsi, il difficile è ritrovarsi quando ormai si pensava di essersi persi.
Non cercate principi azzurri o splendide regine, cercate una persona capace di farvi sentire tale ogni giorno.
Ci entriamo di nostra iniziativa senza che nessuno ci spinga dentro, a parte il desiderio di essere lì. Ci priviamo del nostro tempo, di nuove conoscenze e di frequentare a volte anche quelle vecchie. Facciamo rinunce impensabili, incoscienti anche. Il motivo? Non esiste nessun posto migliore nel quale desideriamo stare.
Allora perché improvvisamente ciò che abbiamo voluto fare di nostra iniziativa, diventa la causa del nostro malessere? Perché Il conto arriva sempre, in ritardo, ma arriva. E quando arriva è salato, talmente salato che ci dimentichiamo quanto buono e raro fosse il gusto di quell'amore e soprattutto, che era l'unica cosa che desideravamo.
Ognuno di noi ha un grande dovere, quello di rendere felice chi ci sta accanto.
Stringi la mia mano e cammina con me verso l'idolatria... e se un giorno questo amore dovesse sciogliersi vorrà dire che è rimasta solo indifferenza.
Io amo le persone che con reciprocità danno le loro attenzioni.
"Quest'anno dev'essere il mio anno!".
L'ho detto anche l'anno scorso, ma non è ancora accaduto quel che da sempre desidero.
Alcune cose avvengono, altre sei tu a sceglierle.
Giuro che mi impegnerò, anche se non si giura.
E allora prometto che lo farò, sì.
Lo prometto solennemente a me stessa.
Perché anche se manco a certi appuntamenti, ed ad altri arrivo in ritardo, al mio amore no.
Non mancherò.
Io le promesse le mantengo.
È un fatto che dipende dalla mia indole, più che dalla mia volontà.
A volte invidio chi si innamora facilmente.
E mi chiedo come faccia.
Poi torno in me.
E mi dico: Grazie.
C'è un maestro testardo che mi vive dentro.
Mi ha insegnato il valore della tenacia.
Anche se a volte trascuro le mie ambizioni.
Mi ha insegnato a resistere all'insolenza del dolore.
Anche se i momenti tristi spesso paralizzano.
Mi ha insegnato ad accettare l'inaccettabile.
A perdonare chi andrebbe ripudiato.
Anche se è molto difficile.
Ma alla fine, accade così...
Metti a tacere la rabbia, e vuoi bene nonostante tutto.
Perché chi vuol bene, non conosce odio.
Né permette alla speranza di morire.
Per questo, scelgo di restare me.
Con i miei pregi e i miei difetti.
Con i miei cambiamenti.
E dunque...
"Prometto di essermi fedele, nella buona e nella cattiva sorte."
Amerò chi mi ama.
Amerò indipendentemente da chi mi ama.
"Quest'anno dev'essere il mio anno!".
E lo sarà.
Perché me lo merito.
Perché questa è la mia vita, ad ogni giorno, in ogni anno che passa.
Dovremmo restare così: avvolti dal buio, con il silenzio e i battiti dei nostri cuori che scandiscono il tempo.
Non chiedo mai a nessuno di volermi bene... Mi faccio voler bene. E c'è una gran bella differenza! Perché l'amore non si chiede, non si elemosina, non si sceglie... l'amore succede... e basta!