Sentimenti


Scritto da: Chiara Trabalza
in Diario (Sentimenti)
Ci siamo sempre scontrati per i nostri caratteri così diversi o forse troppo simili. Non sei mai stato uno di quei papà affettuosi, tutti baci e coccole. Eri duro, severo, esigente. Mi sentivo sempre in difetto, come se, in fondo, non fossi abbastanza per uno come te. Tu così fiero e determinato, io così piccola e insicura. E la notte, qualche volta, piangevo in silenzio, io, bambina cresciuta troppo presto. Eppure adesso che ti vedo invecchiato, adesso che i tuoi capelli si colorano di bianco e sul tuo viso c'è una ruga in più, adesso che i tuoi occhi si sono addolciti di una nuova malinconia, ho voglia di abbracciarti stretto e tenerti per mano come quando, da bambina, passeggiavamo insieme sulla spiaggia, io e te. E so che comunque andrà la mia vita tu sarai sempre al mio fianco. Se smarrirò la strada tu sarai la bussola che mi aiuterà a ritrovarla. Se la notte diventerà troppo buia tu accenderai mille stelle solo per me. E quando sarai troppo vecchio e stanco per darmi un abbraccio, allora sarò io a inginocchiarmi vicino a te e, sfiorando il tuo viso rugoso con una carezza, ti sussurrerò, ancora una volta, "Ti voglio bene papà".
Composto venerdì 10 marzo 2017
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    Scritto da: Laila Ken
    in Diario (Sentimenti)
    Questa lettera va a me stessa a me che ogni volta che piango e qualcuno mi chiede cosa sia successo mi limito a dire che mi bruciano gli occhi. Va a me... a me, che cerco di sorridere anche quando sembra impossibile, a me che mi guardo allo specchio e vedo le rughe dell'età, alla mia fottuta sensibilità che mi fotte nel vero senso della parola, perché fa approfittare gli altri di me.
    Va a me, al mio essere troppo buona e spudoratamente generosa. Va a me che quando cado trovo sempre la forza di rialzarmi, a me che guardo intorno e vedo tante, tantissime luci, una città colorata... ma poi mi guardo intorno e vedo sorrisi spenti.
    Questa lettera va a me, ai miei sorrisi, alle mie lacrime sprecate, alle mie grida, ai miei momenti di pazzie, ai miei momenti noiosi, semplicemente a me stessa. Va a me, che quando devo aiutare gli altri sono un'esperta e quando devo aiutare me stessa, non sono neanche una dilettante.
    A me, che trovo sfogo in una stupida sigaretta, a me che faccio l'indifferente e poi dopo piango, a me che quando mi trovo sola mi sento ansiosa perché i miei pensieri mi occupano la mente. A me, che do tanto amore alle persone e non vengo mai ricambiata. A me che sono stata delusa, a me...
    Una me che molte volte non riesco ad accettare, ma con la quale sto imparando a convivere, una me che tutti hanno cercato di cambiare, ma che nessuno è riuscito a fare.
    Mi vedo... un passo dal cambiamento, dalla voglia di essere presente a me stessa, ai miei sogni. Ma come tutti i cambiamenti, prima che diventino qualcosa c'è la confusione, la paura, la solitudine.
    Ora mi sento persa dentro mille pensieri e parole, ma un giorno tutte queste vite che sto vivendo mi daranno ragione di quello che sono e sarò. Nel ritrovarmi mi sono accorta di aver lasciato qualcosa per strada ma è questo il momento di continuare il viaggio, con prospettive nuove. Non devo aggrapparmi solo al passato, ma devo attingere ora da me stessa, da questo mio presente, doloroso sì, ma ricco di prospettive di me, dei miei sogni, dei miei desideri; ricordo di aver letto da qualche parte: "i sogni sono mere rappresentazioni dei nostri più reconditi desideri, non sono vie di fuga, sono al contrario strade maestre da percorrere".
    Ascolto me stessa i miei sogni, il gusto del bello che da sempre mi seduce, vela i pensieri dei miei desideri più veri, dei miei ideali, ho certezza che tutto questo non è vano, non è destinato a perdersi per sempre. Sono onde di un mare che non conosce né confini né tempeste e quando lo sconforto sarà più grande dei miei desideri, allora mi affaccerò alla finestra, guarderò quella montagna che ho davanti, ascoltandone il suono e godrò del suo profumo. Mi farò accarezzare dal vento che soffia leggero, come un giorno... leggeri saranno i miei affanni.
    Penso che per ognuno di noi c'è un giardino, fatto di memorie, parole, profumi e suoni, che germoglia di anno in anno, attraverso il nostro cuore.
    Quando la vita morde ed il pianto sembra vano, là troverò sempre me stessa e chi mi ama.
    Composto sabato 10 maggio 2014
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Sentimenti)
      Non mi basta avere qualcuno da amare. Non mi basta trovare qualcuno che la notte tenga calda la mia pelle. Non mi bastano le parole d'amore. Ho bisogno di amare qualcuno che mi ami con la stessa importanza e lo stesso rispetto. Ho bisogno di qualcuno che si preoccupa di scaldarmi la mente e il cuore per poter far godere anche la mia pelle. Ho bisogno che le parole prendano il largo, perché ad una certa età si fa spazio ai fatti. Non mi bastano i "per sempre". Non mi bastano i "ti amo" e nemmeno tutti quegli inutili "sei speciale". Ho bisogno di vedere una costanza quotidiana che un per sempre lo costruisce giorno dopo giorno. Ho bisogno di essere rispettata, non annullata, non calpestata e tradita per sentire un "ti amo" che va ben oltre le parole. Ho bisogno di essere ascoltata e compresa, guardata come qualcosa di unico e curata come qualcosa di raro e prezioso che non capiterà una seconda volta nella vita; perché io possa sentirmi speciale. Non mi basta più la favola, l'utopia e vedere i miei dubbi, le mie paure e le mie incertezze colmate da belle parole. Ho bisogno di stare serena, di potermi appoggiare e non di trovare il vuoto e il silenzio. Ho bisogno di sentirmi dentro una realtà che vale, che conta e soprattutto piena di concretezza!
      Composto mercoledì 27 dicembre 2017
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        Scritto da: MaryRosa Amico
        in Diario (Sentimenti, Festività)
        Quest'anno vorrei che le lucine si accendessero in cielo, per potere festeggiare il mio Natale con le persone che amo, e rivivere la gioia e l'emozioni come quando ero bambina.
        Se mi fosse concesso di scrivere la mia letterina a Babbo Natale, chiederei un solo regalo: poter riabbracciare chi non c'è più.
        Composto mercoledì 29 novembre 2017
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