Scritto da: Lucia Griffo
in Diario (Sentimenti)
Intriso il tuo sguardo. Velato e leggero; di malinconia.
Composto giovedì 24 novembre 2016
Intriso il tuo sguardo. Velato e leggero; di malinconia.
La mia morte avrà i tuoi occhi. La morte del mio cuore, dei miei sentimenti, della mia anima avrà i tuoi dannati occhi. Quei occhi di cui me ne sono tanto innamorata, quei occhi che mi hanno uccisa piano piano. Quei occhi che mi hanno guardato soffrire e non hanno fatti niente! Si, la mia morte avrò i tuoi occhi ed il tuo sorriso. La morte dell'amore che provo sarai proprio tu che non hai mai saputo far crescere tutto quello che provo.
Non esiste una cura, o come imparare ad amare, bisogna soltanto ascoltare le parole sussurrate dal cuore e lasciarci andare.
E nel silenzio delle mie parole...
Dove però il pensare ha un gran suono che mi scuote...
Mi ritrovai come Virgilio e Dante.
Nell'Antinferno a guardare gli Ignavi.
Coloro che "a loro dire zitti per la pace" non dissero nulla, quando era giusto dire.
E ora?
Ora che le parole non servono più...
Ora che le vostre parole non possono far tornare un sentimento... ora vorrebbero parlare.
No!
Risposi io.
Continuate a sventolare la bandiera di nessuno, continuate a non stare, né nel bene, né nel male.
Ormai il vostro sentire è vano come fu vano il vostro modo di non parlare quando da dire c'erano molte cose.
Ora vi guardo e capisco Dante.
Però per voi non ho disprezzo, ma rammarico. Perché ancora non vi rendete conto, che nella vita ci vuol coraggio...
Voi siete ignavi per il quieto vivere?
No!
Lo siete perché non avete né carattere né coraggio di dire: io sto dall'altra parte.
Restai in disparte, e in silenzio me ne stavo per ammirar ciò che mi regalavi con i tuoi sguardi, con i tuoi abbracci mi riscaldavi le carni piene di dolore, di amarezza che tutt'intorno la voce mi tolse, come in un fitto bosco risalii da un lungo viaggio... era il viaggio dell'amore che tutto dà e tutto nega, che tutto vive e sempre incanta. E tu dov'eri amor mio? Restavi dentro me e mi inquietavi adorandomi e facendoti amare sempre più... l'amore che non teme è amor eterno.
Condividere un letto è facile, sentirne le emozioni nel contatto è bello. Quando arrivano al cuore è meraviglioso, solo toccando l'anima è così stupendo da chiamarci amore, amore vero.
Parlami piano dei tuoi desideri, scarica la tua passione sopra di me fino a raggiungere il paradiso insieme.
Messaggio alla donna: guarda avanti! Non fermarti all'apparenza; vivi per te e per chi ammira la tua esistenza; e se qualcuno punta il dito non voltarti e tira dritto! Confidando in chi t'apprezza, con un bacio ed una carezza.
La convinzione che per amare basti provare un sentimento è pura follia. Dichiarare di amare qualcuno va ben oltre un sentimento. Il sentimento è posto al centro del cuore, pilotato da tutta una serie di fattori come il rispetto, la comprensione, il saper ascoltare, la pazienza, la fedeltà e a volte purtroppo anche il saper perdere e lasciare andare. Quando un sentimento, seppur trovandosi al centro del cuore è privo di questi fattori, mi dispiace, ma non può chiamarsi amore. Malgrado ognuno abbia il suo modo di amare, quei fattori devono comunque essere presenti, in caso contrario diventa un sentimento guidato dal possesso, dall'egoismo, dall'ossessione e soprattutto dall'ignoranza!
Avrei voluto scriverti una lettera. Avrei voluto ma non l'ho fatto. Non per mancanza di coraggio. Ma per mancanza di dialogo. Sai, oggigiorno, alle parole non viene dato alcun valore. Si crede che basti sentirle per capire ciò che si vuole dire o comunicare. Ma non è così. Non è così perché ogni parola ha un suo peso, una sua emozione, un suo messaggio. Non so se ti è capitato qualche volta di non soffermarti alla semplice terminologia ma di iniziare un vero e proprio amplesso, sentirle addosso come mani che ti afferrano graffiandoti le carni... sì lo so, sono strano, forse la colpa è di tutte quelle maledettissime poesie che continuo a leggere, che mi illudono a credere che al mondo sia possibile vivere come loro dicono, vivere come loro recitano. Credere che alla fine di tutto la nostra esistenza non è basata sul semplice "esserci stati". Ma non è così. La vita non è una poesia, le parole sono parole e io sono uno stupido. Non fa nulla. Ogni sera sazierò l'anima con una poesia. Ogni sera essa mi parlerà di qualcosa che non avverrà e io le dirò qualcosa che non esisterà. Ogni sera farò l'amore con le parole. Avrei voluto scriverti una lettera. Avrei voluto ma non l'ho fatto. Non so neanche se capirai il mio "ciao!"