Sentimenti


Scritto da: Ms84
in Diario (Sentimenti)
Tutto sembra facile, quando dici, Che vuoi che sia, si tratta solo di cambiare la mia vita niente di che, mi basterà far finta di essere vincente chiudere gli occhi e lasciarsi andare quei brutti momenti tutto alle spalle, magari si, imbarcarmi in un viaggio senza meta, anche inconcludente, l'importante è che non mi farebbe stare male. Che vuoi che sia un giorno mi vedrai andare! Sarà solo un colpo al cuore e non so ancora, o non so bene se il nostro è vero amore, o forse un'abitudine? Non si sa, Spesso mi ferisci e mi sorprendi. Ma nel profondo del mio cuore se vado via, mi mancherai da morire. Ho provato a non pensarti e a non pensare, ho cercato un'altra storia da inventare, ma il mondo e i pensieri continuano a girare. E vorrei cercare di tornare indietro, per fermare il tempo e per ricominciare, ma il mondo continua a girare. Sarebbe bello poter sentire che mi manca la tua pelle, che mi manca il tuo sapore, il tuo calore... Che vuoi che sia... Che vuoi che sia questo terribile disordine che ho dentro. E che ancora non sono andata via, Non ho il coraggio per paura di affrontare un nuovo viaggio, e solo adesso me ne sto rendendo conto, che avvolte si sbaglia in un secondo, Ma se il tempo cura tutte le ferite, lascerò che il tempo faccia il suo lavoro. Ma mentre sto ad aspettare, tu mi manchi da morire. E non basta fare finta di star bene o ripetersi che è tutto regolare, se tu non continui a cambiare. È successo certamente a tanta gente, mi ripeto che non c'è da starci male, che il mondo continua a girare. E mi manca il tuo sorriso, e mi regali il tuo silenzio, e mi manca un po' d'amore e ricevo solo dolore, e mi manchi... Che vuoi che sia.
Composto sabato 24 settembre 2016
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Sentimenti)
    Ti ho vista per strada, dentro ad una bozza d'acqua. Eri appena nata, i tuoi occhi ancora chiusi, sporca di fango e spersa... Ti credevo morta e con un bastone ti ho sfiorata. Il tuo "Miagolio" forte e deciso sembrava dirmi: "Ma quale morta aiutami"... Faceva freddissimo, mi tolsi il piumino, ti raccolsi e ti adagiai la dentro. La corsa dal veterinario che confermò che avevi sono 25 / 30 giorni. Ti ho allattata con il contagocce e non ho più saputo separarmi da te. Ti chiamavi Puffetta, ma io ti chiamavo "Mucchina" perché oltre che ricordarne i colori tu non dicevi. "Miao" ma "Muuuuh". Eravamo inseparabili, vivevamo quasi in simbiosi e stavi sempre vicino a me. Hai distrutto mezza casa eri ribelle, avevo voglia di brontolarti o tirarti le ciabatte tu facevi sempre ciò che volevi. Mi bastava guardarti, dirti due parole che tu mi miagolavi subito come per rispondere e quando restavo fuori tutto il giorno al mio rientro mi brontolavi, facendo miagolii lunghissimi e camminandomi dietro come a dirmi: "è questa l'ora di tornare"?
    Poi un giorno, un piccolo nocciolino è spuntato sulla tua scapola e l'esito della visita e degli esami non ha lasciato scampo: Tumore a cellule. Ti ho tenuta ancora più stretta da quel giorno, sapevo che non ti avrei goduta ancora per molto e avevi solo 7 anni. Sono passati 5 mesi e quel nodulino era ormai un pallone di circa 9 cm di diametro, non avevi dolore, ma non avevi più nemmeno la forza di salire su una tavola e scelsi per te. Scelsi che tu ti addormentassi senza renderti conto del male che avevi, serena... Scelsi di lasciarti andare, perché 20 giorni più o meno non ti avrebbero cambiato il destino, ma ti avrebbero solo recato dolore. Avevo fatto di tutto per salvarti e quel giorno dovetti "Ucciderti".
    Ricordo ancora la mia prima notte senza te, pioggia forte, freddo... e tu la fuori sotto la terra bagnata e non nel tuo letto al caldo accanto a me. Strano il destino, con la pioggia e nel fango ti ho trovata e con la pioggia e nel fango te ne sei andata. Resta di te mille cose e le più belle le porto nel cuore.
    Composto venerdì 23 settembre 2016
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      Scritto da: Gileo
      in Diario (Sentimenti)
      Lo vedi cosa mi hai fatto? Prima di te non era così difficile. Prima di te scoprivo il meglio in tutti, e tutti in qualche modo mi andavano bene; ora non è più così. Ora non vedo neanche più quel briciolo di bene. Ora vedo solo te dietro che mi dici di no, che non va bene. Che nessun altro potrà più essere come te.
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        in Diario (Sentimenti)
        E poi al calar del sole, quando tutto si faceva buio, iniziava il suo peggior incubo; avrebbe passato la sera da sola immersa tra i suoi pensieri, per passare poi alla notte, come al solito sarebbe stata una notte lunga e tormentata; si tormentata, perché lei non riusciva a non pensarlo, era sempre lì tra i suoi pensieri, era il suo chiodo fisso che la tormentava di giorno e la perseguitava la notte. Lui che era stato il suo tutto, il suo mondo, il suo universo, non le serviva una presenza qualsiasi, a lei serviva lui e nessuno poteva sostituirlo.
        Composto domenica 18 settembre 2016
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          in Diario (Sentimenti)
          Scarto il tempo che rallenta per la tua distanza! Ti cerco in questa notte triste, anche le stelle han smarrito il loro sorriso, la luna abbagliata da tappeti di nuvole passeggere, sono assalito dalla nostalgia, sono un guerriero perdente mi lascio trafiggere dalla solitudine, fragile è l'anima mia in questa mesta serata lontana da te e deserta d'emozioni! Tu sei via ed io ansimo mi distraggo invano, guardo osservo e son sconfitto nei miei occhi vedo l'immagine tua scolpita nella mia carne e il tuo aroma fluttua nella mia camera vuota come a ricordarmi la tua presenza in tua assenza! Tu conti, più di tutto, e tutto il resto non conta quanto te!
          Composto mercoledì 21 settembre 2016
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            Scritto da: Marco L.
            in Diario (Sentimenti)
            La mia macchina dei desideri non è sincronizzata con la macchina del lavoro, non è sincronizzata con la macchina dei biglietti dell'autobus, non è sincronizzata con la macchina sociale del giusto e dell'illegale, produce diecimila comportamenti ogni giorno, diecimila domande; sono la sola macchina di cui abbia rispetto, la sola a cui io chiedo di vivere meglio, la mia sincronizzazione è incontrollabile, la mia complementarietà, il mio innamorarmi, tutto ciò che faccio e vivo è oltre la regola, ti aspetto anche quando non verrai, e questo è estremamente irragionevole, guardo a lungo il tramonto ed il cielo, e questo mi fa venire in mente che la mia vita e la mia città mi appartengono, che non sono ospite del vostro sistema, ma che sono derubato del mio, e che questo vostro modo di morire ogni giorno, scientificamente, davanti e dentro la macchina della tristezza e della repressione, non ha possessori, ma solo posseduti, che non venderò la mia vita per un pezzo di pane, che romperò le vostre macchine, attraverserò fuori dalle strisce pedonali, inventerò la birra e l'erba, e mi lascerò inventare da loro; inventerò me stesso, inventerò anche te maria pia, come riuscirò a farlo, nel linguaggio che ancora ci appartiene che non è quello dello scambio, il desiderio non conosce scambio, conosce solo il furto ed il dono; dieci crimini al giorno, amore mio, e saremo nostri!
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              Scritto da: Marco L.
              in Diario (Sentimenti)
              Io penso che molte cose siano state interpretate male nel mondo, e che di conseguenza ci lascino agire male. Non abbiamo il coraggio di innamorarci, spesso è così, ho interpretiamo questo "gioco" come un passatempo che gratifica il semplice fatto di sentirsi apprezzati ed importanti, non voglio che si pensi questo di qualcosa profondo come l'amore e l'innamoramento nella sua forma più cruda, sensibile come un nervo scoperto, ho quella sensazione di mangiare una fettina di carne fatta alla griglia e vado a pestare con il molare il nervo che passava dal trancio, ecco penso che sia quella la forma più cruda d'amore, consistente, fa un po' impressione, e sai quanto possa essere doloroso perché sensibile.
              Composto giovedì 15 ottobre 2015
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