Sentimenti


Scritto da: Raffaella Frese
in Diario (Sentimenti)
Ciao amore mio, oggi voglio dedicarti qualche riga. Voglio dirti, soprattutto voglio ricordarti che sei la tranquillità dei miei giorni, sei la serenità delle mie serate, sei il sogno che ho sempre cercato e desiderato. Solo con te posso rialzarmi ad ogni caduta, solo con te posso ricominciare ad ogni mio fallimento. Sei vita, sei gioia, sei amore, amore unico e inimitabile. Con te posso finalmente dire di essere a casa, sei tu la mia casa, sei tu il mio tutto. Sei il sorriso che mi fa battere il cuore. I miei istanti portano il tuo nome. Ti amo.
Composto giovedì 16 febbraio 2006
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Sentimenti)
    Dio come è difficile amare. È come entrare in un campo di battaglia, in pieno bombardamento. In quel campo niente è semplice... mille modi diversi di vedere l'amore, di darsi e di viverlo. I dubbi e le paure di uno possono essere le certezze e le conferme dell'altro e viceversa. Niente è come sembra... ti trovi là... in mezzo al tutto e al niente contemporaneamente, con quel senso di impotenza e quelle "carte giuste" tra le dita che si alternano in modo disumano. Non esiste esercitazione né campi di addestramento per determinate battaglie. Esisti tu, l'altro e la volontà di sfidare l'impossibile per vincere. Ti trovi a sparare contro "angoli" che feriscono, per renderli morbidi e più combacianti con i tuoi. Ti scopri "cecchino" quando percorri i tuoi passi puntando un punto certo e nel momento in cui stai per sferrare il colpo ti tremano le mani, ti crolla la terra sotto i piedi e scopri cosa sia la paura. Quella paura che chi perisce sul campo dopo avere a lungo lottato conosce bene. Tu sai cosa voglia dire, sai il male che fa e soprattutto conosci quel sapore di "sangue" che si mescola con la tua saliva e i tuoi respiri. Non a tutti è concesso il privilegio di oltrepassare la linea di frontiera, trovarsi al sicuro, abbracciarsi e seppur feriti, guardarsi e dirsi: "abbiamo vinto"!
    Composto mercoledì 14 settembre 2016
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      Scritto da: GiuliaMeli
      in Diario (Sentimenti)
      La parola che ho in mente oggi è canadese. Mi riferisco a una di quelle tende che si portano in campeggio e si montano con un niente, una di quelle case portatili dove si può tirare la cerniera e chiudersi dentro. Ce l'ho in mente perché certe volte noi uomini assomigliamo proprio a delle tende canadesi. Ci chiudiamo nella nostra piccola tenda e ci portiamo dentro le nostre abitudini, i nostri valori, le nostre etichette, i nostri pregiudizi, le marche di merendine, la frutta prima o dopo i pasti, gay si o gay no, Il bianco è meglio del nero, un vestito blu non lo comprerò mai. Ed evitiamo il confronto, lo scambio. Precludendoci il gusto dell'altro, del diverso. Diventiamo paladini del nostro piccolo mondo, stando bene attenti a difenderne i confini. E viviamo così, ingabbiati nelle nostre credenze, sentendoci spesso nel giusto perché convinti di agire per un fine nobile: il nostro equilibrio personale, il nostro benessere. Ma l'equilibrio che sfugge il confronto, che ha paura dello scambio può definirsi equilibrio? Il benessere deve implicare l'isolamento? Quanto è labile il confine tra autopreservazione e ottusità? È un confine sottilissimo, spesso impercettibile e allora apriamo la cerniera.
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        Scritto da: GiuliaMeli
        in Diario (Sentimenti)
        Bisognerebbe che ciascuno di noi avesse sempre una caramella nella tasca in caso di mancanza di zuccheri. Non una caramella nel vero senso del termine, o almeno non solo. Mi riferisco a un'idea di qualcosa che ci piacerebbe fare, a una persona che ci piacerebbe rivedere, a un posto in cui vorremmo tornare. Al muso del nostro cane, al profumo della nostra mamma, a quella maglietta che ci piaceva tanto alle elementari. Ecco in certi casi dovremmo liberare la mente e prendere quella caramella.
        Composto martedì 28 giugno 2016
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          Scritto da: Bel
          in Diario (Sentimenti)
          Un gigante vero, che si carica sulle doloranti forti e sicure spalle tutta la squadra. A lui non occorre girare la testa, sa esattamente cosa fare, dove tirare, ed ogni suo passaggio diagonale, verticale con tutta la geometria del mondo ed oltre farà ritrovare il suo compagno nel posto giusto. Quando indossa la "maglia" i superpoteri lo avvolgono allo stesso modo dei supereroi fumettisti. Così come loro lotta combatte, illumina ovunque. È nato per questo e nessuno può farci niente. Nulla lo scalfisce d'altronde una volta indossata La sua maschera diventa invincibile. La Sua aura di mille colori l'avvolge senza timore, indomito si oppone contrastando il male senza clamori. A lui non servono, la sua beneficenza è raccontata da chi la riceve. Il mio amore infinito insieme a quello di tutti i tifosi ed amanti veri di questo sport, contribuisce ad illuminare la Sua già gloriosa carriera. Il Suo essere Unico sarà continuare a dipingere questo quadro, insegnante di vita vera. Continua a far sognare questa bambina orgogliosa del suo supereroe. Fammi vantare e cantare abbracciata ancora. Un omaggio da me Belinda.
          Composto martedì 13 settembre 2016
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            Scritto da: psycho
            in Diario (Sentimenti)
            Lo sguardo. È lui, lo capisci al momento opportuno, o meglio lo percepisci quando pian piano ti sta integralmente assorbendo dentro se stesso rimanendo inerme, nonostante ti lasci vagare liberamente dentro la tua essenza senza variare minimamente il tuo contesto il tuo pensiero le tue abitudini le tue convinzioni. Nel mentre, riesce ad iniettarti forza e determinazione per guardarle in faccia, giudicarle, contrastarle e magari in fine, vincerle, ma in ciò lo sguardo non ti può più aiutare, può solo mostrarti la via per trovare la luce delle tue più infime paure, altalenando la sua vicinanza ed il suo distacco.
            Composto martedì 13 settembre 2016
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