Quando sei satura, satura di tutto, ogni cosa assume dimensioni enormi. Ogni minima mancanza, il più piccolo torto, una parola di troppo diventa un macigno insostenibile sulle spalle sempre più esili.
Composto domenica 17 marzo 2019
Quando sei satura, satura di tutto, ogni cosa assume dimensioni enormi. Ogni minima mancanza, il più piccolo torto, una parola di troppo diventa un macigno insostenibile sulle spalle sempre più esili.
Non so cosa aspettarmi dall'anno che verrà, intanto comincio col voltare le spalle a quello vecchio. Senza rancore, ma anche senza rimpianti.
Ci si immerge nella lettura quando comprendere è fondamentale. Ci si rifugia nella scrittura quando parlare è superfluo.
Una donna rinasce sempre, ha mille vite di riserva in cui rifugiarsi dopo quella trascorsa sulla Terra.
Brutto da dire, ma non ho più preghiere da rivolgere, né agli uomini, né a Dio. La sola cosa in cui credo è che sia la vita, ora... a dovermi delle scuse.
Potrei fare una lista lunghissima di tutto il buono e di tutto il cattivo che ho ricevuto quest'anno. Ma anche tirando le somme non ne ricaverei niente.
Non è vero che certi impulsi, azioni, esternazioni sono così incontrollabili e folli da arrivare all'improvviso. Te ne accorgi quando i nervi stanno per cedere, lo scatto che ne segue è volontario. Dopo che per troppo tempo hai trattenuto quella miscela di lacrime, sangue e sudore freddo, dopo che lo stomaco duole per i morsi della disperazione che ti lacerano la carne... dopo che cerchi di reprimere tutto altrimenti sei additata come quella "tutta matta", perché ancora una volta non capiscono. Se guardassero bene dietro quegli occhi fiammeggianti di rabbia e la fronte perennemente corrugata, forse direbbero "è tanto stanca". Si... sei così stanca che vorresti addormentarti per sempre, ma non sei né egoista né così vigliacca da non affrontare una volta ancora le tue responsabilità.
A volte si ha poca voglia anche di parlare. Figuriamoci di scrivere.
Una manciata di "non importa", qualche "sto bene" buttato qua e là... il tutto infiocchettato con un sorriso. Le persone ci regalano il loro mal di vivere, una muta e discreta richiesta di aiuto e noi non siamo capaci di capirlo, di apprezzare che se ce la porgono è perché si fidano di noi... ci dà anzi, quasi fastidio. Tanto da preferire di non capire o far finta di non aver colto, meglio mostrare indifferenza, tralasciare i particolari che tanto prima o poi un brutto momento passa, no?
Dedicata a chi non ha bisogno di ingraziarsi nessuno, a chi resta nell'ombra non per mascherarsi ma perché è solamente discreto. A chi si svela interamente senza per forza mostrarsi, che una bella facciata se vuole può indossarla chiunque, ma se non ha bellezza dentro ciò che espone è solo merce.