Scritto da: Pierliana Masetto
in Diario (Quotidianità)
Non è esatto dire che persone come noi ridono raramente, diciamo che non ridiamo a sproposito.
Composto mercoledì 6 febbraio 2019
Non è esatto dire che persone come noi ridono raramente, diciamo che non ridiamo a sproposito.
Una donna ha comunque sempre se stessa su cui contare, in ogni caso cosa dovrebbe chiedere? Se qualcosa non viene offerto spontaneamente, chiedere è inutile.
Ma io vi vedo sapete? Vi vedo prostrati in ginocchio a chiedere perdono per delle sciocchezze e poi commettere i peggiori peccati verso chi ritenete diverso. Vi vedo chiamarvi fratelli, ma solo se i vostri fratelli hanno lo stesso colore, vi vedo sapete? Vedo che accendete candele in commemorazione, e poi affogate chi ha la mano tesa. E non ditemi che è diverso. Diverso è il vostro metro di misura, chiunque sia il vostro Dio. Vi vedo, e non lo tollero più, dovreste cominciare a non tollerarlo neanche voi.
Non siamo più capaci di sorprendere, di sorprenderci. È diventato tutto così banale, così scontato... Eppure a volte basterebbe poco, mi sarebbe bastato poco. In fondo non ho mai chiesto l'impossibile.
Ho imparato a non ripetere più le cose due volte, chi vuol capire capisca, chi fa finta di non capire continui pure così.
È incalcolabile il danno che sta subendo la nostra terra da nord a sud, e non parlo solo di danno materiale. Quello che mi indigna di più è leggere e ascoltare commenti agghiaccianti dove ci si accusa a vicenda di essere stati abbandonati. Siamo tutti in ginocchio, al nord come al sud, forse è proprio il momento giusto di prenderci per mano tutti per rialzarci, anziché usarle per puntare il dito.
Mi sono imbattuta spesso in persone convinte di essere nel giusto, quell'arrogante presunzione del "io ho, io sono, io faccio", mai disposte a fare un passo per venire incontro. Ci rimanevo male, lo confesso. Poi a un certo punto ho smesso di avanzare io.
Quando lentamente ma costantemente la sensibilità cede il posto all'indifferenza. Quando della vita hai visto quasi tutto e sei a posto anche così. Quando nulla più ti stupisce tranne lo spettacolo della natura.
Conosco i miei limiti e so di non essere colta, ma mi reputo una persona intelligente. Ho studiato e studio tuttora una delle materie forse più ostiche... la vita. E so ad esempio che è composta da molti rami, e che durante il suo corso questi rami crescono, si fortificano, germogliano... alcuni addirittura si intrecciano tra loro formando dei nodi, diventano legami saldi. Altri ci provano, ma non arriva abbastanza linfa e ben presto si spezzano.
Ti capita mai? Quel bisogno di chiudere gli occhi e scrollarti il mondo di dosso. A volte per rigenerarti basta un prato, il sole, il vento, il cielo azzurro e un filo d'erba che ti solletica la guancia.