Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Ho debellato gli anticorpi del passato, non più immune alla speranza, fallo ora, contagiami di te.
Composta venerdì 28 marzo 2014
Ho debellato gli anticorpi del passato, non più immune alla speranza, fallo ora, contagiami di te.
Anche i tuoi piedi freddi, sotto le lenzuola invernali, mi scaldano la vita.
"Vedo qualcosa di nuovo nei tuoi occhi." "Davvero? Cosa?" "Noi."
Ero convinto che se ti avessi stretto un po' più forte, le nostre costole si sarebbero inevitabilmente aggrovigliate.
E poi arrivi tu, a disegnare nuove prospettive, a insegnarmi la notte, a indicarmi la via per perderci nel mondo, a scuotere l'incanto, far cadere frutti nel mio tempo. E poi arrivi tu, dove orma mai era stata lasciata, parola mai proferita, non so da dove, forse da sempre, a dispetto del mai, afferra la mano, portami ovunque vuoi, ovunque noi.
Vieni qui, sul mio petto. Ascolta il ritmo irrequieto del nostro futuro.
È un frastuono emozionale, potresti abbassare il volume del tuo sguardo?
Vivo di baratto sentimentale, cedo il mio superfluo in cambio del tuo essenziale.
Non possiedo nulla, ma ho te che sei il mio tutto.
Ho corrotto l'inverno per donarti un soffio di primavera.