Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Il tuo abbraccio anestetizza i miei inverni, allaga i miei inferni.
Composta venerdì 6 dicembre 2013
Il tuo abbraccio anestetizza i miei inverni, allaga i miei inferni.
Ho un paio di biglietti per un tramonto, vieni con me?
Dedicami tuoi sospiri, l'intingerò nella mia pelle. Dipingimi dei tuoi occhi, m'improvviserò cielo in cui confondersi.
Anche ieri notte ti ho sognato, come sempre, poi mi sono addormentato e nulla più.
Affidami i tuoi giorni come il gabbiano fa col vento, li farò volare.
Mi chiedo scusa per tutte le volte che non mi sono presentato agli appuntamenti con me stesso, per le promesse fattemi e mai mantenute, per aver rimandato il mio riscatto, per non aver mai trovato tempo da dedicarmi, per quando stavo male e non c'ero al mio fianco. Mi chiedo scusa se ho omesso di soccorrermi quando imploravo aiuto. Ero via da me, ma mi sono ritrovato.
Mi auguro di riscoprire il Natale con l'animo di un fanciullo ormai mimetizzato nel grigiore della consuetudine, nell'oscurantismo emozionale, un arcobaleno latente pronto a dipingere i cieli del futuro.
Per Natale, scartiamo i nostri sogni, vestiamoli di coraggio, facciamo sì che questo giorno profumi di opportunità, che diventi il punto di non ritorno sulla via della felicità.
Quest'anno, per Natale, ti regalerò semplice presenza, oltre le convenzioni, oltre le convinzioni, per convincerti che ci sarò tutti i 25 dicembre della nostra vita.
Quanto piccolo mi appare il mare da quando navigo nei tuoi occhi.