Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Benvenuta nella mia vita. Accomodati pure. Scusami per il disordine, ma non aspettavo visite, non più ormai. Mettiti a tuo agio, fa' come se fossi nella vita tua.
Composta giovedì 9 gennaio 2014
Benvenuta nella mia vita. Accomodati pure. Scusami per il disordine, ma non aspettavo visite, non più ormai. Mettiti a tuo agio, fa' come se fossi nella vita tua.
Ho l'anima in riserva, ma voglio rischiare tutto se tu sei la meta.
"Giornata pessima e fa un freddo cane fuori, vuoi qualcosa di caldo?" "Sì, te."
Noi, seduti in fondo a un vecchio tram, isolati dalla normalità, incuranti del tempo, sopraffatti dal sogno, un incanto insolente, un viaggio di noi.
Ogni vocale, consonante, virgola che la mia penna possa cucire assieme, veste aderente sulla tua pelle; io descrivo te mentre scrivo di me.
Non mi è mai piaciuta l'espressione "fare l'amore"; il mio sentimento non lo fabbrico, non lo produco, non lo costruisco. Respira autonomamente, esiste indipendentemente da noi. Io e te semmai gli diamo un senso, lo sublimiamo, lo consacriamo, ma non lo facciamo.
Grazie per aver adornato della tua presenza gli spazi vuoti delle mie assenze.
Accanto per sorreggerti, dietro per osservarti, avanti per proteggerti, ma se non ti vive dentro, i centimetri non contano.
Non ti ho scelto. Non sei un'opzione, una preferenza, un'alternativa. Tu sei la mia tappa obbligata sul sentiero della felicità.
"Come hai fatto a riconoscermi tra tanta gente?" "Quale gente?"