Insieme di parole sconnesse, di rime baciate, di gioie e scommesse, messaggi non chiari, per non far capire, gli amori e i sentimenti, tu non mi senti, sei superficiale... rimane la mia vita, le emozioni, la mia storia e quel che vale, tutte le mie ragioni, le mie virtuali sensazioni. Ma con la poesia metto le ali, e volo cerco quel che manca, tra le notti stellate quando la luna è stanca. Il cuore soffre, non vuol più trattenere, scrivo per quelli che riescono a capire, e a riconoscersi nelle mie poesie.
La voglia di sentirti pienamente donna e la paura, ancora in te è continua guerra, non affrontare, è dura, non calcolare, sarà un'altra avventura? Che vuoi che sia, lasciati andare, non serve sia per sempre, comincia ad amare, si pensa sempre troppo e si lascia stare, per quanto vuoi negarti all'amore, non hai paura d'invecchiare? Ancora bella, dolce, seducente, ma la paura di essere coinvolta, di dare alla tua vita quella svolta ti fa tremare, ti sconvolge la mente sola nella tua stanza, rimani a pensare... Vale la pena forse di tentare, buttarsi e perdere la testa oppure raccogliere i cocci della tua vita e di quello che resta.
Dall'America, mo se so inventati, sta festa tanto arrinomata puro l'Italia ogni anno s'è aggregata, nun ce saremo troppo allargati; ma a me me pare l'urtima stronzata. Metteno le zucche in bella vista, le svotano, le pittano, tutti se vestono da streghe, come se nun ce l'avemo già e a certe zucche ce mettono un cerogeno pe le fa illuminà. Co tutte ste zucche vote che ce stanno, tra quelle vere e finte me confonno, nun s'arriconoscono pe certo co tutti sti cervelli che se so fumati, valli a ritrovà dove so annati. Doppo sta demenziale festa, tutti devono rientrà nei ranghi, ma la mattina pe fa funzionà er cervello, so tutti stanchi.
Amore ascolta il mio respiro non parlare sentirai solo il mio cuore lasciati scivolare tra brivido infernale ed estasi totale. Abbandonati e segui le tue mani le mie mani vivi con loro tutto di me la pelle e il suo profumo nel dolce e nel veleno tutta prendimi. A morsi e graffi sentirai la voglia ed il desiderio che ti fa come foglia ed io vento... ti lasci trascinare sopra questo sogno lasciami fare potresti morire ma ora stringimi, baciami sono tua... voglio sentirti gridare.
La mano su quel viso provato, amore sono qui, non ti ho lasciato, provo ad accarezzarti, a baciarti, ma non mi stringi più, non mi chiami più mamma, non mi parli più, non posso far altro che guardarti. Amore sono qui, quanto tempo è passato, non aver paura, sei sempre il mio bambino, ricordi la favola dell'agnellino, che tanto ti piaceva, te la racconterò sempre e ancora, finché mi starai a sentire. Amore sono qui, da questa stanza non riesco ad uscire, voglio essere la prima a vedere i tuoi occhi, che senza parole mi riuscivano a capire. Maledetto quel giorno, e quella moto, bella da morire, si da morire, per i tuoi 18 anni, ed ho rischiato d'impazzire, ancora la torta con il fumo delle candele, non ho saputo frenarmi, guarda giù dalla finestra amore, c'è il tuo regalo parcheggiato, non mi hai più sentito e sei scappato. Amore sono qui, torna dalla tua mamma, fai presto. Ma non sei riuscito più a sentire.
Siamo sognatori, poeti, giocolieri, pagliacci con maschere e trucchi, poi semplici uomini, persi tra domani e ieri, tra mucchi di rime e parole che fanno sognare, fanno piangere, fanno pensare. Scriviamo per il nostro piacere, la nostra è voglia di comunicare, spesso denunciare, cercar di capire. Per chi ci vuol seguire, si troverà a giocar con le parole, confidenze, peccati, sogni inventati, desideri avverati e no, concetti sballati, passioni controllate, ed una serie di bugie, per i più sbadati. La voglia che ci preme è dentro, non si può contenere, siamo forse capricciosi a volte o eterni bambini, ma questo nostro gioco di parole è un bisogno per sentirvi vicini.
Non avere pace non avere me che comunque sola affamata d'amore pretendevo te. E non avevo occhi non capivo niente eri dentro l'anima prigioniera io. Come lama sempre mi colpivi il cuore sangue senza parole senza alcuna consolazione perché per forza ti volevo e la tua attenzione. Eri sempre vago quel poco che mi raccontavi per tutto il giorno ricordavo pensando per il tempo che non c'eri. Finalmente ho imparato un no! E poi un altro ed un altro ancora e mi piaceva di più che quel poco amore che mi concedevi. A chi dovevo il mio corpo e tutto quel che avevo a me, finalmente libera mi guardavo allo specchio rifletteva la mia vecchia immagine. Ho buttato quel che era di te fuori... fuori da me ora amo il mio viso ed il sorriso, che più non conoscevo mi accarezzo, mi amo sono bellissima e non me ne sono accorta non me l'hai detto mai ora sono libera e felice che te ne vai.
Con le mie mani darò forma alle emozioni, ai miei giorni tristi, ai momenti persi, gioia nei colori, musica e poesia. Darò vita alla morte, cambierò la sorte, col mio pennello il sole avrà più luce, del mare sentirai la voce. Darò forma ai sogni ai miei desideri, salirò per colli, sfondando ogni scuro e cadrò in fondo, sempre più insicuro. Salirò nel cielo insieme a quelle rondini, per seguirne il volo. Fermerò il tempo, sul viso di chi mi ha voluto bene, sarò per voi pagliaccio e funambolo, venite avanti, sarò tutto quello che volete nelle mie tele, nelle mie creature a cui darò vita col mio cuore. Vi regalerò un po' di fantasia, per chi vorrà seguirmi in questa mia follia.
Nelle mie poesie troverai me, quello che ho avuto la mia storia in frasi scritte ed in quelle solo pensate perché il coraggio a volte l'ho perduto.
Ricordi che volevo mettere da parte cicatrici che fanno ancora male ma in quello specchio ci sono sempre io mentre il tempo passa e mi riconosco nelle giornate tristi come d'autunno in un intricato bosco...
Forse ho sbagliato nel concedermi troppo nell'amplificare i sentimenti nel confidare tutti i miei tormenti nel riporre fiducia a chi non meritava sono qui a fare il mea culpa non volevo certo farmi dire brava...
Nonostante tutta l'esperienza non riesco a cambiare agisco sempre in buona fede e metto al primo posto la speranza.
Molto è scivolato sul mio viso ma qualche ruga segna ogni passaggio ho trovato alla fine un comodo posto e mi sono fermata non era certo il mio sogno mi sono adattata la vita spesso non ti fa scegliere come tu vorresti ma ti fa sognare ancora come potresti... ed io ho trovato nello scrivere e nella fantasia per fortuna un'altra via...