Dalla strada luci colorate, si accendono e si spengono e danno gioia a questa stanza vuota piena di ricordi. Sola, con la televisione che mi fa compagnia, ho preparato la tavola con cura, l'albero è senza regali, il fuoco acceso nel camino, non mi son lasciata andare, nonostante le delusioni continuo a sperare, con la voglia di ricominciare. Ogni volta dico è l'ultima, che passo qui da sola a pensare, il mio gatto è l'unico mio amico, lo accarezzo, mi vorrebbe consolare. Nella vita ne ho perse di occasioni, ho sempre rimandato e non ho mai pensato che il tempo sarebbe passato. Guardo la neve che scende lieve, tutto è ovattato, dalla strada non sento più i rumori, sono qui da sola, con tutta quella gente fuori...
Ancor caldo quel talamo, profumava d'amore, io seduta sul letto a guardarti, ne sentivo l'odore. Profumo di te, di lei, dei respiri il rumore, ancor piena la stanza, e sentivo il calore. Nei tuoi occhi, la voglia di me, continuavi a fissarmi, ma passavano l'ore, io vogliosa e tremante, situazione eccitante, scrutavo i tuoi gesti, diventavo l'amante... Poi una mano sul viso, un bacio e all'improvviso tutto viene normale, e sul letto abbracciati, non pensare più a niente. Non sentire la colpa, liberare la mente, né futuro, ne presente, solamente il mio cuore, accelerava i battiti, e di nuovo profumo di te e di me, nell'estasi d'amore.
E sono ancora quì, col cuore straziato, eppure mi hai ferito, tradito e lasciato. Ora sei tornato e mi hai trovato, come sempre è stato. Un bacio una carezza, e pensi che tutto è passato. Quando darò retta alla ragione quando sarò costretta a dire al cuore: tu non sei in prigione. L'amore non ha occhi per vedere ma dovrò farmi curare per vederti ancora e ancora entrare ed uscire.
All'unisono, musica e poesia, han preso posto nel mio cuore, come melodia. Respiro amore, grido amore, con cuore sereno e la mia vita è scritta in una canzone che canto tutti i giorni. Ha qualche nota stonata, ma l'ho subito corretta e dimenticata, ormai fa parte delle mie esperienze con il cuore e con maestria sveglio assopite coscienze. Chi vuol leggermi, sono un libro aperto, sentirà nelle parole e nelle note delle mie poesie il mio concerto.
Ipocrisia è fingere di essere quello che non sei, non lasciarsi andare, pensare e non voler trasmettere, perché filtrare quello che si vuole e trattenere. Ipocrisia è soffrire per non poter gridare, dentro ti fa male, non poter dire, fare, amare, bisogna fare sempre compromessi tra la lingua e cervello. "mostrati come sei"! Ipocrisia è non dar retta al cuore, vivere senza tanto pensare, all'anima non piace questa continua bugia. Ipocrisia è non avere coraggio di esprimere i propri sentimenti, non trattenerli, o prima o poi ti penti.
Ancora un bacio, prima di partire, ci separerà la guerra, amore ma tu sai che qui mi troverai, quando potrai tornare. E contava i giorni, tra lettere e telefonate, ma quella macchia di sangue, su quel foglio sgualcito, l'aveva preoccupata. Cominciò a pensare, che forse il rischio c'era e venne la sera ed un'altra ancora, l'ultima lettera, l'ultima telefonata, quella macchia e poi più niente. Suonarono alla porta, a tarda ora, quasi se lo aspettava, con quelle divise e quella bandiera... Aprì l'uscio sperando di sognare, ma la notizia le scosse il cuore. Era proprio il suo amore, rimasta una medaglia, solo un fiore, lacrime e dolore. Ho ricordato quel giorno, mentre partivi, questo mi è rimasto di te, un ultimo bacio, non ho potuto seppellirti, né ti ho potuto rivedere dilaniato da una bomba, mentre l'ultima lettera scrivevi...
Scorrerò con le labbra le tue forme carezzando lentamente dove più mi vuoi. Mi piace quando mi guardi dolcemente non riesco a dirti una parola la voglia è tanta e parla per me sola senza farsi sentire ma ti assicuro, ti farò morire. Un solo bacio che dura da una vita quella che tu mi hai dato da quando ci sei Il tuo ed il mio respiro ed un unico profumo ormai confuso in un abbraccio.
Un viaggio, cambio la mia vita, con coraggio riempio la valigia Metto cose per me preziose cose che magari sembrano inutili il tempo che mi è costato pensare e cercare di partire un fiore che hai lasciato appassire un profumo che è stato sempre difficile sentire per quei momenti, sempre pochi che mi hai voluto regalare eppure ti ho amato da morire e quel mio aspettare dietro ai vetri appannati, cercando di capire ora dormi, non voglio svegliarti, un ultimo bacio e potrei ripensare meglio uscire dalla tua vita senza farmi sentire.
E poi volevi dirmi ancora solo una parola ma senza più la vita forza nella voce e mi rimane la rabbia per non aver sentito... quell'ultimo desiderio che con te hai portato lasciandomi da sola e poi non volevi ancora abbandonare vivere ancora per noi che tanto hai amato ed odio quel cuore che ti ha tradito odio quel tempo che abbiamo perduto sempre poco quello che hai vissuto sai bene che se il giusto è stato non è mai morto solo passato...
Ancora ti respireranno quanti intorno a te ti avranno nelle gocce di pioggia nelle nuvole, nel sole. Sarai aria pura, sarai fiore sarai ferita che fa male sarai zucchero e sale sarai spruzzi di mare e trine e merletti da cucire sarai un racconto da finire le foto di un tempo sarai un bel ricordo nel cuore di chi ti ha conosciuto. Lascerai il segno sul viso dei tuoi figli e non si può cancellare sarai con tutti noi, si, aria da godere perché pulita, profumata finalmente libera di respirare. Una margherita sbocciata e colta poi pestata e che il dolore trasforma per questa terribile malattia. Ma tu sei rimasta sempre una fata una bella farfalla che non invecchia che non perde colore hai sparso per il mondo con la tua infinita dolcezza, il tuo amore.