Passarti davanti per avere un sorriso mentre riposi sulla tua poltrona ormai gli anni hanno solcato il viso eppure fai sempre da padrona spiando ogni movimento di tutti noi che ti giriamo intorno poi volgi lo sguardo perso al vento.... Non riesco a volte a capire la presenza dove sei con il pensiero noto spesso purtroppo la tua assenza. Se è vero che un giorno mi guidavi adesso lo faccio io con te ricordo la tua mano stretta nella mia, non mi lasciavi ero così sicura... ora non passa il tempo e mi ripeti ancora sempre le stesse cose d'inverno mi chiedi se ho innaffiato le rose e dimentichi tutto, il tuo sguardo distratto e ricorda soltanto il passato, l'orologio ormai è rotto mamma cara se è vero che con l'età si diventa di nuovo bambini avrò maggior pazienza e capirò dai gesti e dai tuoi sguardi spero di accompagnarti ancora tanto... ma mi ripeti sempre è tardi....
Non resta niente, stupide parole fanno ancora male e sento il freddo che è come ghiaccio sopra una ferita e continuo a sentire tutto quel veleno che non pensavo avessi mentre ti amavo.... Tentare ancora di chiedere scusa quando sai che non c'è più casa non ho più posto dove stare spero solo di non cadere di non lasciarmi andare forse il ghiaccio aiuterà a lenire ed addormenterà il dolore ma si scioglie in fretta e resta solo il freddo delle tue stupide parole...
Una tenda che ancora non ho chiuso ma spio quello che succede intorno dietro questi vetri ancora l'ultima speranza ancora guardo e prego sto aspettando che cambi il cielo a volte con lo sguardo perso senza trovare il dove e non riesco ad uscire mi sento fuori posto
E l'alba non mi crea emozione anche i monti che ho di fronte da dove nasce il sole la luce a volte acceca e la vita che mi nega il giusto coraggio.
Mi stavi dietro e mi cingevi il fianco spingendomi nel tango in un angolo buio ed eseguivo tutti i movimenti come fossi un automa senza sentimenti contro il muro e non poter fuggire son rimasta muta senza poi capire che volevi me senza coinvolgimento quando mi hai detto: si, ti sento.... E ti sentivo anch'io, ti sentivo mio per poco, ma forse disperatamente amata in un desiderio e passione travolgente incuranti di quello che eravamo e poi più niente stretta in quell'abbraccio, mentre la musica finiva mi stavi addosso con il tuo respiro ti ho respinto, anche se in quel momento non volevo... ed io uno schiaffo.... ed un semplice addio.
Dopo tutto questo tempo sembra quasi strano dire io e te siamo forse diventati un cuore, un anima ed uno stesso pensiero non c'è un attimo, anche se lontani sono in te per sempre capisco dai tuoi occhi quello che vuoi dire e dai tuoi gesti senza parlare allevio ogni tua pena e tu la mia sono il tuo caffè ogni mattina ed il latte e miele quando vuoi che sia non riesco a dirti mai quel no che tu speri che dica per poter discutere e litigare per poi fare pace, e provare a gridare ma è tutto inutile, lo sai e mi lascio andare ora non riesco a capire dopo tutto questo tempo sembra quasi strano questo... io e te.
Incontrarti per caso e pensare... per sempre una notte serena una stella, la luna ed intorno il chiarore che sà solo d'amore e quel canto lontano la campana suonava il mio cuore batteva è per sempre e chiedeva... le tue mani ed ancora la tua bocca e assapora la tua pelle il tuo odore, il respiro ed allora è la prova che stavolta è per sempre... era ora.
A te che hai saputo sciogliere ogni catena con la dolcezza e la pazienza ogni mia pena aspettando i miei tempi e allontanando le paure che mi portavo dietro per le mie avventure a te che per tutto il tempo non mi hai mai ricordato che quello che ho fatto era peccato la vita insiste sempre sulle stesse cose erano tristi e con tante spine ma sembravano belle come le rose e mi sembrava giusto e per sempre ma da quando ci sei tu per me... capisco che non era niente.
Quante volte solo pensata una parola che libera, mai pronunciata eppure semplice e non vuole uscire perché sulle tue labbra brucia da morire così riprendo vita ed ancora continuo a farmi usare come fossi un giocattolo piangi e ti fai credere e strilli quando non puoi averlo poi lo dimentichi nel fondo di una cesta e ne scegli un altro per appagare l'ego e più non ti accontenti perché solo io ti conosco e mi vieni a cercare sai per certo che qui mi puoi trovare e bastano le tue mani che frugano per sentirne l'odore quel mio carillon ancora tu farai girare e suonare finché e per quanto questo ti può piacere sarà forse questa parola a farmi poi sparire oppure mai detta mi farà morire aspettando che questo mio continuo accontentarti ti farà stancare e mi lascerai usata e distrutta... Ora basta ma non posso lasciare...
Morire poi sarà, ma tienimi con te e quel che sento dentro libererà quel fuoco bastano le tue mani, basta quel tuo rimani sarà come la prima volta... sempre come il primo tremare tra le tue braccia amore non voglio più scappare.
Cercare come l'edera un tronco da coprire affondare le radici per succhiarne la linfa sarai il mio alimento, aspetterò gelosa ti vedrò morire, sotto le mie foglie avvizzire ti stritolerò piuttosto che lasciare quando stremato e consunto cadrai a terra sarà per me arrivata la voglia finalmente di finire...
Cosa raccontarti di una donna e dei misteri che si porta dietro piccole cose e tutte da scoprire grandi segreti che dovrai carpire basta un sorriso, una carezza e la farai morire forse un po' ti farà soffrire e basterà un fiore ma senza quel suo bacio, penso che sarà impazzire se avrai pazienza di ascoltare imparerai a capire che non si vede dalla voce quello che vuole dire sarà anche falso tutto e dirà bugie ma dai suoi occhi non potrai sfuggire e senza aprir bocca imparerai a sentire la donna è un fiume e non potrai fermare l'acqua e quando è in piena non potrai arginare tanta è la forza che mette nell'agire e la rabbia così come la passione non potrai arginare contenere.... lasciala sfogare non costringerla mai in una prigione imparerai che amare è liberare il cuore e farlo volare sarà lui a scegliere dove posare.