Scritta da: Andrea Manfrè

Mi manchi

Giro per la strada
e non so dove sei,
ti vedo dappertutto
e non sai quanto ti vorrei,
e adesso che te ne sei andata
e forse non ritornerai mai più,
mi manchi,
mi manchi.

Io che ti ho sempre allontanato
dai pensieri miei,
ma per averti ora con me
non so cosa darei,
e giorni passano lenti
e chiedo perché non mi chiami più,
mi manchi,
mi manchi.

Provo ad immaginare
che cosa fai,
e ti vorrei telefonare
ma so che tu non parlerai,
non è così che doveva andare
quante cose non ti ho detto,
mi manchi,
mi manchi.

Ho pensato all'illusione
che ti ho dato,
ai pensieri che
non ho ascoltato,
al vuoto che lasci nella mia vita
che senza di te non ce la fa più,
mi manchi,
mi manchi.
Anonimo
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Lucio Dusso

    Se...

    Se sei stanco di tutto e di tutti,
    se ti senti tradito e deluso,
    se sei solo perché non trovi un amico...

    se la malattia ti ha stroncato ogni sogno,
    se il tuo vivere sa solo di morte,
    se non sai più donare un sorriso...

    se Dio non l'hai mai incontrato,
    se Dio ti ha soltanto deluso,
    se Dio per te ha il sapore di inganno...

    se non sai più sopportare te stesso,
    se nulla riesci a donare alle persone che ami,
    se vuoi ritrovare la gioia di vivere...

    un pensiero può diventare luce quando ti trovi al buio,
    un pensiero può diventare sollievo quando ti senti stanco,
    un pensiero può diventare carezza quando non trovi aiuto nella persona che speravi ti amasse
    In un pensiero può nascondersi anche Dio che ti vuole offrire la forza per poter vivere, che ti sa infondere coraggio per poter amare.
    Anonimo
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Celeste Fiore
      Da domani sarò triste,
      da domani.
      Ma oggi sarò contenta:
      a che serve essere tristi,
      a che serve?
      Perché soffia un vento cattivo?
      Perché dovrei dolermi oggi,
      del domani?
      Forse il domani è buono,
      forse il domani è chiaro,
      forse domani splenderà ancora il sole.
      E non vi sarà ragione di tristezza.
      Da domani sarò triste,
      da domani.
      Ma oggi,
      oggi sarò contenta;
      e ad ogni amaro giorno dirò:
      da domani sarò triste.
      Oggi no!
      Anonimo
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Elisabetta

        Per scoprire...

        Per scoprire il valore di un anno,
        chiedi a uno studente che è stato bocciato all'esame finale.
        Per scoprire il valore di un mese,
        chiedi a una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.
        Per scoprire il valore di una settimana,
        chiedi all'editore di una rivista settimanale.
        Per scoprire il valore di un'ora,
        chiedi agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.
        Per scoprire il valore di un minuto,
        chiedi a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.
        Per scoprire il valore di un secondo,
        chiedi a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.
        Per scoprire il valore di un millisecondo,
        chiedi ad un atleta che alle Olimpiadi
        ha vinto la medaglia d'argento.
        Il tempo non aspetta nessuno.
        Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore.
        Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.
        Anonimo
        Vota la poesia: Commenta

          E se domani

          E se domani andrai via
          Resterò prigioniero del vuoto
          Carezzerò triste il tuo pensiero Vivrò memore del tuo volto
          Vivrò della dolcezza
          Che mi hai dato
          Di ogni momento buio
          Di ogni attimo di luce
          E ti amerò ancora
          Come so amarti io
          Con il tormento nel cuore
          Con l'estasi dei sensi
          E vivrò pieno di te.
          Anonimo
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Elisabetta

            Oh, se potessi!

            Oh, se potessi,
            Gesù Bambino,
            farti dormire
            nel mio lettino!
            Da questa grotta
            portarti via
            là nel calduccio
            di casa mia.
            Io di dormire
            sarei contento
            sopra una sedia
            sul pavimento,
            purché sapessi
            che tu, mio Re,
            dormi e riposi
            meglio di me.
            Ma la maestra
            mi ha detto a scuola
            che tu domandi una cosa sola:
            non la mia casa,
            non il mio letto,
            ma solo un cuore pieno d'affetto.
            Se questo chiedi,
            questo ti dono:
            con lo promessa di essere buono.
            Anonimo
            Vota la poesia: Commenta
              Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di
              un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una
              ferita al pollice.

              Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.

              Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata
              oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo.

              Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento
              che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io
              della ferita.

              Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli
              strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.

              Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro
              appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.

              L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per
              far colazione con sua moglie.

              Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da
              tempo dall'Alzheimer.

              Gli chiesi se per caso la moglie si
              preoccupasse nel caso facesse un po' tardi.

              Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.

              Ne fui sorpreso, e gli chiesi 'e va ancora ogni mattina a trovarla
              anche se non sa chi è lei?

              L'uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla
              dicendo: "Lei non sa chi sono,
              ma io so ancora perfettamente chi è lei

              Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai:
              'Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita.

              Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è
              l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.

              Le persone più felici non sono
              necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che
              traggono il meglio da ciò che hanno.

              Spero condividerai questo messaggio con qualcuno cui vuoi bene, io
              l'ho appena fatto.

              La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di
              come danzare nella pioggia.

              Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che
              incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.
              Anonimo
              Vota la poesia: Commenta

                È da sempre

                È da sempre che ti cerco
                in ogni dove invento il tuo sguardo
                a piedi nudi ascolto i tuoi passi
                nella notte che allontana i rumori
                tra pagine bianche che vorrebbero traboccare di poesie
                tra rami di alberi secolari che sfidano il cielo

                È da sempre che ti cerco con la lanterna del cuore
                per far luce senza abbagliare
                sottovoce per non violare il tuo silenzio
                nell'alba che dicevi di amare
                al tramonto che mi rende incapace di parlare

                È da sempre che ti cerco
                nella musica che ha segnato il nostro viaggio
                dal ritmo lento dal quale ci siamo lasciati cullare
                nelle notti senza tempo come gabbiani in cerca di pace

                E sul sentiero che fiancheggia la collina della luce
                ti ho ritrovato com'eri, con gli occhi pieni di gioia e le mani
                calde di piacere! È bastato uno sguardo, l'incontro
                delle nostre voci fuse come melodie, il nostro percepirci,
                il solo esserci, il riscoprirci ancora misteriosamente attratti,
                per ritornare a quell'incanto che sapevamo da sempre solo nostro!
                Anonimo
                Composta domenica 8 settembre 2013
                Vota la poesia: Commenta