Scritta da: Mela Favale
Non piango mai per te
basta il cielo a farlo per entrambi questa sera.
Affacciati... so che anche tu puoi vederlo.
Perché io ti sento... ogni mio senso è catturato da te;
Ti sento quando un fiocco di neve si posa per terra,
quando una foglia secca si stacca da un ramo;
Ti assaporo nei gigli freschi di stagione
e nel gelato alla nocciola
Posso annusarti nella vaniglia di una ciambella appena fatta,
nella boccetta di un profumo di buona marca;
Posso vederti in un riflesso ceruleo degli occhi di Marika,
Nella luce del faro che illumina le case.
Ti accarezzo quando stringo un porcellino di peluches e
quando abbraccio il cuscino il sabato sera.
Ma soprattutto è il mio sesto senso che mi parla di te;
so bene quando stiamo guardando la stessa stella,
quando stiamo ascoltando la stessa musica,
quando stiamo pensando alla stessa cosa...
quando i battiti del mio cuore hanno la stessa frequenza dei tuoi.
Anonimo
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    Scritta da: Anonimo Anonimo

    Quello che vorrei

    Lontana sei inconsapevole,
    la tua inventiva mi stupisce,
    originale in questa indifferenza
    io non posso far altro che sognarti.
    Lo faccio ogni notte,
    mi lascio trasportare da dolci pensieri
    e viziare da quelli della carne.
    Ti confesso che un pensiero costante mi assale,
    porterei indietro ogni secondo
    pur di riviverti.
    Ogni notte parto per vasti campi,
    rimango nascosto nella nebbia,
    mimetizzato tra gli alti fusti,
    in sospensione tra sogno e realtà
    mi isolo e ritorno da te.
    Sogno di portarti con me,
    lì in quei campi che non esistono,
    dove ti affronterei tra l odore della rugiada
    e la fredda luce della luna.
    Ti inviterei a combattere le tue paure
    e a conoscermi in quei teneri sogni,
    ed è forse solo così che sentiresti
    l'urlo straziante del mio cuore
    che ancora ti cerca.
    In quei campi aleggia una strana aria
    quasi sensibile al tatto,
    tu saresti confusa,
    lontana da tutto,
    e circondata da quell'aurea
    misticamente respirerai il mio profumo
    e ti sazierai.
    Assisterai alla morte dei tuoi problemi
    e curiosa ti allontanerai.
    La luna maternamente ti parlerebbe
    mostrandoti il suo lato scuro,
    ti racconterebbe i miei segreti che come un bambino,
    in tutti queste notti,
    ho saputo confidarle.
    Tu, libera dai pensieri
    stupita da tutto rimarresti lì ad ascoltarla,
    io complice della scura notte
    sarei lì ancora nascosto a guardarti e desiderarti.
    Poi al cenno di un tuo riposo,
    ti sorprenderei raggiungendoti,
    abbraciandoti colmerei il mio desiderio di te
    e tu incredula rimerresti immobile,
    rapita dall'estasi e dalla mia dolce voglia.
    Danzeremo uniti in un abbraccio,
    come due teneri amanti
    ci sporcheremo di quella misteriosa terra,
    resi complici dal desiderio.
    Alla fine esausti riposeremo
    abbracciati sull'erba,
    e attenderemo l'alba di un nuovo sogno.
    Anonimo
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      Mamma

      Ciao Mamma,
      tu che mi guardi da lassù,
      tu che te ne sei andata via troppo presto,
      porgimi la mano.

      Dammi la serenità,
      la dolcezza,
      l'amore.

      Dimmi che non sono malevole come mi hanno descritto.

      Fai capire a lei che l'amore non ha catene,
      fai capire a lei che l'amore non può finire.

      Vorrei essere compreso,
      Vorrei amare ed essere amato,
      Vorrei riuscire nella mia vita,
      Ma non ho più la forza per proseguire.

      Cara mamma,
      tu che mi guardi da lassù,
      porgimi la mano,
      portami via con te.
      Anonimo
      Composta martedì 15 giugno 2010
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        Non c'è limite...
        se non in noi stessi...
        non c'è nulla che possa prevalere.
        Se non in noi Stessi!
        Vieni con me... lasciati guidare...
        vieni con me... non temere...
        vieni con me... lasciati andare...
        ti porterei dove tu non sai...
        ti condurrò dove tu non sai...
        ma ti accompagnerei...
        se pur per un breve tratto...
        per quel tragitto,
        a te ancor sconosciuto
        e non temere non troverai
        né difficoltà
        né ostacoli...
        né Limiti...
        Se non quelli che tu porrai
        Ma... se vieni con me...
        Se decidi di farlo...
        Allora... so già che ti perderai...
        Bevi con me dallo stesso calice
        Un vino rosso... rubino
        Nero d'Avola in purezza...
        Il tuo preferito...
        sorseggiandolo dallo stesso calice...
        gusta anche me...
        Adesso chiudi gli occhi...
        Lasciti andare...
        non pensare...
        non porre né limiti
        né resistenze...
        Perché adesso...
        ti porto via con me...
        ti porterò in un luogo
        che va oltre la realtà
        un luogo...
        dove non vi regna null'altro che
        Il Piacere,
        l'estasi,
        l'oblio
        l'abbandono
        "Al Piacere Assoluto"
        Un luogo che potrai raggiungere...
        Solo insieme a me...
        chiudi gli occhi,
        dammi la tua mano
        e tienimi su di te...
        stringimi forte
        avvolgimi più che puoi...
        con la forza delle tue braccia
        mani... curiose si cercano...
        si legano come stringhe...
        legate come corde di seta nera
        e null'altro sentono...
        null'altro che il mio corpo
        sopra di te... sopra le tue gambe
        cercati... cercami... scopriti...
        gustami... annusami... leccami...
        fatti assaggiare, fatti sentire...
        fammi sentire... sentire di più...
        fino a morire... morire di piacere!
        Corpi ormai umidi... caldi
        irrequieti... desiderosi...
        docili e indomabili...
        si muovono in preda ad una follia pura
        fino a perdersi...
        dentro un "Estasiante Piacere Assoluto!"
        in quel momento correremo insieme,
        ed insieme giungeremo in quel luogo
        dove tutto è leggero... dove tutto genera
        ... l'Origine di tutte le cose.
        In quell'istante riuscirai a vedere
        dentro i miei occhi... tutto ciò che è in te
        Qui, dentro di me...
        un viaggio intenso
        stancante... avvilente
        ma un viaggio che fino d'oggi
        avevi rimandato ormai da troppo tempo...
        ma vale la pena...
        vale la pena di farlo,
        voglio fare questo viaggio con te...
        ancora...
        ancora e un'altra volta e ancora...
        fino a sfinirci... fino a morire.
        Anonimo
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          Scritta da: Assia & Niki
          Impara ad ascoltare prima di parlare,
          impara ad osservare non fermarti solo a guardare,
          impara a scoprire l'essenza dell'anima prima ancora dell'apparire,
          impara a donare prima di pretendere di ricevere
          è nelle cose semplici che arricchirai la tua vita e scoprirai l'essenza del vero amore.
          Anonimo
          Composta venerdì 26 agosto 2011
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            Scritta da: Buisnessman

            Il trionfo della viltà

            Che l'amore trionfi sussurrò colui
            che era definito il vile,
            colui che per le sue colpe era stato trafitto da qualsiasi verbo
            che le persone erano un grado
            di proferire in base a una sola campana suonante.
            Da uomo schernito,
            lui si alzò, guardo tutti e disse:
            "che il mondo non mi abbia donato la perfezione io lo so,
            ma mi ha donato la capacità di capire il mio errore e trasformalo
            nel mio vantaggio più grande.
            Chi parla è colei che l'amore non sa cos è e lo usa per dare
            più corpo alla sua vita priva di evento,
            al suo spirito privo di sogni.
            Che l'amore trionfi,
            ma per chi lo usa per sentirsi meno solo
            sia il più grande dolore della sua vita"
            questo è l'uomo vile,
            che in un battito d'ali e uno sguardo rivolto al cielo,
            cancella il suo passato e rivive nel sorriso di quelle persone
            per cui lui è il valore non ciò che rappresenta.
            Anonimo
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              Scritta da: Pierre

              Notte di pianto

              Il ripetersi incessante d'armonie di pianto,
              ricordi sparsi, persi rancori
              lacrime d'odio e di dolce perdono,
              grida mutate dal pianto,
              desideri, sopiti nell'animo,
              di dolcezze nel mondo sparse
              e nel cuor svanite

              Un lamento costante permane
              nello stravolto volto avvolto nel pianto,
              eterno e muto in frammenti
              tra delicati e devastanti eventi,
              Un lamento sparso nel vuoto
              di un anima dolorante
              che implora dolcezza

              Il gridare d'una sola notte
              di freddo lacrimare,
              il rifletter del vile dolore,
              il tremare della delusione
              coglie convulsi spasmi di pianto
              che, implacabili, conducono
              l'anima a vani pensieri

              Il ricordo di tenere voci,
              suadenti menzogne,
              tormento dell'anima affranta
              e sorgono tra fiumi di pianto
              ingenui perché.
              Ampolle di cristallo s'infrangono,
              fittizie illusioni di relazioni sopite

              Deluse speranze, illuse e tradite,
              rantolano morenti tra crudeli realtà,
              come pesci su nuda roccia
              ma non spirano, vivono sofferenti e contorte
              tra mari di sangue versato
              dal cuore impigliato e squarciato
              da acuminati rovi di false promesse...

              Nulla... né rancore né odio...
              Nulla... nemmeno conforto.
              Solo cupa rassegnazione,
              pace corrotta da un nero oblio,
              vuota serenità dal sapore di morte...
              Un Nulla vorace che tutto divora...
              Unico superstite.
              Anonimo
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