Scritta da: Mela Favale
Non piango mai per te
basta il cielo a farlo per entrambi questa sera.
Affacciati... so che anche tu puoi vederlo.
Perché io ti sento... ogni mio senso è catturato da te;
Ti sento quando un fiocco di neve si posa per terra,
quando una foglia secca si stacca da un ramo;
Ti assaporo nei gigli freschi di stagione
e nel gelato alla nocciola
Posso annusarti nella vaniglia di una ciambella appena fatta,
nella boccetta di un profumo di buona marca;
Posso vederti in un riflesso ceruleo degli occhi di Marika,
Nella luce del faro che illumina le case.
Ti accarezzo quando stringo un porcellino di peluches e
quando abbraccio il cuscino il sabato sera.
Ma soprattutto è il mio sesto senso che mi parla di te;
so bene quando stiamo guardando la stessa stella,
quando stiamo ascoltando la stessa musica,
quando stiamo pensando alla stessa cosa...
quando i battiti del mio cuore hanno la stessa frequenza dei tuoi.
Anonimo
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    Ti voglio bene

    Ti voglio bene non solo per quello che sei, ma per quello che sono io quando sto con te.
    Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso, ma per ciò che stai facendo di me.
    Ti voglio bene perché tu hai fatto più di quanto abbia fatto qualsiasi fede per rendermi migliore,
    e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.
    L'hai fatto senza un tocco, senza una parola, senza un cenno.
    L'hai fatto essendo te stesso.
    Forse, dopo tutto, questo vuol dire essere un amico.
    Anonimo
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      Scritta da: F4B10Z

      22 Settembre

      Tempo.

      Inesorabile compagno,
      odiato nemico.

      Dalla felicità dell'amore,
      alla consapevolezza della solitudine,
      ed il tempo che dovrebbe dar conforto,
      rende tutto più amaro.

      Ed ora, 22 Settembre,
      anniversario di quel che era,
      e che non hai lasciato potesse essere,
      sono qui, a scrivere.

      Scrivo qualcosa che brucia ancora,
      sulla mia pelle, sulle mie labbra,
      direttamente impresso a fuoco,
      sul cuore.

      Odiami. Portami rancore.
      ... ma non dimenticare mai.
      Anonimo
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        Scritta da: Daduncolo

        Sento le sirene

        Sento le sirene di
        tanto in tanto,
        recluso in profondo
        rifugio segreto,
        trascorro la gran
        parte dei miei giorni,
        la luce di una candela
        e qualche buon libro
        ammazzano il tempo
        infinito.

        Una radio trasmette
        notizie mentre lo
        sguardo segue le
        mie orme nella
        stanza buia.

        Il riflesso sullo
        specchio, il tocco
        delle campane di città,
        una pena infinita
        e una speranza lontana
        anni luce.

        Sento le sirene di
        tanto in tanto, la paura
        cresce nei miei occhi,
        l'intenso suono arresta
        il mio respiro, il
        marciare interrotto dei
        soldati verdi nelle strade
        è un continuo precipitare
        nel vuoto.

        Non mi resta che pregare,
        lo faccio di tanto in tanto,
        quando non riesco a
        svegliarmi da un brutto
        sogno.

        Sento le sirene di
        tanto in tanto,
        come di tanto in
        tanto osservo la
        stella di David
        sul mio braccio.

        Piango nel silenzio,
        il ricordo di mia moglie
        uccisa nel grigiore dei
        miei occhi, sale la
        rabbia al cielo, tento
        di trovare un po' di
        giustizia, inseguo
        invano quel desiderio
        fiorito nel cuore, il
        nostro sogno di famiglia
        è divenuta una lontana
        stella nel cielo.

        Sento le sirene di
        tanto in tanto, l'aria
        è infetta da rancore
        e noi esule anime
        costrette a fuggire
        per continuare a
        vivere nella terra
        del genocidio, abbiamo
        mollato, il coraggio
        ci è mancato.

        Sento il mio destino
        marciare nel campo
        della morte, sento
        il vento soffiare
        così forte, che
        penso d'esser
        divenuto già
        polvere.
        Anonimo
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          Mamma

          Ciao Mamma,
          tu che mi guardi da lassù,
          tu che te ne sei andata via troppo presto,
          porgimi la mano.

          Dammi la serenità,
          la dolcezza,
          l'amore.

          Dimmi che non sono malevole come mi hanno descritto.

          Fai capire a lei che l'amore non ha catene,
          fai capire a lei che l'amore non può finire.

          Vorrei essere compreso,
          Vorrei amare ed essere amato,
          Vorrei riuscire nella mia vita,
          Ma non ho più la forza per proseguire.

          Cara mamma,
          tu che mi guardi da lassù,
          porgimi la mano,
          portami via con te.
          Anonimo
          Composta martedì 15 giugno 2010
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            Scritta da: Giulio Pintus

            Accordo scordato

            Neanche la seta
            ti aiuta stasera
            a trovare riposo,
            come un giro finito di giostra,
            rattrista il bimbo scherzoso,
            il sogno d'un tratto s'arresta
            impressa negli occhi,
            la faccia del mostro
            il bimbo ormai desto
            da un sonno indigesto.
            Dormendo il mostro non sempre è uno spettro
            a volte è un viso alabastro, la voce di un astro.
            Un volto nel sonno è un suono, un accordo
            riapro i miei occhi e poi me lo scordo.
            E gira, gira e rigira la giostra
            e suono ed accordo diventano inno della mia orchestra.
            Anonimo
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              Scritta da: MesaQueen
              Se amare è peccato allora amami e andremo insieme verso l'inferno...
              Se desiderarti è peccato, ti desidererò finché non brucerò nelle fiamme eterne...
              Se toccarti è peccato, la mia mano toccherà la tua pelle fino a consumarsi...
              Se pensarti ogni singolo momento del giorno e della notte e cercarti dovunque anche nei sogni è ancora peccato, credo che per la mia anima non ci sarà più scampo...
              Ma sarò ben lieta di finire nelle profondità della terra senza luce per aver amato te!
              Anonimo
              Composta domenica 11 settembre 2011
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                Scritta da: Giuditta C.

                Filastrocca del sole

                Sole che ridi e mi baci la faccia
                sento il calore delle tue braccia
                Con una mano mi copro gli occhi
                mentre mi tingi di scarabocchi
                Macchie, lentiggini e piccoli nei
                tutti i tuoi segni saranno miei
                Saran di tutti, saranno belli
                Racconteranno che siamo fratelli
                Figli del mondo, e come ogni gente
                nati dal tutto e dal niente.
                Anonimo
                Composta martedì 4 marzo 2014
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                  Scritta da: Danza di Venere

                  Esiste o non esiste

                  È un caso vedere le foglie volare spinte dal vento,
                  È un caso vedere un frutto cadere al suolo,
                  È un caso piantare un pesco e scoprire che nascerà un albero di pesche,
                  È un caso se le correnti marine si infrangono sugli scogli,
                  È un caso che il sole sorga ogni mattina,
                  È un caso pensare ad una rosa rossa come simbolo d'amore e passione,
                  È un caso incontrarti e pensarti intensamente,
                  È un caso vederti e conoscerti da sempre,
                  È un caso averti in mente continuamente,
                  È un caso apprezzare i silenzi in cui ci fissiamo,
                  È un caso, solo un caso.
                  Anonimo
                  Composta giovedì 9 marzo 2017
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