Un uccellino accecato, canterà melodie irripetibili il cui suono magico oltrepasserà le dure mura della tua anima.
Il cui canto di dolore sarà riconosciuto solo da chi ascolta il proprio da tempo.
Solo chi avrà in animo la sua spada ascolterà il fragore del tuono che ne avrà liberato il guerriero, e tra i bagliori di questa nuova luce, sentirà ridestarsi la propria voce interiore.
Raccoglierò un fiore per poi donarlo con amore all'altra me; Tu amica mia altro non sei che il mio stesso sguardo in occhi diversi; Tu amica mia altro non sei che il prolungarsi del mio sentimento; Tu amica mia altro non sei che la luce del vivere fatta donna; Tu amica mia altro non sei che l'altra me. Cleonice
Raccoglierò un quadrifoglio per donarla all'altra me. Tu amica non sei che la mia anima in un altro corpo; Tu amica non sei che il mio sentire nel tuo stesso sentire; Tu amica mia non sei che l'altra combinazione di me; Tu amica non sei che un'altra me. Silvana
L'altra me io vedo in te; L'altra me che del suo dolore ha fatto poesia; L'altra me che del suo cammino ha fatto fertile terra; L'altra me che del suo dolce sorriso ha illuminato la sua vita. Io in te vedo l'altra me. Cleonice
L'altra me la sento in te; L'altra me che con poesia esprime emozioni; L'altra me che camminando ha lasciato impronte; L'altra me che sorride con l'anima; Nello specchio ti vedo, sei l'altra me. Silvana.
Rifletti, è nel tuo intelletto la giusta strada per ricominciare; Rifletti la luce di quel sole, che splende al di sopra delle tue nuvole.
Rifletti, non sbaglia il cieco nel calpestare fiore; Rifletti talvolta giornate buie, e il tuo vivere sarà lo specchio dell’anima;
Rifletti, tu vedi il vivere attraverso il lutto della tua anima; Rifletti la luce che germoglia nel tuo cuore, e non la buia sentenza del tuo vedere;
Rifletti, solo mani attente sapranno raccogliere i giusti semi; Rifletti la vita che scorgi con gli occhi dell’anima, e vivrai per sempre di quello stesso riflesso.
Riflettete e riflettetevi, l’amore cova silenzioso nel vostro grande cuore.
Il volto dell'amore ha il tuo volto Le mani dell'amore avranno le tue mani Il cuore dell'amore avrà il tuo cuore
E nell'incedere lento di un passo certo troverai il tuo respiro nella pelle di chi ti respira al fianco.
Il giusto sospiro, allevierà il grigiore di un timido autunno; Il giusto sorriso, colmerà i tuoi aridi pensieri; Il giusto stringersi, vi unirà per la vita di una vita;
Voi sarete amore in questo vivere immenso e nel loro chiedere voi darete, e nel non dire voi direte;
Voi sarete luce, quando nella luce apparirà il sorriso della vostra vita;
Voi sarete lo specchio dell'anima, che dipinge i colori di una nuova e più splendida alba;
Voi sarete amore nel cuore di chi vi vive;
Voi sarete amore, anche quanto il sole opaco di un giorno comune vi farà da cielo;
Voi sarete sempre e comunque amore.
Completate la vostra opera voi che d'amore siete fatti.
Quando osserverai nel fosso oscuro della tua incomprensione, vedrai solo il buio di pensieri che non volano, osserva invece laddove la luce dimora eterna, ed in quel luogo a te ben noto ritroverai il sentiero alato del tuo cuore.
Quando non sentirai più del vivere la voce, non ascoltarne il silenzio, ma impara a riconoscerne il canto.
La vita non smetterà mai di brillare e la sua voce di cantare, sei tu che più non guardi.
Guarda laddove volano le aquile ed in alto nei cieli dei cieli troverai il sentiero che ti innalzerà al vivere.
Non tentennare oltre laddove il buio regna, la vita è luce anche quando ne riconosci solo il suo volto buio.
Guarda e guardati, il baratro è la dove tu guardi, ma non dove tu cammini.
Quando la notte ti offrirà il suo silenzio, cerca la canzone del giorno e danzando alle sue note tu ritornerai alla vita.
Il giorno palpita laddove tu non guardi, guarda alla luce e di luce vivrai.
Ogni bocca del tuo vivere implora la tua costanza, e la tua costanza userà il tuo tempo come una clessidra stagliata nel cielo del domani contando i rintocchi del suo orologio interiore all'inverso.
Tu distribuirai nutrimento laddove il tuo occhio intenderà carpirne necessità.
Ma se malevole dire ti avrà tratto in inganno, verso l'ardimentoso incedere di una sola delle bocche, le altre voci affrante e affamate, abbandonate al loro destino, torneranno a percuoterti l'anima, sino a quando non avrai voltato lo sguardo al loro dire, colmandone il vuoto.
Cesseranno i tormenti del tuo cuore, solo quando avrai sfamato tutte le bocche del vivere. Di tanti colori è adorna la veste di chi conduce il passo verso la luce, e non di una sola tinta sarà il tuo abito nuziale.
Avanza tra i mille veli della tua essenza nessun colore dovrai trascurare se vorrai davvero realizzare la tua esistenza.