Le migliori poesie di Klara Erzsebet Bujtor

Nato a Keszthely (Ungheria)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Perché...

Madre mia,
che sei tanto crudele,
hai chiuso la tua porta con la chiave,
non ho più possibilità di recuperare il tuo affetto,
forse non ho mai lo avuto,
Perché? Domando spesso nelle lunghe notti lacrimose,
perché non mi hai voluta, amata, essere fiera di me,,
perché non mi hai accettata come sono,
come mi hai messo a questo mondo opaco,
per lasciarmi vivere in colpa,
in quella colpa, che non ho,
Madre mia, che sei tanto crudele,
non c'è più tempo,
il pendisce dell'arco della nostra vita sta per immergersi nell'infinito,
dove lo spazio e il tempo si fondono con l'eternità,
dove le anime disperdono, come il profumo delle rose,
nel vento.
Madre, per aver degna di essere chiamata di questo meraviglioso nome,
sul letto della morte, per un solo istante,
amami,
che si riempie d'affetto il profondo vuoto nel mio cuore dolente,
e potrò morire serenamente.
Klara Erzsebet Bujtor
Composta sabato 5 giugno 2010
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    Non sono stelle cadenti

    Non sono stelle cadenti
    nei cieli del mondo
    è l'eco luminoso delle bombe,
    che esplodono sulle preghiere.
    Il mondo è abbandonato dal Dio
    e non può chiedere perdono
    il malvagio,
    e diritto va nell'inferno.
    E anime innocenti
    popolano il cielo,
    quell'azzurro infinito
    del silenzio e della pace.
    Klara Erzsebet Bujtor
    Composta venerdì 20 novembre 2015
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      Nessuno può fermare il vento

      Nessuno può fermare il vento, che muove le foglie,
      toccare il sole, che dipinge il cielo con girasoli,
      e fermare il cammino delle ore,
      che a volta a volta portano via le passioni,
      e restare nudi davanti alla morte,
      e uniti raggiungere l'infinito,
      dove è sepolto il tempo.

      Chi può fermare il temo, ho chiesto di un saggio,
      mi ha risposto con un timido sorriso,
      e tacito si è allontanato.

      Ora lo so che il tempo
      sono io,
      posso fermarlo,
      di fammi sparire nell'eternità
      dove manca la terra,
      il sole,
      e il vento
      è assente.
      Klara Erzsebet Bujtor
      Composta martedì 31 maggio 2016
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        Infinito

        Abbandonata alla riflessione contemplo il mirabile cielo,
        che azzureggia nell'aria tranquilla,
        così vicino a me, che dalla cima del cipresso potrei toccarlo.
        Una colomba si posa sopra,
        attende,
        scruta l'orizzonte
        e vola via ancor più in alto,
        e ancor più in alto scorre la scia d'un aereo passante.
        Quanto è profondo il cielo,
        nessuno ha mai conosciuto la misura,
        pazzesco quell'infinito,
        che nessuno mai ha percorso.
        Perché tutto questo spazio misterioso?
        Gli astri deserti, le stelle, la Terra che fanno
        un grande Universo,
        che ci sono altri ed altri ancora,
        quanti,
        nessuno lo sa.
        Mi spaventa tutta questa grandezza,
        dove gli spazi sono milioni e milioni di anni luce
        dove il Tempo è eterno,
        e tutto questo immenso mistero,
        una breve vita umana
        non si accorge,
        sono certa.
        Klara Erzsebet Bujtor
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          Il sospiro dell'infinito

          Oggi è meraviglioso il campo
          sparso di papaveri e margherite,
          come il cielo quando pieno di stelle
          che fa tanto sognare,
          chi lo mira con il cuore sereno,
          e tutta questa bellezza ha la sua fine
          e i sogni si mutano nella speranza,
          che è il sospiro dell'infinito.

          Solo il tempo dura nel tempo
          e gira intorno a se stesso.
          non ha né capo né coda,
          e gira, gira gira,
          e puzza di fiori appassiti
          e di nostri cadaveri.
          Klara Erzsebet Bujtor
          Composta martedì 9 giugno 2015
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            La corsa della vita

            Le gambe si muovono velocemente,
            sorpassano i secondi
            e resta indietro il lento cammino del tempo,
            e ancora è più bella la corsa
            avvicinandosi al futuro,
            che parve un vecchio con i capelli bianchi,
            bianchi, come la vetta di Monte Fuji
            in pieno d'estate,
            che cammina all'indietro senza fretta,
            e sembra di essere sempre più giovane,
            spogliando della vecchiaia,
            lasciando calpestare dalla frenetica corsa,
            mentre la morte aspetta il vincitore
            sul ciglio del futuro,
            che sta davanti dell'affaticato tempo
            senza fiato,
            che dolente,
            per sempre
            si ferma.
            Klara Erzsebet Bujtor
            Composta giovedì 3 settembre 2015
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              Rabbia

              Tremano le mani nel grembo
              il cuore non connette con la mente,
              e gorgogliano parole torbide
              nel sudicio,
              nelle vene del destino,
              che sbocca nel mare agitato
              dell'anima,
              che trova sprangate la porta
              del luminoso infinito,
              perché non ho spiegato le ali
              a volare in alto,
              nel limpido cielo
              della vita.
              Klara Erzsebet Bujtor
              Composta venerdì 6 maggio 2016
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