Le migliori poesie di Klara Erzsebet Bujtor

Nato a Keszthely (Ungheria)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Infinito

Abbandonata alla riflessione contemplo il mirabile cielo,
che azzureggia nell'aria tranquilla,
così vicino a me, che dalla cima del cipresso potrei toccarlo.
Una colomba si posa sopra,
attende,
scruta l'orizzonte
e vola via ancor più in alto,
e ancor più in alto scorre la scia d'un aereo passante.
Quanto è profondo il cielo,
nessuno ha mai conosciuto la misura,
pazzesco quell'infinito,
che nessuno mai ha percorso.
Perché tutto questo spazio misterioso?
Gli astri deserti, le stelle, la Terra che fanno
un grande Universo,
che ci sono altri ed altri ancora,
quanti,
nessuno lo sa.
Mi spaventa tutta questa grandezza,
dove gli spazi sono milioni e milioni di anni luce
dove il Tempo è eterno,
e tutto questo immenso mistero,
una breve vita umana
non si accorge,
sono certa.
Klara Erzsebet Bujtor
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    Ho sentito dire,
    che il cielo ha gli occhi
    e vede tutto,
    tutto che succede nel mondo.
    Il vento li ha visti attraversando mari e monti,
    raccontando a tutti,
    agli alberi e cespugli,
    ai fiori e l'erba verde
    d'ogni animale di boschi e praterie,
    alle farfalle e formichine,
    che ha visto,
    il cielo ha gli occhi.
    Splendono lucenti quando vedono il mondo sereno, di bontà d'animo dell'uomo buono,
    e si coprono di nuvole scure e piangono piovigginando,
    quando vedono la Terra soffrire della cattiveria di uomini duri di cuore,
    ed oggi è piovuto mentre passeggiavo sul campo assonnato,
    sola, sotto la pioggia l'affanno nel cuore offeso.
    Sono sicura
    che ha visto la notte fonda nel chiarore della luna,
    che io ho pianto,
    e nel silenzio del campo solitario mi ha coperto di pioggia battente,
    ed io lo so davvero,
    non è una bugia,
    che il cielo ha gli occhi.
    Klara Erzsebet Bujtor
    Composta lunedì 2 marzo 2009
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      Il sospiro dell'infinito

      Oggi è meraviglioso il campo
      sparso di papaveri e margherite,
      come il cielo quando pieno di stelle
      che fa tanto sognare,
      chi lo mira con il cuore sereno,
      e tutta questa bellezza ha la sua fine
      e i sogni si mutano nella speranza,
      che è il sospiro dell'infinito.

      Solo il tempo dura nel tempo
      e gira intorno a se stesso.
      non ha né capo né coda,
      e gira, gira gira,
      e puzza di fiori appassiti
      e di nostri cadaveri.
      Klara Erzsebet Bujtor
      Composta martedì 9 giugno 2015
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        La corsa della vita

        Le gambe si muovono velocemente,
        sorpassano i secondi
        e resta indietro il lento cammino del tempo,
        e ancora è più bella la corsa
        avvicinandosi al futuro,
        che parve un vecchio con i capelli bianchi,
        bianchi, come la vetta di Monte Fuji
        in pieno d'estate,
        che cammina all'indietro senza fretta,
        e sembra di essere sempre più giovane,
        spogliando della vecchiaia,
        lasciando calpestare dalla frenetica corsa,
        mentre la morte aspetta il vincitore
        sul ciglio del futuro,
        che sta davanti dell'affaticato tempo
        senza fiato,
        che dolente,
        per sempre
        si ferma.
        Klara Erzsebet Bujtor
        Composta giovedì 3 settembre 2015
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          Rabbia

          Tremano le mani nel grembo
          il cuore non connette con la mente,
          e gorgogliano parole torbide
          nel sudicio,
          nelle vene del destino,
          che sbocca nel mare agitato
          dell'anima,
          che trova sprangate la porta
          del luminoso infinito,
          perché non ho spiegato le ali
          a volare in alto,
          nel limpido cielo
          della vita.
          Klara Erzsebet Bujtor
          Composta venerdì 6 maggio 2016
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            Senzatetto

            Ho cambiato casa
            perché così voleva il destino
            per una più grande
            da terra a cielo
            senza porta e finestra,
            con una magnifica soffitta
            che la notte si illumina
            di stelle.
            Il salotto è sempre pieno di gente,
            vanno e vengono
            con fretta rumorosa,
            solo i cani si fermano,
            e lì offro le mie pene,
            che bagnano le mura
            e scodinzolando si allontanano.
            Il letto è sempre da rifare,
            dormire è la cosa migliore,
            quando la fame e la dignità
            fanno della realtà cruente
            sogni meravigliosi.
            Klara Erzsebet Bujtor
            Composta mercoledì 3 agosto 2016
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              Un vago pensiero

              In ognuno di noi c'è l'intero mondo
              e se amiamo se stessi,
              amiamo il mondo,
              ciò che ci somiglia,
              ciò che i nostri occhi vedono
              il cuore che sente,
              e quando si fa male
              a qualcuno o qualcosa
              si spezza il cuore della vita,
              che guarisce solo
              quando cerchiamo a
              migliorare noi stessi
              e il mondo.
              Klara Erzsebet Bujtor
              Composta sabato 3 settembre 2016
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