Mi lascerò cadere la pelle prima che i vestiti che t'innamorerai di certe mie trasparenze che marcano l'anima in vista e si laveranno via i trucchi ed il gonfiore ed il sesso
Rimarrò stelo o reciderò anche quello e sarò sola fragranza o mi si toglierà dall'aria anche quella e trasmuterò presenza ineffabile.
Germogliami aghifoglia interna pungimi e pizzicami come riccio irriverente fammi molle ed estroflettimi di slancio a raccoglierti i semi sgusciarti il gheriglio toglierti la durezza
Sii pieno nutrimento per la mia vecchia vuotezza e fammi nuova di sazietà colma in ventre e nel sentire duraturo humus umido mi sei terra forte ché m'intreccio ad ogni tua radice
Vestita di quercia da che mi sei e fronde al cielo ad insegnare di nuovo alle nuvole muoversi incrocio il volo d'aquila così unisco alto e basso dentro e fuori in punta d'emozioni dal cuore alla periferia.
Sfasciami il fiato Anossia emozionale Diventami trappola dove lasciare il mio pelo Cadimi tra i seni palmi e petto Spegnimi il pudore e bagnalo in punta di carne Sbottonami lo sterno Sii nemico e lasciami segni visibili ad ogni schianto di sistole _diastole illusoria di sussurri impronunciabili col sapore sessuale Poesia sporca d'una metrica erotica iato tra costole e vertebre
Prima d'entrarmi dimorarmi in uno spasmo ch'io t'attenda tra l'ultimo respiro ed il primo affondo.
Sovrani di regni lunari ad udire candide lire impietosire latrati animali seguirne musica tra corde e dita
Le pietre siano suddite e si scambino di posto ad incalzare le nostre ombre staccarsi - unirsi in gemiti come singhiozzi dominarci il furore grondanti di liquidi addosso come guerrieri.
Mescolarci i colori come chimici magici inumidirci le labbra tumide lambirci con le mani timide stringerci nell'abbraccio a fare nodo abitarmi come fossi nido amarci al centro degli sguardi in ciglia di promesse sul pianto lungo le guance la tua presa lungo i fianchi.
Deciduo non senso c'apre falla mi vanifica ammantandomi di vaghezza etereo astratto sentimento decadente accenni di vita sottopelle fluida dissolubile arrestabile magma liquido a tratti spegnersi gelificarsi vicino al cardio dove mi gonfia il desiderio irriducibile irriproducibile _uccidermi lento s-finirmi nell'impossibilità.
E non si vide foglia toccare il suolo per aver amato la brezza nutrirsi d'attesa rimandare la sconfitta ma seccarsi d'emozioni e scricchiolarsi in aria
Ma non si vide alba dopo la notte né schiuma di mare indicare il movimento né respiro essere legato alla vita.
Mi è rimasto il senso dell'abbandono come di perdita di cose mai avute profondo nostalgico terribile mi apre crepa sui tessuti lisci - laschi - vescica infetta del desiderio mancato di pelle mai vista voce lontana di vuote sillabe palmi che nulla mi stringono immagini amorfe di ricordi fuori memoria.
Ho essenze di gigli impuri a richiamare le tue narici briciole di voglie sparse sui percorsi che tacitamente ti traccio perché tu mi giunga all'ingresso di aperture come prigioni di sensi
Si generi interludio d'attesa e ritardi spasmodici per gonfiare il tuo desiderio
Riposami accanto quando l'inquietudine mi dilania siediti alla soglia degl'incubi e ricreali impastandoli ai tuoi odori
Mi giungono essenze d'incenso che ti abitano sulla pelle e subito sotto al contatto con la prima anima e mi situo nell'intercapedine come carne screpolata curata dai tuoi pori.