Lieve sporge l'ora lieta alla finestra dei sogni... E con passo di danza, in te, ecco t'aggiri tra sentieri d'anima allo sguardo di cielo, allo scorrere placido di nube trasparente, all'emozione di un sorriso, alla parola che ride, al gesto che accoglie. E ogni panorama ha senso d'immenso, racconta di sentimento, alita intimità nel guardarsi d'amore. Passo di danza, tu, con il bimbo ridente, con vecchi saggi d'età che sono lì, accanto, mai dimentichi di passato... e con l'innamorato di sempre che corre ad accompagnarti in sussurri di premura, note che raccogli con voce d'armonia... Lasci ai suoni stonati morire di silenzio, ora. Ti avvii gioiosa solo di speranza... È un mattino che ti sveglia di sole divino, e tu, tenace, sogni ogni ora della tua vita resti sempre solo così!
M'accoglie frenesia nello sguardo muto. Indole d'amore questi versi furoreggiano sensuali peccati... sorrido beata ai brividi delle mani, e stringo sfere di passioni dimenticate. Cosa sono le parole, se non scie sulla pelle, attimi a descrivere surreali stelle nei tuoi occhi socchiusi.
Fui bene attenta alla melodia, seguii passo per passo ogni nota del cuore... Affastellai ridenti sensazioni in echi di stupore, raccolsi spume d'azzurri liquidi per ornare d'infinito le distese. E misi lo sguardo dove più fulgido l'orizzonte chiamava la poesia... Sapevo del canto memore, sapevo del languore che sosteneva il senso dell'anima. Chinai il capo e la mia mano scrisse l'armonia di una nostalgia d'amore... per te.
Parlerò d'amore unico linguaggio congeniale al cuore... Parlerò per un brivido della mente, affaticata di silenzi o di fragori d'abitudine... Non ascolterò realtà del far polemiche a tutto tondo, non aspirerò a sollecitare potere a uno o all'altro, non conterò monete, né nelle mie tasche né in nessun'altra vuota o piena... Dedicherò parole all'amore, ne sono ricca ad ogni ora, Racconterò d'amore nelle carezze del sole, nei passi lungo vie, nei giochi della fantasia con tenere manine tra le mie... Alla luna e all'alba e con chiunque saprà dialogare come me dell'amore, insieme con frasi e cuore per star bene e sorridere ancora un po' d'occasioni, in questa vita, anche se talvolta patirà sol tradita!
Noi, qui, tra storie e sentimenti... noi qui, forti di dubbi, timorosi di certezze, noi, guardando ieri, affrontando oggi con fatica, sbigottendo per domani... eterno via vai tra sogni e realtà, tra attese e mete prossime... Noi qui, semplici individui che chiedono rifugio nello sguardo che comprende, che dialoga, che rinnega prepotenza, che conforta e da speranza all'esistenza che prosegue, spesso, con molteplici rese e delusioni ma soprattutto con l'inesauribile volontà di farcela a tutti i costi. Noi qui, per respirare e ricordare con dolcezza chi non c'è... Ma ecco che, ogni volta, quando una piccola vita nasce, ci riabilita di speranza, presto avvertita prediletta di bene e allora vivere è incontro meraviglioso che costruisce passi seguendo nei sentieri dei suoi limpidi innocenti occhi la vergine felicità!
Essenze, sguardi d'anima, volgo il tempo a indagare su scogli scoscesi se fessure offrono ripari. In me. E l'anima satura d'attese invita la parola. È voce, timido bisbiglio nei frastuoni debordanti rimpianti. Continua viandante al silenzio che ascolta, e trova nella chiusa penombra di una cappella profumo d'incenso per una preghiera che mitighi il senso ineluttabile del precipizio senza amore.
Mi descrivesti l'anima, eleganti vesti di un incontro per caso. Ed io, taciturna, osservavo il tuo sorridere. Leggero approntasti la mia vita, e mi portasti su vette di sogni... Con tenacia andai nel tempo a ricercare sempre di te quell'attimo di fascino, trovai spesso orli scuciti, ma rammendai ogni delusione, ricamai fantasia, e tu, per caso, sorridesti di mie rughe d'amore usando vesti di parole eleganti di passato, e io così indossai i tuoi capelli bianchi come guanti a proteggere morbidi le nostre mani, ormai stanche.
A te, che delirante guardi il tempo depresso, che involontario di destino scorri le pagine dei desideri... A te, che abbandonato ti perdi nella solitudine, e giochi con le nuvole cercando il suo volto... A te, che allunghi pene nel misterioso ricercare la felicità negli angoli ombrosi e oscuri di silenzi... A te, l'amore... A te, un bacio sulla bocca che sia invito a ritrovare nelle carezze l'arrivo verso quelle mete impossibili e fragili. A te, mio spirito che hai lasciato nei ricordi lo slancio dei suoi occhi... A te, un bacio sulla bocca per un sogno nel cuore custodito fedele tra sussurri dell'anima!
Adolescenza che si cerca, che s'incontra tra vie di scuola, che si ferma in piazze, sosta davanti a un lampione o luci in vetrine di un bar, segno stabilito al vedersi per ridere, bere schiamazzare, inveire, giocare ma soprattutto per non restare mai soli. Adolescenza, rivoli ascendenti tra insicurezze, tra ironie o tremori di storie, eleganza d'abiti scelti o raffazzonati d'incuria, così per essere trend, o speciali per essere comunque uguali, per urlare insieme ciò che in gola è già veleno, forse ancora appena avvertito, di prime grandi malinconie. Adolescenza che si perde, in visioni di siringhe, in assordanti musiche droganti al sapore di pasticche anche colorate, allegre d'irrealtà per poi trovare mura o tronchi a infrangere in folli corse implumi sognanti respiri o ancora vaneggiare a inventare ciò che non è chiaro ancora tra mani, domani. Adolescenza di cuore di madre, di padre, a volte divisi, o anche vicini, ma assenti... e va il tempo dei miraggi acerbi, va sulle strade, per il mondo da scoprire, sui marciapiedi, sempre in ricerca di parole che siano di apparenze felici o semplicemente meravigliosa puntate di un'amicizia o amore che nasce, cresce negli angoli più puliti della vita ancora datata d'ingenuità.
Ti lascerò piccoli avvii di un pensare d'amore che tramortisca la ragione... E ti parlerò dei sogni che nascono, dei respiri che accarezzano... Non lascerò nulla d'intentato e convincerò ogni soffio ad essere la mia mano sulla tua fronte corrugata... Non potrai nascondere sobbalzi nell'avvertire il mio richiamo, non potrai ritrarti ai solleciti di un eco... e sarai così immerso in un ricordare parole, in un rivedere labbra, in un sentire suono che era voce di sentimenti pur distanti. Ti lascerò in un limbo di vicinanza interiore ed io sarò lì a scoprire il cielo nel tuo sguardo.