Lontane, vicine dai pensieri sospinte stelle cadenti sospese nel vuoto. Vivete brillando, nel tempo racchiuse, cogliendo emozioni, di tutte le genti. Dall'alto vegliate il cammino o il riposo di chi speranzoso vi guarda sognante. E tu, misteriosa stella brillante così bella ed errante sapresti suggellare questo magnifico istante?
Ricominciare non più per sognare, ma per vivere il tempo che domina lento le nostre stagioni, col freddo col caldo, col mite tepore dei giochi fuggenti mai andati, mai spenti. Momenti presenti stampati sul cuore, vissuti rasenti la sola ragione, che porta pur sempre al desio. Ricominciare con gioia, con brio, con la giusta speranza e con la costanza della sola certezza che ricominciare sia la nostra salvezza.
Fuochi ardenti, fiammeggianti, di scintille folgoranti, sono i battiti del cuore quando incontrano l'amore. Ci si scotta, lo sappiamo ma che fare? Ci scostiamo? Non possiamo, non possiamo... ci attira e noi andiamo. È il fuoco dell'idea, che ci scalda, che ci ammalia che ci illude che ci taglia a pezzi il cuore ma che vivi ancor ci vuole. Per sognare, per soffrire, per aver ancor da dire, per cantare, per guardare, la natura, il cielo, il mare.
Luce, ombra, emozione ogni oggetto per dispetto prende forma nel cassetto... sento un palpito nel petto, un respiro, un'effusione vedo tutto senza ragione con le palpebre del cuore Cosa dico, cosa faccio quel che sento non è un raggio di quel sole caldeggiante che ci illumina ogni istante, è il fremito nascosto delle nostre esitazioni di paure di silenzi di parole "giallo amore" raccontate con le palpebre del cuore.
Una vita, un momento, un soffio, un fragile sogno un petalo leggero di girasole strappato, ferito, rubato, dalle mani scivolato verso orizzonti assolati dove ci si ritrova soli, pensosi, ma sempre e comunque innamorati.
Aforismi, riflessi in quei prismi, un disegno perfetto che io non accetto. La regola chiara, di cui sono ignara, è quella dettata dalla fredda ragione. Aforismi di come vivere e amare e un dubbio mi assale: il trionfare di regole certe, il far di singole forme un tutto uniforme. Distinzione che fa l'eccezione, come contro corrente dal fiume al torrente. Io verso te, non esiste un perché, non è la mia mente a dettar fantasia, ma solo il mio cuore a creare poesia.
Dolce sapore di mirtilli e di more, sul pane appoggiate; castagne sbucciate tra le dita scottate, noci schiacciate su foglie bagnate. D'autunno i colori non sono migliori dei miei girasoli, ma sono diversi: se solo attraversi il confine del sogno, li senti più veri e ne avverti il bisogno. Sapore di vita che cambia e trasforma ogni sua forma in un nuovo sorriso, sapore improvviso di grano e frumento, lo sento è ancora con me: è il sapore di te.
Senza esitazioni crei e raccogli magiche emozioni, sul limite perfetto costruito per diletto, tra il fiore e il verde stelo, tra il sole e il blu del cielo tra l'alba e l'apparir del giorno, tra un addio e il suo ritorno. Emozioni già vissute, sentite e poi tessute come fili della luce, con forza e con calore con pensieri e con candore, con il battito lento di un sincero sentimento.
Affetto giunto dall'oriente, di te sai non sapevo niente, del tuo passato, del tuo presente, ma ora sei qua nella mia mente. Sei entrato nella mia vita piccolo Swastika, che a fatica vivi e speri nel futuro che per te non sarà duro, ma stampato di promesse, di sorrisi, di scommesse, per poter cambiar il mondo, con l'amore più profondo in un festoso girotondo.
Con un passo puoi scalare e alte vette conquistare. Con l'abbraccio comunicare ciò che non si può comprare. Un regalo lo puoi fare a chi non ha da contraccambiare. Con l'amore puoi donare una goccia che forma il mare.