Luce fredda di una stella che sull'acqua si riflette, tra i pensieri si intromette, non cosciente, non connette. Lontano mi trascina nel futuro luminoso, ma talvolta va a ritroso nel passato della mente, tra la folla, tra la gente, come un sogno cerca te.
Il Po va lento lento non come il vento, a volte, come me invaso da una calma apparente nasconde una piena imminente. Il Po a volte corre veloce come i miei pensieri, trasporta le cose, rami, foglie, sassi e desideri, segue i tuoi passi ma anche le mie corse.
Sulla spalla disegnata, tu, farfalla tatuata in una notte illuminata pari stella addormentata. Immobile per gioco, non lo puoi cambiar il loco e marchi a fuoco un desiderio. Sei la fragile armonia della nota geometria, sei l'idea di leggerezza tra le note di poesia. Forse un segno di follia o la luce di magia di una stella innamorata, sulla spalla addormentata.
Una donna è come un stella, se guardata con dolcezza, scalda il cuore con grazia e tenerezza. Una donna è come un gioiello da custodire con cura, come un prezioso dono offerto dalla natura. Una donna è come un magico sogno, non va cercata solo nel momento del bisogno, la si può stringere soltanto nella luce dell'incanto. Non dura un giorno soltanto la sua festa, per lei non si deve mai perder la testa. Stella tra le stelle, con naturale brillantezza fa scomparire la tristezza, allontana angoscia ed affanno, perciò ricorda: dev'esser speciale tutti i giorni dell'anno.
Non luci, non stelle stanotte sul Po, eppure il chiarore là brilla, lo so. Lo vedo negli occhi di chi non sta accanto alla voce del pianto, di chi sente il fruscìo di quel luccichìo, di chi tende la mano e la chiude pian piano stringendo un sorriso. Quel dentro che brilla e produce scintilla, a volte è scordato; né luce, né stella appare evidente, ma in tutta la gente, ci dev'essere, c'è, ciò che ho scoperto io, dentro di te.
Goccia di stella, goccia di poesia, scesa dal cielo con sapiente maestrìa. Goccia di luce che chiaro produce, illumina il volto di chi non può andare là dove sale la voglia di vita e la sua partita gioca al chiarore d'una goccia d'amore.
Delicate discrepanze, san tenere le distanze dai timori di quei cuori che imbevuti di fervori non disdegnano al destino di deviare il suo cammino. Non uguali, ma vicini li saliamo quei gradini che conducono a parole, sensazioni, intermittenze tra le nostre differenze. Delicate incongruenze tu le vedi, sono in me, ma emozione... va da sé.
Trafitto da freccia: nel cuore una breccia di sogni e sospiri. Dovunque mi giri è gonfio al chiarore di stille d'amore. Non sente dolore, ma una debole danza di linfa arteriosa che passa e trapassa il confine dei sensi. Là, sono immensi i turbini accesi di forti emozioni. Si colma la breccia sol tra le tue braccia.
Lembi di paradiso, da quando ho deciso di vivere il tempo con gioioso tormento. Mi sfugge, lo prendo poi penso, m'arrendo al fugace momento. Passato e futuro s'intrecciano piano, mentre il presente mi prende per mano, È stato, sarà quel che è resterà, stampato sul viso come lembi di paradiso.