Meandri del fato

Ho corso senza fiato,
nei meandri del mio fato.

Ho corso e poi scalato,
quel sentiero ormai velato.

Ho corso e rimembrato,
ciò che ho detto,
ciò che ho dato.

Ho corso e regalato,
cuore e tempo
al mio passato.

Ho corso e poi fermata:
fino a te sarei arrivata,
sotto un cielo tempestato,
nei meandri del mio fato.
Tiziana Cocolo
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    Affetto e difetto

    Perseverare
    nell'umano sbagliare
    non è poi l'errore
    di testa o di cuore.
    È perfezione
    che manca alla vita,
    errare fa parte
    di quella ch'è l'arte
    di sopravvivenza.
    Per tentativi convivi,
    con affetto e difetto,
    tra giusto e sbagliato,
    tra tondo e quadrato,
    tra perduto ed amato.
    Ma se vista di lato,
    la vita si muta,
    sol dopo vissuta,
    intorno a quel gene
    del male e del bene
    con eguale tormento,
    tra ragione e sentimento.
    E se pur muovi un dito,
    tutto si fonde
    e confonde all'infinito.
    Tiziana Cocolo
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      Dalla riva

      Barche alla deriva,
      le vedo dalla riva
      di un mare abbandonato
      che ti lascia senza fiato.
      Eppur non ho scordato
      i cantici dell'onde
      del verde tra le fronde,
      riflessi tra le rocce.
      Li sento goccia a gocce
      impalpabili e più veri
      i sogni e i desideri.
      Se visti dalla riva,
      come barche alla deriva,
      li sento già approdati
      e dal tempo mai mutati.
      Adesso non lo temo,
      di prendere quel remo
      per raggiungere la meta
      che leggera come seta
      avvolge il mio destino.
      Tiziana Cocolo
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        Iridi

        Iridi folli,
        di luce e poesia,
        mi guardano dentro
        scoprendo la via
        di teneri giochi
        e di sogni passati.
        Scolpiti nel petto,
        non paion l'oggetto
        del tempo corrente,
        ma di un'insistente
        corsa nel vuoto
        che trema,
        che freme,
        che senza catene,
        inchioda al momento
        e allora le sento
        che non le controlli
        le iridi folli.
        Tiziana Cocolo
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          Labbra socchiuse

          Parole arroccate,
          tra pendici e vallate,
          su labbra socchiuse
          e pensieri sognanti.
          Non ho più parole
          né vocali volanti,
          che tagliano il suono
          di un richiamo perduto.
          Ma voci ascoltate,
          ancora inzuppate
          di cuore e perdono,
          non sono che il dono
          di stille profuse,
          su labbra socchiuse.
          Tiziana Cocolo
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