Sussurri, gorgheggi, bisbigli, lievi sbadigli, colti al momento, celati e svelati ma non ascoltati. Parole nel vento che muovono l'aria, che tagliano il suono, che creano sorrisi che mutano il tempo: parole nel vento Prova a sentire ascoltare, capire il piccolo mondo che ognuno ha da dire.
Sereni sorrisi di volti indecisi stampati nel nulla, ma vivi, sorpresi, tranquilli, nell'onda infinita dei sensi che inebria e travolge in un lampo ogni nostro timido sguardo Sereni sorrisi di bimbi festosi, di amanti focosi, di timide labbra socchiuse e dormienti di nulla impazienti. Sereni sorrisi avvolti in un soffio, donati da un sogno e firmati da te.
Gocce d'acqua gocce di rugiada di un'estate ormai quasi terminata. Il sogno, la poesia di giorni caldi in agonia cercando refrigerio in un abbraccio quasi etereo. Gocce d'acqua gocce di passione, poche, rare, colme di palpitazione, scendono ora sui nostri ricordi e sui nostri volti assorti nell'attesa di freschi orizzonti.
Una meta non più lineare ma indefinita, non rende incerta la vita, ma dà sicurezza. Se la nostra certezza a volte vacilla e come d'argilla ci pare di stare: non è sempre un male. È l'idea dell'amore che ci insegna la via, ci porta e trasporta verso suoni e colori che con mite dolcezza infondono il senso di sicurezza.
Fuggita e celata tra la nebbia gelata di questa serata, non sono più andata oltre il respiro né al di là del confine del muto apparire. Sono restata qui raffreddata, avvolta in ricordi, a te ancor rivolti. Mi sono fermata a guardare e a scoprire il lento venire di stagioni annunciate, vissute e passate. Immagino il tempo di là trasformato, in calde emozioni, aspettando per ore ancor tue parole, tra i raggi del sole.
Si cancella la matita, e riscrivo la mia vita sotto il segno dell'idea che poi tutto si ricrea. Non sarà la copia uguale di momenti già vissuti, come dopo un temporale sarem ciechi, sordi e muti, nell'attesa di quel raggio che ridoni un nuovo assaggio di gioiosa lucentezza. Si cancella giovinezza, ma non certo la purezza di un torrente trasparente che riflette le sembianze: ombre, sogni e rimembranze, come un cuore innamorato non sarà mai cancellato.
Penna rubata dal tenero nido di quell'uccellino che per San Valentino, leggenda racconta, vola e cinguetta e poi senza fretta cerca compagna come natura lo spinge. Col becco dipinge teneri cerchi a forma di cuore, non sa cos'è amore, ma profumo di viole propaga e cosparge nella sua passeggiata. Penna rubata, per scrivere ancora ciò che consola: un sol bacio per te.
Su Marte ematite, se c'erano vite dall'acqua travolte, fors'ora risorte, non sappiamo spiegarci. Sassi rotondi e brillante ematite non vedon finite le nostre speranze. Zona ormai arsa, asciugata dal sogno ci offre scenari di freddo abbandono. Ma poi come un dono, riappare la luce che mischiata al rubino passione produce e ritorna l'idea di una calda marea.
Il tuo segno segna il tempo, marca a fuoco i desideri. Misteriosa mina nera, non avverti la paura di venire consumata, perché sai d'esser amata, per quel dentro che nascondi. Misteriosa mina grigia, tu, severa e sempre ligia, tu, fragile e nascosta non lo sai quanto mi costa affidarti i miei pensieri, ciò che sento, ciò che provo, ciò che spero, ciò che voglio e aspettare qua sul foglio che compaia per magia una semplice poesia.