Scritta da: Ida Pupillo
Vite spezzate
Non ancora ventenne, poco più di un ragazzino,
osservi il cielo da quella piccola finestra sbarrata
che divide a metà anche lo spiraglio di un'allegra
giornata di sole.
Figlio di un'infanzia negata e di una tradizione sbagliata
ti nascondi dietro quella maschera che rivela il viso
impavido celando le paure e le angosce di un adolescente
colpevole di essere nato ai margini della società.
Trascorri le ore guardando quella finestra
e immaginando una vita che non ti appartiene,
ti immedesimi in qualche viandante,
giochi a fare il duro ma ti commuovi incrociando
lo sguardo innocente di un bambino.
Additato e condannato da chi non sa ma ti guarda e va.
Ti imponi e lotti dentro quelle mura ma poi ti
accorgi che la vera lotta deve ancora cominciare!
Al di là delle sbarre c'e indifferenza, rancore, intolleranza
e allora spaesato e sconfortato ti chiedi se non sia meglio
rifugiarsi dietro quella piccola finestra sbarrata
nell'attesa che un arcobaleno dipinga quelle squallide mura
e con la sua magia variopinta spezzi le catene dell'omertà.
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